Nel 1998 usciva l’opera prima di Jimmy Liao, intitolata Segreti nel bosco, che giunge solo nel 2021 sugli scaffali italiani.

«Mercoledì pomeriggio. Soffiava il vento e mi addormentai… Le tende bianche iniziarono a oscillare leggere.»

Le porte magiche che consentono il passaggio da un mondo all’altro sono note a chi abbia già sfogliato i lavori del maestro taiwanese, ed è proprio attraverso un passaggio che attraverso il sonno la piccola protagonista incomincia l’avventura.

Scompaiono i colori vivi e la densità simbolica che impregna i lavori più maturi, il testo, in questo caso, è piuttosto lineare, appena sfiorato all’elemento onirico, che prende vita nei pupazzi della piccola protagonista che si trasformano in fiabeschi animali-guida, che percorrono le pagine e che con le loro “sovra” dimensioni occhieggiano tra gli spazi.

Il coniglio, in particolare, anche per la sua valenza nella cultura orientale, era allora, ed è rimasto, l’animale guida per eccellenza e in questo caso il suo ruolo è centrale.

Attraverso una porta, appena aperta, la bidimensionalità del bosco si trasforma suggerendo la tridimensionalità: lo spazio naturale si caratterizza immediatamente come luogo di sogno, come luogo di libertà, come spazio “altro”.

La complessità e l’intricato comporsi dei rami richiama la complessità mentale, entro cui la bambina sembra rifugiarsi: è uno spazio intimo, incontaminato e per questo bianco o nero.

La bambina si aggira felice e spensierata tra gli alberi spogli, tra scale e passaggi, sospesi… un coniglio gigante le fa da guida, i suoi pupazzi le sono compagni.

«Avevo nascosto tanti segreti nel bosco»

È nuovamente l’addormentarsi a guidare la bambina da un mondo all’altro.

«Mercoledì pomeriggio. Soffiava il vento, io i miei sogni ci addormentammo lentamente…»

È il tratteggio nero di Jimmy Liao a raccontare questa storia, un bianco e nero ombreggiato leggermente da acquerelli grigi che segnano alcune ombre, con una delicatezza unica.

Il sogno si caratterizza come un luogo dell’autenticità: una fuga – certo – dalla realtà, ma impregnata di immaginazione e di futuro.

Un racconto sugli spazi di libertà, desiderio e sogno che ciascuno coltiva e visita (dagli 8 anni).

Ben più complessa e ricca di piani di senso l’ultima opera edita di Jimmy Liao, uscita per Terre di mezzo pochi mesi fa: Sei tu che mi salvi.

Pagina azzurra, un ragazzo in maglia a righe. Giriamo pagina.

«Sull’ultimo treno della notte, il ragazzo parla tra sé e sé, con la testa appoggiata alla porta. Se ne sta a fronte a fronte con il suo riflesso, come se avesse trovato un amico con cui confidarsi. E poi comincia piangere»

Ancora prima del frontespizio è questa  l’introduzione che apre Sei tu che mi salvi: una frase intrisa di dolore.

Nell’accostarsi a queste due opere contemporaneamente è impressionante notare come quegli elementi che c’erano già in nuce nelle prime storie, tornano intessendo mondi e narrazioni ben più complesse. L’occhio di un coniglio ci scruta e ci chiama dal frontespizio per poi scomparire, o no?

Davanti ad un cartellone pubblicitario il bambino triste del treno siede sconsolato, poco più in là un gatto assorto, che all’improvviso – al cambio di pagina – scompare.

«Com’è possibile che quel gatto nero sia scomparso in un istante, dentro il manifesto?»

Il bambino scavalca la cornice del manifesto: la bidimensionalità si sfonda nuovamente e il protagonista abbandona il mondo bianco e nero per passare ad un mondo colorato.

Una sorta di piccola finestra si apre su un mondo altro (non per forza magico), ma comunque ontologicamente diverso, accogliendo il bambino grigio e il suo dolore: è una specie di dimensione parallela?

Da questo istante una galleria di immagini coloratissime, alternate a pagine bianche con il testo, sfilerà martellante. Il leitmotiv, indicato dall’immagine del ragazzo con la fronte appoggiata al suo riflesso nel finestrino del treno, è il cuore del viaggio: quel “fronte contro fronte” si declina, offrendo spunti e riflessioni sul bisogno di contatto, di comprensione, di accoglimento del dolore, ma in fondo sul bisogno di accoglimento di sé.

Bambini e animali, bambini e ortaggi, bambini e fiori, clown, insetti… congiungono la fronte, come mettendo in comune pensieri ed emozioni.

Di quando in quando il bambino protagonista appare, in bianco e nero, nella pagina bianca del testo come a rimirare le immagini che gli si sono accostate.

Questa narrazione, come era stato per Abbracci, non è semplicemente un inanellarsi di gesti felici o banalmente allegri, in questi tocchi intensi c’è tutta la contraddizione, il dramma, la bruttura, la miseria dell’esistenza.

Diversi livelli testuali e linguistici si intrecciano: la prima persona si alterna ad una terza persona che sta osservando il nostro protagonista.

Non riusciamo a distinguere chi sia la voce narrante: è il bambino? È qualcun altro? A volte, a parlare è il protagonista dell’illustrazione colorata.

«Oh! Non so perché sto piangendo, mi dispiace… Quando ero piccola volevo diventare un clown per far divertire tutti. Pensavo che se avessi reso felici le persone, questo avrebbe reso felice anche me»

«Ho attraversato la foresta e guadato il torrente. Ho respirato il profumo dei fiori e l’odore dell’erba. Ho assaporato il miele, e addentato la mela. Ho mangiato le fragole. E cantato e ballato… Provo un impareggiabile senso di gioia felicità, sto per incontrarti»

«La matita dice con leggerezza: più sei corta più hai vissuto»

«Ha imparato tardi a camminare, e anche a parlare. È lento a lavarsi denti, e anche a mangiare. Fa qualsiasi cosa con lentezza. Senza fretta ha anche scoperto di essere veramente lento. È lento a capire di aver fatto arrabbiare qualcuno e di aver intristito qualcun altro. Ma non biasimatelo, per favore. Se lo fate, resterà comunque lento»

Poi ad un tratto eccoci di nuovo fuori, davanti al cartellone pubblicitario: dove siamo? Dov’è il protagonista?

«È un mondo imperfetto in attesa di istanti perfetti»

Cambio colore, pagina rosa. Ci sembra di ricominciare da capo: questa volta è una bambina la protagonista di una seconda galleria. Anche lei ha scoperto il passaggio segreto?

In questo caso l’animale guida è un cagnolino bianco, ideale contrappunto al gattino nero che ci aveva accompagnato prima.

Le immagini tornano susseguirsi colorate e intense e nuovamente i pensieri si intrecciano, raccontando di una storia che è quella della bambina e di tante persone, incorniciate nell’atto di sfiorarsi con la fronte.

«Perché mamma e papà mi fanno sempre le stesse domande, mi dicono sempre le stesse cose? Perché tu dai sempre le stesse risposte dici sempre le stesse cose. Non sono io a rispondere sempre allo stesso modo, sono loro che sentono sempre solo quello che vogliono»

Scuse, amori, sogni, fallimenti, incoraggiamenti, cadute..

Poi d’un tratto siamo di nuovo fuori, davanti al cartellone pubblicitario, giriamo la pagina e la ragazza sembra cresciuta: è adulta ormai.

«È un’epoca sospesa in attesa di istanti compiuti»

Poco più avanti ecco anche il nostro protagonista maschile, anche lui è cresciuto, è un adulto ormai e si appoggia ad un albero, in un parco.

Ma non fermatevi perché oltre l’azzurro e il rosa l’ultima pagina ci regala una bellissima pagina gialla: «tu e io mettiamoci fronte a fronte e parliamo un po’».

Eccolo quel tu a cui la copertina dedica il suo titolo: quel tu, grazie a cui ogni dolore, imperfezione, miseria, bruttura può acquisire un senso, perché amata.

Il testo è complessissimo, denso di pensieri che andrebbero soppesati uno per uno, meditati e fatti sedimentare per lungo tempo. Un testo potente da proporre ad adolescenti e adulti, un testo che ha al suo interno una storia d’amore, ma che forse, in modo più radicale, racconta il bisogno profondo del cuore dell’uomo di essere accolti, amati e compresi in ogni istante passaggio della propria vita.

[shareaholic app="share_buttons" id="15118398"]
Segreti nel bosco Jimmy Liao - Silvia Torchio (traduttrice) 68 pagine Anno 2021 Prezzo 18,00€ ISBN 9788865793183 Editore Edizioni gruppo Abele
Sei tu che mi salvi Jimmy Liao - Silvia Torchio (traduttrice) 136 pagine Anno 2021 Prezzo 18,00€ ISBN 9788861897311 Editore Terredimezzo
Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *