Il libro Inventastorie ideato da Pippa Goodhart, illustrato da Nick Sharratt è un volume che ha vinto moltissimi i premi: libro dell’anno per la fascia 3-4 anni nel 2011, nella short list delle Coventry Inspiration Awards e vincitore della scelta dei librai americani.

Questo libro fa parte di un percorso che l’autrice ha intrapreso anni fa ed è diventato una sorta di collana, nata dall’idea di permettere - a partire da un canovaccio di proposte illustrate - la nascita di una storia.

La struttura del libro è pensata come una sorta di libro-game semplificato, per cui ogni doppia pagina pone una domanda al lettore e offre una serie di possibilità tra cui scegliere.

L’idea non è naturalmente nuova, ancora nel 2019 Julie Morstad aveva colpito tutti con Pronti, via! un libro impostato nello stesso modo che seguiva una bambina in una sua giornata, dalla mattina alla sera.

Quella che qui è riproposta è una struttura molto simile, a differenza però del testo della Morstad, nell’Inventastorie non abbiamo suggerimenti lessicali che esplicitano tutte le varie opzioni, ma solo delle grandi pagine illustrate da Nick Sharratt che lasciano al lettore completa libertà sia di riconoscere che di nominare le opzioni offerte.

In alto le domande si si riservano una striscia colorata significativa e richiedono l’attenzione, come a dire: “parti da qui!”.

«Se potessi andare dove vuoi, dove andresti?»

Una bambina, un bambino e un gatto si muovono all’interno della doppia pagina, suggerendo attraverso fumetti alcune alternative e invitando il lettore a continuare:

«“Andiamo nella giungla!” “Voglio visitare la città!” “Aiuto”»

Il testo non ha una progressione obbligatoria: i bambini possono semplicemente scegliere una doppia pagina, partire e concludere la narrazione della propria storia all’interno di quella stessa pagina, come, ugualmente, possono invece decidere di andare avanti per costruire uno scheletro narrativo più complesso con ulteriori “ingredienti”.

Dopo la scelta del luogo le domande che seguono invitano i lettori a scegliere gli amici e i parenti, la casa in cui amerebbero abitare, il contenuto della casa stessa e poi ancora i mezzi di trasporto, i cibi, i vestiti, le scarpe, i cappelli, gli animali da compagnia, le professioni da svolgere…

Le pagine appaiono brulicanti di elementi che nella loro diversità sono accomunati dall’etichetta della famiglia lessicale, enucleata nella domanda.

A volte il caos è tenuto a bada grazie a riquadri che permettono al bambino di focalizzarsi meglio sulle differenza tra le diverse opzioni ad esempio nell’elenco delle professioni o dei divertimenti.

Colpisce l’eccentricità e la varietà della gamma delle possibilità proposte che non lasceranno indifferenti i bambini.

Il libro si presta proprio ad essere un punto di partenza, un invito giocoso a narrare che poi nient’altro significa anche offrire ai bambini l’occasione di essere ascoltati nella produzione e nell’immaginazione di una propria storia.

Geniali i riguardi che ipotizzano gli incipit di ideali storie, traducendole in ulteriore domande: 

«O andresti al mare, faresti amicizia con un lupo, vivresti in una caverna con dentro una piscina, viaggeresti in elicottero, berresti frullati, indosseresti lo smoking […] e dormiresti su un letto di fiori?

O andresti su un vulcano, faresti amicizia con una fata, vivresti in un camper con dentro un bigliardino, viaggeresti in un dirigibile, mangeresti pizza, indosseresti un boa di piume con le infradito e un berretto da notte, avresti un drago […] e dormiresti in una culla?»

Il libro si pone come l’occasione di un gioco con le parole, con le storie e con se stessi.

Lo trovo una buona proposta per bambini dai 3 anni che desiderano essere protagonisti o narratori delle loro storie.

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L'inventastorie Nick Sharratt - Pippa Goodhart - Alessandro Zontini (traduttore) 32 pagine Anno 2023 Prezzo 16,00€ ISBN 9791255330851 Editore Il castoro
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