Le parole a fare un giro. Poesie per bambini liberi è un canzoniere che raccoglie al suo interno nove raccolte uscite indipendentemente, negli anni ‘80 all’interno del catalogo Nuove edizioni romane. Parliamo di poeti come Roberto Piumini, Sabrina Giarratana, Giuseppe Pontremoli, Silvia Roncaglia… il cui valore rifulge tutt’ora nel panorama editoriale per l’infanzia come ricorda Grazia Gotti nella prefazione.

Il libro si pone come un recupero originale, perché non è comune trovare, in un formato illustrato e rivolto ai lettori bambini, un’antologia poetica di autori diversi. 

I libri di poesia, di norma, raccolgono i testi a firma dello stesso autore e questo permette di entrare in sintonia con la scrittura e lo sguardo del poeta. Mi sono, tuttavia, piacevolmente sorpresa nel leggere questa antologia, notando come le peculiarità di scrittura, il tono, il timbro della voce dei diversi autori si valorizzassero a vicenda, facendo emergere, forse in maniera più spiccata, l’originalità della loro voce poetica.

Giuseppe Pontremoli mostra uno sguardo incantato sul mondo e riesce a intrecciare, tra i suoi versi, piccole storie sorprendenti e stupefacenti che invitano il lettore ad ascoltare e ha scrutare gli angoli nascosti attorno a sé.

C’è un mondo magico fatto uomini di paglia, fantasmi, fate, cavalli alati, pirati, cavalieri, nani, gnomi, maghi, isole del tesoro che si intravedono nel mondo naturale che ci circonda e che appaiono in modo inaspettato a chi sappia aspettare.

«Canzonetta d’amore per il vento

È beffardo e curioso

va sui monti e sul mare

è svelto e generoso

nulla lo può fermare.

S'insinua dappertutto

vola insieme agli uccelli

riesce a sapere tutto

e scompiglia i capelli.

È libero e sorride

entra in ogni avventura

compie mille magie

non ha alcuna paura.

Fa parlare le foglie

porta voci e canzoni

non si cura del tempo

ed è senza padroni»

Silvia Roncaglia gioca con le parole e i suoni: le parole si ingarbugliano e si rincorrono. Nella raccolta Filastrane la poetessa declina, in una vasta gamma di giochi fonici, il legame tra la poesia e il filare che si fa filastrocca.

Sono poesie del ridere, del sorridere dell’imbrogliare la lingua e del cadere inaspettatamente.

«Filastarnuto

Filastarnuto,

etci...

è già passato.

“Salute!”

ti saluto»

Segue poi la raccolta Fliastrocche sul filo che fa da specchio alla prima raccolta: se la prima filava questa è come se col filo cucisse le parole nelle poesie. I suoni si fermano, si fanno punto e ricamano testi sottili che con i fili (e quanto fili!) hanno a che fare: filo di Scozia, filo di vento, filo del filo, filo del discorso, filo di fumo, filo spinato, filo di paura, filo del telefono, filo di ragnatela, filo del bucato…

«Fili del bucato

Fili tesi del bucato,

fili addobbati

di panni stesi,

panni in attesa

di sole che asciuga,

di cieli tersi

e di vento che gioca.

Gioca alle vele da gonfiare,

gioca a bandiera da sventolare,

gioca a fantasmi con i lenzuoli,

e quando vien notte

i fili son soli»

Ho trovato spassosissima anche la raccolta intitolata Gli uomini primitivi dove l’immedesimazione diventa parte del gioco poetico. Posso quasi immaginare Silvia Roncaglia, in classe con i suoi studenti della primaria - dove ha trascorso 17 anni della sua vita - a studiare storia, ma nello stesso tempo a immaginare come gli uomini primitivi guardassero il mondo.

«Passatempi

Gli uomini primitivi,

io ve lo svelo,

stavano spesso

a guardare il cielo.

