Il 27 gennaio di ogni anno si ricordano, in una ricorrenza internazionale, le vittime dell’Olocausto, uno degli orrori della Seconda Guerra mondiale.

Come parlarne ai più piccoli? Perché parlarne ai più piccoli?

Prima che i bambini affrontino lo studio e acquisiscano le categorie storiche per comprendere la dimensione temporale e intuire lo spazio culturale, il rischio è che l’orrore della Shoah li investa con angoscia, senza donare loro un pensiero o un ricordo.

Nel riflettere sull’argomento e su come proporlo ai bambini fino ai 7 anni ho voluto far emergere alcuni elementi che per me sono fondamentali:

  • il valore della differenza: oggi come ieri siamo circondati da persone diverse da noi, ma come noi;
  • l’incidenza sul presente: la guerra, la violenza, la persecuzione non hanno smesso di perpetuarsi anche nel presente, anche se in modi diversi;
  • la speranza: il bene è sempre possibile anche nelle situazioni più nere;
  • anche i bambini possono fare la differenza.

1. Benoit Marchon-Robin, Nel mondo ci sono, Il Giralangolo: «E poi, nel mondo, ci sono milioni di altre miserie, e milioni di altre meraviglie... E poi nel, mondo, ci sei tu. Tu che scopri il mondo dove ci sono tante cose bellissime da scoprire e da inventare»

Benoit Marchon - Robin, Nel mondo ci sono…, Il Giralangolo

Benoit Marchon - Robin, Nel mondo ci sono…, Il Giralangolo

2. Daniele Movarelli - Michele Rocchetti, Quellilà, Il Giralangolo: «Quellilà erano i nostri vicini da sempre. Nessuno di Noi però li aveva mai visti. Perché loro vivevano di là. E Noi di qua. Si diceva che avessero un aspetto orribile. E che fossero cattivi. Tanto cattivi che nessuno era mai andato di là per paura di incontrarne uno»

D. Movarelli - M. Rocchetti, Quellilà, Giralangolo

D. Movarelli - M. Rocchetti, Quellilà, Giralangolo

3. May George - Owen Swan, Il viaggio, Nomos: «Ho visto cose orribili, che mi hanno fatto capire che cosa significa essere coraggiosi. Il coraggio è attesa. È continuare a credere, nel profondo del tuo cuore, che tutto andrà bene»

Angela May George - Owen Swan, Il viaggio, Nomos

Angela May George - Owen Swan, Il viaggio, Nomos

4. Paula Carballeira - Sonja Danowski, L’inizio, Kalandraka: «Eravamo vivi. Era come una festa. La festa dell’inizio di qualcos’altro»

Carballeira, Danowski, L'inizio, Kalandraka

Carballeira, Danowski, L'inizio, Kalandraka

5. Kathy Stinson - Marie Lafrance, La signora dei libri, Lapis: «“Beh, vi siete divertiti?" domandò la signora. “Quale parte preferite della storia?” “Quando non voleva combattere!” “Quando è tornato a casa.” “Quando si è seduto sull’ape!” risposero i bambini. “Anche per me quelle sono le parti più belle” disse la signora con un sorriso.»

Kathy Stinson - Marie Lafrance, La signora dei libri, Lapis

Kathy Stinson - Marie Lafrance, La signora dei libri, Lapis

6.Peter Sís,Nicky & Vera, Rizzoli: «l’Inghilterra avrebbe accolto i rifugiati minori di diciassette anni, ma prima bisognava trovare famiglie che li ospitassero, e organizzare il viaggio»

Peter Sis, Nicky & Vera, Rizzoli

Peter Sís, Nicky & Vera, Rizzoli

7. Megan Hoyt - Iacopo Bruno, La bici di Bartali, HarperCollins: «No, no, no! I veri eroi sono quelli che hanno sofferto. Io sono solo un ciclista»

Megan Hoyt - Iacopo Bruno, La bici di Bartali, HarperCollins

Megan Hoyt - Iacopo Bruno, La bici di Bartali, HarperCollins

[shareaholic app="share_buttons" id="15118398"]
Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *