Uno degli albi bellissimi che ho portato via con me dalla Bologna Children’s book fair quest’anno è Petit somme (Il pisolino) di Anne Brouillard, libro del 2014 di Seuil Jeunesse. Ho già raccontato di come questa autrice sia spuntata inaspettatamente nel panorama italiano (e anche nella mia consapevolezza) grazie all’attenzione di Hamelin e degli editori Orecchio acerbo e Babalibri che stanno permettendo a questa artista di arrivare sugli scaffali italiani, ma questo non può non permetterci di buttare un occhio ai suoi libri già disponibili in altri mercati.

L’albo Petite Somme, ancora inedito in Italia, racconta un episodio semplice, lo fa in modo rarefatto, con pochissime parole e con immagini dallo spiccato tono cinematografico che testimoniano la coerente poetica dell’artista belga.

Quello che accade nelle 24 pagine dell’albo può essere sintetizzato in poche parole: una nonna spinge la carrozzina di un neonato fuori dalla porta, affinché possa riposare al fresco ombreggiato del bosco che circonda la sua casa, mentre lei gli prepara la merenda.

Intorno a questo nucleo molto semplice, quello che la Brouillard mette in scena è molto di più. 

I lettori sono accompagnati alla fin dalla copertina con una vista panoramica, dall’alto: in mezzo al bosco, al centro di una radura su cui si affacciano alberi finemente ritratti (pioppi, abeti, querce, pini, cornioli) la casa quasi si mimetizza, è in legno ed è perfettamente intonata ai colori terrosi del bosco. Avvicinandosi, poi, si nota che le finestre non danno mai su uno spazio chiuso, all’interno, ma, poste in corrispondenza con le finestre sull’altro lato della casa, si lasciano attraversare dal verde e dalla luce, in un travaso continuo, in un continuo attraversamento che la porta, sempre aperta, ribadisce.

Solo la notte e il buio chiudono lo scrigno della casa che, tuttavia, non risulta nemmeno allora aliena al mondo naturale, perché la luce che traspare dalle tende tirate sembra dialogare, nei suoi toni di giallo, con il bagliore della luna.

«“Il fait bon dehors”, dit Grand-Maman. “Tu vas faire una petite somme”»

[«“È bello fuori”, dice la nonna “Fai un pisolino!”»]

Nel tepore di un pomeriggio estivo una carrozzina è spinta appena al di là della soglia, poi  la nonna senza indugio rientra in casa.

Il gesto della nonna non è un gesto di dimenticanza ma di affidamento consapevole: nonostante infatti il piccino sia ancora sveglio e si lamenti sonoramente, la nonna sa di affidarlo alle cure delle creature del bosco che, in effetti, si erano già avvicinate con cautela, ma senza paura.

Una volpe, dei topini, una lepre, un tasso, un picchio muratore, una cincia, una cinciarella, un merlo maschio, un pettirosso, uno scoiattolo bruno, ritratti con fedeltà e con naturalezza, si avvicinano e, a modo loro, si prendono cura del sonno del bambino, parlano con lui, lo cullano.

Gli animali dialogano tra di loro, osservano la nonna, ma in un qualche modo, attraverso i gesti e i loro versi, sussurrano al bambino che li ascolta, riposa e poi si sveglia (il tempo è sempre elastico nelle narrazioni della Brouillard!).

Ognuno si muove con molta naturalezza: i topi si infilano negli zoccoli lasciati fuori, la volpe spinge la carrozzina, il picchio muratore nella sua particolare posizione a test in giù si aggrappa al tettuccio della carrozzina per guardare il neonato, la lepre si arrampica sopra le ruote…

Questo evento eccezionale che accade fuori dalla porta è in costante dialogo (silenzioso) con l’interno dove la nonna con pazienza e determinazione sta preparando la merenda: schiaccia le banane, sbuccia le mele e le grattugia, sbriciola dei biscotti…

Il testo riporta i dialoghi degli animali, ma la storia silenziosamente avanza su un altro ricchissimo binario nei gesti di ciascuno, fino a che, al risveglio, i due spazi si intrecciano nuovamente: i piattini sono organizzati uno per terra fuori e uno sul tavolo dentro e tutti tacciono.

«Tout le monde se tait: “Miam, miam…”»

[«Tutti tacciono: “Gnam, gnam…”»]

Tra queste pagine brilla silenzioso il racconto del legame che i bambini hanno con il mondo naturale che è stato raccontato in tanti romanzi (pensate a Perri di Felix Salten e naturalmente Mary Poppins, nell’indimenticabile capitolo La storia di Barbara e Giovannino), ma torna raramente negli albi illustrati dove spesso viene riletto attraverso il filtro dell’immaginazione.

In questa storia, invece, questo profondissimo dialogo che l’infanzia istituisce con il mondo naturale viene ribadito nel suo essere reale, naturale, vero, senza nessun cedimento all’immaginifico.

Il bambino dialoga a modo suo con gli animali, ma l’adulto riconosce questo potere che lega gli animali al bambino e lo rispetta, anzi investe le creature di una responsabilità e poi li ringrazia, lasciando loro una merenda così come l’ha preparata per il nipote.

Gli animali sanno e infatti alternano la cura del neonato a momenti in cui semplicemente si accalcano alla finestra a guardare la nonna, senza abbandonare la casa, neppure nel chiarore della notte.

Un bell’albo misterioso per bambini dai 3 anni.

[shareaholic app="share_buttons" id="15118398"]
Petite somme Anne Brouillard 24 pagine Anno 2014 Prezzo 13,50€ ISBN 9791023502442 Editore Seuil Jeunesse
Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *