Le trasformazioni, i momenti di transizione sono in natura, così come nella vita, sempre frutto di fascino, di attesa, ma anche - forse - di preoccupazione.

Una vita che nasce, un bruco che si trasforma in farfalla, il passaggio da un ciclo di scuola ad un altro… la vita è fatta di continue piccole epifanie quotidiane.

Tuttavia, lontani dall’esito finale, nel mezzo del travaglio del cambiamento non sempre questa bellezza è evidente agli occhi: per non lasciarsi scoraggiare è necessario avere vicino qualcuno!

Marie Dorléans ci ha raccontato della forza dell’amicizia in un albo dedicato all’estate e inserito dal New York Times nella lista dei più bei libri usciti nel 2022, Il capanno.

In quel caso lo stravolgimento era quello di un temporale che imperversava nella campagna e in una gita tra amici nel caldo afoso di un’estate campagnola. Ciò che permette di resistere alla furia del vento e alla preoccupazione è proprio l’aggrapparsi gli uni agli altri. 

Ha preceduto questa storia un altro libro, La gita notturna, dedicato anche esso ad una trasformazione che racconta della grande risorsa della famiglia.

L’albo di grandi dimensioni è tutto illustrato nei toni del blu, illuminato appena da una luce bianca e gialla.

«Questa notte mamma ha aperto la porta della nostra camera e ha sussurrato: “Bambini, svegliatevi, abbiamo un appuntamento…”»

Quasi come degli automi i bambini si alzano, in fretta, le lucine sui comodini si accendono, si vestono e insieme a mamma e papà escono nell’ombra del giardino tra l’aria profumata di iris e caprifogli: è una bella notte d’estate.

Il piccolo gruppo avanza lentamente, furtivamente in una città che non è abituata a presenze umane e che svela il fascino dei luoghi che vivono al di fuori dello sguardo umano: un cane randagio, un gatto, un albergo che non si mette mai a dormire, una finestra già (o ancora) accesa, le mucche che riposano, un tasso che attraversa il prato, un treno che solca la notte, una volpe…

I quattro si addentrano nel bosco sotto un cielo stellato e si fermano un attimo a rimirare un lago e il cielo.

«“Riposiamoci un po’” propone mamma mentre attraversiamo una radura. Attorno a noi l’erba crepita del canto di migliaia di insetti. Lo spettacolo del cielo ci toglie il fiato. Poi papà dice timidamente: “Dobbiamo proseguire, abbiamo un appuntamento ed è quasi ora”»

Incomincia una scalata, su un sentiero ripido, tra le rocce con la stanchezza o il sonno ancora negli occhi e nelle gambe.

Quando i quattro si fermano e si abbracciano su un grande masso ancora non capiamo chi abbia dato loro appuntamento, ma poi… 

«Ecco! L’alba! Siamo rimasti lì immobili stretti l’uno all’altro, abbagliati dal tranquillo inizio di un nuovo giorno»

L’albo - che a mio avviso avrebbe potuto tranquillamente essere un silentbook - ha un testo descrittivo molto semplice che suggerisce i rumori della notte e si chiude con l’aggettivo “tranquillo” che ribadisce la normalità di grandi epifanie che solcano le giornate, quasi senza che ne rendiamo conto.

Le figure umane si perdono nello spazio naturale, accomunate dal blu della notte, i gesti, lo soste di ciascuno sono suggeriti gentilmente in un percorso di raccoglimento e attesa.

Un bel libro estivo sulle avventure che sono piccole ma grandiose allo stesso tempo. Forse l’estate e le vacanze regalano la pace necessaria per accorgersene.

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La gita notturna Marie Dorlèans - Camilla Diez (traduttrice) 36 pagine Anno 2019 Prezzo 14,50€ ISBN 9788893487160 Editore Gallucci
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