Gli uomini primitivi,

certa è la fonte,

spesso guardavano

l’orizzonte»

Perfetta per chiudere la sezione a lei dedicata è la piccola raccolta intitolata Io conosco che raccoglie solo sette poesie dedicato all’esperienza, al “io conosco” di sette fenomeni naturali: il mare, il fiume, il cielo, il vento, la nebbia, le nubi, la luna. 

Che cosa significa conoscere il cielo? Cosa sai del vento? 

«La nebbia

Della nebbia conosco

il gioco a nascondino

ed il fatuo sogno di fata

che si fa puro fiato.

Della nebbia conosco

il respiro di velo

che trasuda la terra

e invade il cielo

con silenzio d’ovatta

e infantile dispetto

di nasconderci tutto»

La raccolta di Sabrina Giarratana Filascuola rimane tra le mura scolastiche e fissa, in piccole storielle risonanti e frizzanti, i grandi e piccoli eventi che punteggiano la storia di una classe: l’arrivo di una compagnia nuova. lo studio della preistoria, la musica, la mensa, il mercatino delle mamme, le gomme, la geografia, il bidello, le parolacce… Ogni poesia è una piccolo cassetto che pesca un ricordo un momento felice.

«Filastrocca delle mamme

Se vuoi sapere cosa c’è di nuovo

Davanti alla mia scuola c’è un ritrovo

Di mamme che si incontrano ogni giorno

Le vedi un po’ all'andata, un po al ritorno

Ne incontri con la borsa e senza borsa

Ma sono tutte sempre un po’ di corsa

Il bello è che non resti mai da solo

Se la tua mamma deve lavorare

C'è un'altra mamma che ti prende al volo

Su tante mamme puoi sempre contare»

Chiudono infine due grandi e storiche raccolte di poesie di Roberto Piumini, Quieto Patato e Sole, scherzavo, tra le prime ad inaugurare la scrittura poetica rivolta ai ragazzi dell’autore di Edolo.

Evidentissime nelle tante rime la voce particolare di Piumini che crea immagini vivide e stupefacenti, grazie all’accostamento di parole comuni che si traformano nel loro accostarsi vicendevole.

«Mercato

vendimi

il mattino.

Un sole giallo melone

un’aria fresca insalata

un corpo allegro rapanello.

Mercato

vendimi

il pomeriggio.

Un sole arancio arancio

un’aria dolce anguria

un corpo pieno pomodoro.

Mercato

vendimi

la sera.

Una luna chiara mela

un’aria buia uva

un corpo quieto patato»

Sono le sue le poesie più misteriose,  quelle che colpiscono perché fanno cogliere in modo netto la sfuggevolezza e l’ineffabilità della parola poetica che non è mai spiegabile non è mai descrivibile compiutamente.

Le poesie di Piumini fanno fare esperienza anche dell’incomprensibilità della parola, pur nel suo essere eloquente. Anche quando i componimenti seguono la traccia di piccole storie, al loro interno troviamo immagini, personaggi e colori che è difficile fermare, perché fuggono, mettendo contemporaneamente in moto il pensiero e le emozioni.

«Lenta lenta nel mare

buio corpo maiuscolo

gran muscolo nel sale

gran mobile vulcano

che soffia acqua di fiato

gran balenio di lena

che mescolando il mare

in segreto divora

la polpa del creato

muta in tumulto nuota

la balena»

A ciascuno dei poeti è stato associato un illustratore (Cecco Mariniello, Cristiana Cerretti, Vittoria Facchini, Octavia Monaco, Andrea Antinori per la cornice) che in modo differente ha interpretato e dato vita a queste poesie.

Ne risulta un canzoniere unico, davvero ricco, ricchissimo che può essere l’occasione per pescare e incontrare la poesia e farsi accompagnare da lei in tanti giorni, ben 228.

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Le parole a fare un giro. Poesie per bambini liberi Silvia Roncaglia, Roberto Piumini, Giuseppe Pontremoli, Sabrina Giarratana, Cecco Mariniello, Cristiana Cerretti, Vittoria Facchini, Octavia Monaco, Andrea Antinori 160 pagine Anno 2023 Prezzo 22,00€ ISBN 9788809970809 Editore Giunti
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