La proposta libresca perle strenne natalizie di oggi è l’unica per la quale non c’è una recensione inedita, questo perché recensii questo libro nella sua edizione svedese che comprai alla Bologna children’s Book Fair, ad aprile 2022, non  appena la vidi presentata. Nell’autunno del 2022, per i tipi dei Topipittori, esce l'edizione italiana, che non posso non proporvi come strenna di Natale, perché il libro è bellissimo. Vi lascio alla recensione di allora, aggiornata nella traduzione.Vi segnalo che, a differenza dell'edizione svedese, stampata su pagine cartonate, l’edizione italiana ha un formato più tradizionale  su carta.


Al parco è un libro meraviglioso di grandi dimensioni creato da Beatrice Alemagna con le parole di una delle più celebri scrittrici contemporanee svedesi, Sara Stridsberg.

Questo libro che nasce per immagini, una sorta di taccuino visivo che Beatrice Alemagna ha magnificamente disegnato e dove notiamo quella evoluzione stilistica che ha colpito tutti nell’edizione di Addio Biancaneve, ha trovato vita nelle parole sospese della Stridsberg in modo armonico e compiuto.

Voglio però raccontarvi che cosa ha destato in me questo libro. Questi quadri visivi, queste tavole riccamente illustrate raccontano la vita segreta che i bambini vivono nei parchi giochi. Il parco giochi è, in effetti, un luogo atemporale  e aspaziale, uno spazio con regole e tempi propri, all’interno ma in realtà fuori dal tran tran quotidiano della città.

Non mi stupirei che questi disegni e questa intuizione fossero nati durante il periodo del lockdown, perché ricordo con grande dolore la battaglia (in realtà subito messa a tacere) intorno alla possibilità di permettere i bambini di continuare a frequentare i parchi all’aperto, qui in Italia.

Ed in effetti le parole che l’autrice svedese trova per raccontare queste immagini insistono in modo netto, sul desiderio del bambino - in particolare, immagino, il bambino che vive in una città - di poter avere delle ore di libertà da vivere al parco, all’aperto, fuori, tra pari.

I parchi sono luoghi dove i bambini sono (o almeno dovrebbero essere!) liberi di poter fare, giocare, essere, esplorare… luoghi in cui il controllo dell’adulto viene meno, ma anche dove anche l’adulto può temporaneamente distrarsi dalla durezza della realtà.

Ho visto ieri una foto drammatica di un parco giochi in Russia dove una mamma e un bambino dondolano su un’altalena mentre alle spalle un edificio è in fiamme. Non ci ho visto nessuna provocazione, ma un grande dolore che il parco permetteva loro di sopportare.

Beatrice Alemagna coglie in modo stupefacente l’attesa, la concentrazione del gioco, il crearsi di legami inaspettati tra bambini e cose, tra giochi e natura, ma anche quella dimensione di immersione nei propri pensieri che accade, quando ci concediamo di non pensare al tempo e al fuori.

Immaginiamo di volare su un altalena o solitari scaviamo la sabbia nella sabbiera, ci soffermiamo a percepire il tocco lieve delle formiche sulla pelle o rimaniamo appesi a testa in giù a immaginare un mondo sottosopra.

Questa capacità pazzesca, che Beatrice ha di vedere e di intrappolare con i suoi colori nelle tavole il pensiero delle persone, è ancora più evidente se leggiamo il libro senza avere in mente che le immagini sono nate per prime. Le parole infatti rimangono in un certo senso alla superficie di ciò che accade, ma, nella relazione con le immagini, esse colpiscono per la vastità che rivelano.

«A volte sembra che la nostra vita sia fatta di nostalgia. Una mancanza che stordisce per qualcuno che ci è sfrecciato accanto»

«Non sappiamo molto di quel che succederà. Sappiamo solo che l’altalena ci lancerà dritti in cielo»

«Dall’alto, si direbbe che qualcuno con un colpo di scopa abbia fatto piazza pulita di tutte le persone. Ma è solo la notte»

Le macchie di colore contrapposte alle linee nere, il movimento dell’erba nei campi e l’oscillare creato grazie la sovrapposizione di campiture di colore nel cielo.

La pastosità del colore e il suo fondersi rendono oniriche queste illustrazioni quasi appartenessero a mondi fantastici: i boschi, gli alberi che popolano il parco giochi e poi il cielo che sembra partecipare al gioco o l’altalena che sembra reggersi su una nuvola scura… Sembra incredibile eppure così reale.

La sporchevolezza delle superfici illustrate richiama quella terrosità delle ginocchia e dei vestiti di chi torna dal parco, contemporaneamente l’espandersi di colori inaspettati - come il rosa o l’arancione - circonda bambini persi nei loro pensieri: desiderosi, tristi, felici, chi lo sa. Il colore si fonde senza più contorni in modo pittorico, creando quadri che inghiottono l’occhio e chiedendo di essere rimirati.

Gli alberi sembrano fiamme di falò, le strutture di ferro su cui ci si arrampica ricordano futuristiche architetture, le catene delle altalene eleganti collane… e tra di loro i bambini, profondamente reali eppure carichi di una incompiutezza tesa e palpabile, pesante.

Un libro meraviglioso di sguardi mai diretti, di luoghi onirici ma vivissimi e con un senso di libertà e desiderio talmente intenso che è quasi insopportabile.

«Domani torneremo. E di nuovo tutto potrà accadere».

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Al parco Sara Stridsberg - Beatrice Alemagna 64 pagine Anno 2022 Prezzo 24,00€ ISBN 9788833701035 Editore Topipittori
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