Il corpo umano è una macchina perfetta, pensata in ogni minimo dettaglio, dove nulla è affidato al caso, nulla va sprecato, ma tutto contribuisce all’equilibrio dello stesso. È indubbio, però – e di questo i bambini sono grandi testimoni! – che il corpo sappia essere anche buffo, divertente, schifoso. Abitare un corpo può essere elettrizzante e piacevolissimo, ma anche faticoso e disgustoso: la vita è così!

I due libri di cui vi parlo oggi affrontano due aspetti diversi del corpo umano, due tabù con i quali il gioco, il riso e lo scherzo ci aiutano a fare pace: il primo ci racconta della nudità e il secondo dei fluidi corporei (bleah! Non avete avuto questa reazione?!?).

La nudità che male fa? di Rosie Haine è un albo illustrato che ci mostra un sacco di corpi nudi, nudissimi e ci racconta con disinvoltura e semplicità tutta la gamma di variazioni che ogni corpo mostra e a cui il singolo corpo va incontro.

Certo non c’è un occhio, un orecchio, non c’è una testa, una gamba, un sedere, un capezzolo uguale all’altro, ma anche lo stesso piede, la stessa gamba, la stessa pancia cambierà nel tempo, perché i corpi cambiano, si ammaccano, si riparano, invecchiano… Per non parlare poi delle parti intime che – pare – non possano neanche essere nominate ad alta voce!

Avete in mente quanti peni esistono? E quanto possono essere diversi i seni?

Il tono è molto scanzonato e si rivolge in modo diretto al lettore, invitandolo ad entrare nel racconto. È un tono che ricerca il dialogo con i bambini e sa essere anche un po’ stupidello!

«“Chi di noi non ha un sedere? […] I piselli non sono bizzarri. (Be’, forse un pochino) (Sì forse un pochino)”»

Le risate e i sorrisi che queste pagine scateneranno normalizzano una realtà, quella del corpo, che spesso siamo abituati a guardare e a leggere attraverso i codici metaforici e simbolici con cui la società dell’immagine di oggi ci costringe a guardarla: un corpo essenzialmente e quasi esclusivamente sessualizzato, sensuale, perfetto secondo il canone che oggi riteniamo perfezione.

I corpi nudi, che non siamo poi così abituati a vedere nella quotidianità, ci mostrano nelle illustrazioni acquarellate dinamiche e diverse (c’è un’importante attenzione anche alla differenza etnica) il loro essere, senza fronzoli e con tutte le loro meravigliose caratteristiche (non chiamatele imperfezioni!).

Il testo non si sbilancia più di così, rimane nel gioco.

Nell’assoluta mancanza di secondi fini educativi o divulgativi (che mi ha divertito!), ciò che però mi aveva lasciato perplessa era l’utilizzo di due termini impropri per indicare il pene («pisello») e la vulva («vagina») e stavo per scrivere all’autrice. L’osservazione, tuttavia, non era nuova per nessuno, tanto che lo stesso editore americano ha reso pubblica la risposta, poi comunicata anche dall’editore italiano.

Insomma la nudità che male fa?

Il secondo testo Fluidoteca è un testo geniale, opera prima premiata giustamente a Bologna, che decide di raccontarci tutto ciò che, del corpo, riteniamo un po’ schifoso o innominabile con lo stesso risultato che colpisce la nudità: non ne parliamo.

Siamo sinceri chi mai vorrebbe leggere un libro sulla saliva, sul muco, sul sudore e  sulla cacca?

I liquidi corporei sono qualcosa che crea molta repulsione, ma che – diciamolo – fa anche molto ridere. I bambini, che sono liberi, lo sanno, gli adulti invece, nel trattare di questi temi, mostrano un asfissiante bisogno di contenimento che ha sempre fatto sì che i libri, dedicati a questi temi, fossero libri orientati a insegnare a fare la pipì nel vasino, a fare la cacca nel water, a non sputare…, sorvolando completamente su un aspetto che invece incuriosisce moltissimo i bambini: ma la cacca cos’è? Perché facciamo la pipì? Perché abbiamo la bocca ci si riempie di bava? Perché le puzze puzzano?

Il libro di Berta Páramo affronta in modo molto semplice, disinvolto e ironico ma nello stesso tempo preciso e puntuale i principali liquidi corporei, raccontandoci la fisiologia che ne giustifica la presenza, senza tacere nulla sulle reazioni che scatenano in noi.

Tutto parte dall’acqua, «infatti il tuo corpo è quasi tutto acqua» ed è quindi inevitabile che i fluidi rappresentino una gran parte della composizione del corpo.

«Cacca Lacrime Muco Pipì Saliva Sangue Sudore» sono i protagonisti di questo volume, organizzati graficamente in modo molto interessante in sezioni di colore e raccontati attraverso immagini scientifiche chiare, accostate ad altre che mostrano la vita quotidiana con una buona dose di humour, necessario. Quanto sarebbe stupido ignorare il fatto che i liquidi corporei mettono a disagio o fanno ridere o comunque generano una sorta di repulsione?!

«I peti sono gas prodotti dai batteri durante la digestione di fibre e zuccheri. Quando escono, puzzano tantissimo. PRRRRRRR PROM POM POM FSHHHHH»

«Le pareti delle vie respiratorie sono ricoperte di muco. […] Le particelle, i virus e i batteri rimangono intrappolati. […] Esistono veri esperti nell’arte dell’appallottolare il muco. Ma sia ben chiaro: il lancio delle caccole non è (né mai sarà) una disciplina olimpica»

I bisogni a cui rispondono i liquidi, le funzioni che svolgono, i benefici che apportano al corpo sono chiaramente spiegati ed esauriranno certamente le curiosità sui vari temi.

Dalla puzza delle ascelle a quelle dei piedi, dalla soddisfazione quando si fa pipì all’acquolina che ci riempie la bocca prima di pranzo.

A differenza del primo testo (un albo illustrato classico con grandi illustrazioni e testo breve) questo libro ha invece un’impostazione grafica interessante con immagini reali e caricaturali, sezioni scientifiche rigorosamente riprodotte e sequenze quasi fumettistiche. Interessante anche il gioco dei colori che rende le sezioni bicromatiche (nero + marrone, giallo, verde…) e gioca con le sfumature, rendendo le pagine diverse e particolari.

Un coraggioso esperimento che speriamo continui a raccontarci tutti gli altri (schifosi) liquidi che mancano!

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La nudità che male fa? Rosie Haine - Guia Risari (traduttrice) 32 pagine Anno 2022 Prezzo 17,00€ ISBN 9788898947621 Editore Settenove
Fluidoteca Berta Páramo - Maura Romeo (traduttrice) 144 pagine Anno 2022 Prezzo 18,00€ ISBN 9788885546424 Editore Quinto Quarto
Commenti
16 Settembre 2022
Maria

Cara Rosaria, sono felice di trovarti qui.
Ti riporto quello che ho scritto anche a Irene.
Innanzitutto mi sembra interessante vedere come ci si mobiliti per esprimere dissenso e mai per esplicitare una stima.
Mi spiace inoltre che questa sia stata occasione per un giudizio affrettato e istintivo: mi chiedo se avete letto il libro e se poi avete confrontato la vostra esperienza con il testo e con quello che ho scritto? Altrimenti come è possibile giudicare qualcosa che non si è sperimentato? Un rapporto con le cose senza farne esperienza è solo pregiudiziale.
Perché mi sembra che neanche ci si premuri di leggere quello che ho scritto, prima di scrivermi, ignorando il fatto che io abbia speso tempo a riflettere su un libro prima di esprimere il mio giudizio.
Io che vedo decine di libri illustrati ogni mese, non vedo proprio immagini brutte in questo libro. Vedo decine di libri orrendi, con immagini dilettantesche e inadeguate, ma non è questo il caso. Non trovo neanche nulla di inappropriato: i bambini piccoli scoprono il corpo, lo esplorano, ci giocano, ci ridono su (oh sì sì lo fanno!). Il corpo è un meraviglioso involucro che ci custodisce e ci accompagna nella vita: che problema c’è a parlare di sedere? Inoltre i bambini scoprono il corpo degli adulti guardando quello dei genitori, quando ogni giorno si fanno doccia o bagno a casa, senza implicazioni maliziose o negative. Certo una maggior precisione lessicale da parte dell’autrice poteva essere consigliabile (e l’ho scritto!), ma una naturalezza capace di parlare di ogni cosa è un’ottima base perché i bambini si amino per come sono (senza parlare di farfalline e pisellini) e capiscano i cambiamenti e la diversità.
La forza di questo libro è il suo equilibrio: nel non mischiare vari ambiti come la psiche il cuore, ma limitandosi al corpo. Un corpo che il mondo d’oggi comunica in modo distorto e stereotipato.
Non apro il discorso sui libri pericolosi, perché lo trovo assurdo.
Ma non capisco con quale ragionamento uno arrivi a dire che allora mostrare fotografie di peni in erezione sarebbe la stessa cosa.
Ridiamo delle caccole e delle puzze ma non ridiamo del pene?
L’innocenza dei bambini è un falso mito: noi adulti dobbiamo preoccuparci di stare di fronte ai bambini reali e alle loro domande con la certezza degli adulti, senza turbarli, ma senza trattarli da stupidi (innocente non significa stupido).
Siamo quasi vicine di casa, se vorrai vedere il libro e prendere un caffè, sarò felice di incontrarti

15 Settembre 2022
Rosaria Redaelli

Credo che le immagini siano proprio brutte e la comunicazione inadeguata per la fascia di età alla quale i libri sono dedicati . È un tipo di ironia che si coglie da grandi non da piccoli.

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