Girasole, la protagonista del romanzo cinese omonimo di Cao Wenxuan, è un personaggio che appare ricorrentemente nella letteratura dell’infanzia occidentale intorno al XIX secolo. La bambina è bellissima e orfana, brava e buona e ci si potrebbe stupire che un personaggio di questo tipo vinca, nel XXI secolo, uno dei premi più ambiti nell’ambito della letteratura dell’infanzia (Premio Hans Christian Andersen 2016), eppure lo vince, grazie al suo autore Cao Wenxuan e lo vince meritatamente perché questa bambina è una bambina cinese che vive/subisce la Rivoluzione culturale comunista e questo la rende non solo un personaggio credibile, ma un personaggio unico. Catapultati nel mondo rurale degli anni in cui infuriava la Rivoluzione maoista, Girasole, orfana di madre, viene spedita in un remoto villaggio insieme al padre, artista, per un progetto di rieducazione al lavoro manuale (paradosso, se si pensa che il padre è scultore…). In quegli anni duri - parliamo di un passato non così lontano nella storia cinese - le campagne erano luoghi al confine del mondo dove le regole erano dettate dalla natura stessa: uomini e animali vivevano in simbiosi, le carestie, la fame, il freddo erano compagni della vita stessa, la fatica era l’orizzonte quotidiano, i figli spesso solo forza lavoro. Ed effettivamente il destino ottuso e spesso al limite della disperazione di questo popolo è raccontato magistralmente in romanzi per adulti (penso ad esempio alle opere di Pearl Buch, premio nobel della letteratura), quello che stupisce nella scrittura di Cao Wenxuan invece è la radiosa speranza, che nella più acerba povertà, sembra irradiare dai protagonisti bambini presenti nel suo romanzo.

Girasole infatti, perduto tragicamente anche il padre, viene adottata dalla famiglia più povera del villaggio che già conta un bambino, un maschio, Bronzo poco più grande di Girasole e rimasto muto dopo un trauma vissuto in un incendio.

Lo spirito comunitario familiare e del piccolo gruppo contadino del villaggio, la dignità di queste persone e la profonda sintonia che la natura ha insegnato loro emergono con stupefacente candore nelle parole dell’autore cinese.

«Bronzo e i suoi possedevano solo il cielo, la terra, la limpida acqua del fiume e la loro estrema dignità… Bronzo alzò la testa vide solo una fila di ghiaccioli cristallini di diverse lunghezze, che pendevano dalla grondaia e, per un bel pezzo, non riuscì a staccarne gli occhi. Non capiva come mai lo attirassero e lo affascinassero tanto, restava semplicemente a fissarli con il naso all’insù. Sembravano germogli di bambù in primavera, appesi a testa in giù alla grondaia».

La bellezza naturale del mondo e la sua drammatica crudeltà (tra inverni ghiacciati, esondazioni e, ad un certo punto, anche uno stormo di locuste che non lascia scampo ai contadini, costretti ad una fame che non si può nemmeno immaginare!) sono restituite nitidamente dalle parole di Cao Wenxuan che in questo aspetto mostra un lato molto orientale della sua scrittura.

«Girasole aveva sette anni. Quando si incamminò verso la riva del fiume, la stagione delle piogge era già terminata: la luce del sole, che non si vedeva ormai da giorni, ora attraversava il cielo come un limpido ruscello»

Girasole, amata profondamente dalla sua famiglia, condivide con loro gioie e dolori di una vita essenziale e il rapporto preferenziale che la lega al fratello - considerato disabile - è qualcosa di luminoso e speranzoso. Il sacrificio che in nome dell’amore e dell’affetto reciproco questi personaggi mostrano l’un l’altro appare come un gesto davvero rivoluzionario in una società, come quella investita dalla Rivoluzione culturale, che voleva annullare ogni legame in vista della vittoria (molto teorica) di un ideale astratto a scapito delle persone. La bontà e la perfezione di Girasole, in questo contesto, non appaiono per nulla innaturali, ma testimoniano la strenua resistenza dell’umanità nella semplicità delle persone forse meno colte, ma più vive. Il rapporto con la natura genera in questi personaggi uno stupore costante del mondo e un senso di dignità e rispetto atavico della vita in ogni sua forma.

La narrazione è avventurosa e ricca di immagini e colpi di scena, ma il clima emotivo speranzoso e gioioso a dominare e anche quando in nome dell’astratta “scelta migliore” Girasole sarà allontanata dalla sua famiglia, come nel caso di una orientale Heidi, noi confidiamo che il suo ritorno sarà ancora più commovente del suo arrivo.

Lettura consigliatissima dai 9-10 anni.

P.S. è appena uscita non nuovo romanzo di Cao Wenxuan per Giunti, conto di parlarvene presto!

Girasole
Cao Wenxuan - Paolo Magagnin (traduttore)

320 pagine
Anno: 2015

Prezzo: 10,00 €
ISBN: 9788809793330

Giunti editore

[shareaholic app="share_buttons" id="15118398"]
Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *