Idealmente mi sembra di poter collegare Nano. La spettacolare scienza del molto (molto) piccolo di Jess Wade e illustrato da Melissa Castrillón all’interno di un filone molto interessante che l’editoria divulgativa sta recentemente imboccando, intrecciando contenuti divulgativi molto specifici e complessi ad una spiegazione della didattica della scienza chiara e semplificata e appoggiandosi a grandi firme dell’illustrazione con stili idealmente e tradizionalmente molto lontani dall’illustrazione scientifica.

Ricordo Emily Sutton con Mini o gli acquerelli di Silvia Molinari, i lupi di Jenni Desmond o le piante di Cecile Gambini.

Queste scelte sottili hanno - a mio avviso - un valore molto importante, perché da una parte mostrano come la comunicazione scientifica possa parlare di tutto, dall’altra la possibilità di variare il tono illustrativo permette alla scienza di raggiungere persone che diversamente non si sarebbero approcciate al libro.

In Nano, Melissa Castrillón dà quindi vita ad un mondo immaginifico di illustrazioni e dettagli all’interno di un discorso specifico dedicato agli atomi e alla nanotecnologie che la giovane divulgatrice inglese Jess Wade declina in una narrazione esperienziale molto interessante.

Il racconto parte dalla riflessione intorno alla struttura dei materiali, con accenni alla struttura atomica che compone e crea le differenze percepibili dai nostri sensi.

Il discorso si appiglia sempre e costantemente all’esperienza sensoriale e quindi risulta comprensibile e molto chiaro anche alle orecchie dei bambini per nulla avvezzi a discorsi di tipo scientifico.

«Ma cosa rende i vari materiali leggeri, pesanti, resistenti o flessibili? […] Scopriresti che il mondo è composto da microscopici mattoncini chiamati “atomi”. Ogni cosa presente su questo pianeta è fatta di atomi. Ora fermati rileggi l’ultima frase. Certo, è un’idea pazzesca a cui abituarsi, ma è troppo importante per lasciar perdere. L’aria che respiri? Atomi. L’acqua che bevi? Atomi. La tua casa e tutte le tue cose? Atomi. E ogni essere vivente sulla Terra, compreso te: atomi, atomi, atomi.»

Il necessario contenuto descrittivo delle illustrazioni cerca di seguire ed illustrare i passaggi che ci guidano alla scoperta di materiali infinitamente piccoli, ma le tavole illustrate si contornano di un apparato riccamente decorato con cornici sinuose, cieli e mari animati da onde e vento, uccelli, tappeti… lo stile a volte si fa tratteggio fitto animando le campiture di colore con un sottile quasi impercettibile movimento.

Anche la palette di colori è molto particolare e offre una armonia unica dalla prima all’ultima pagina.

Il dialogo tra il grandissimo il piccolissimo è uno degli elementi che spicca in questo racconto che cerca di mostrare le applicazioni che le nanotecnologie possono avere al mondo “grande”, il nostro mondo.

Colpisce notare come, per spiegare questa relazione, la divulgatrice si sia soffermata sugli usi ipotetici o futuri su cui stanno lavorando gli scienziati, come ad esempio l’uso del grafene per costruire aeroplani più leggeri e resistenti. La scienza mostra il suo impatto nella vita quotidiana e nell’ottica del benessere delle persone, come accade nell’ambito dello studio e delle sperimentazioni a riguardo di dispositivi medici o relativi al filtraggio dell’acqua salata.

Quello che emerge è come la scienza e lo studio possano avere in futuro un ruolo rivoluzionario per cambiare la vita in meglio, nostra e di tante persone.

Intrigante anche la conclusione inclusiva sul finale che chiama in causa proprio… te!

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Nano. La spettacolare scienza del molto (molto) piccolo Jess Wade - Melissa Castrillón 32 pagine Anno 2022 Prezzo 14,90€ ISBN 9788893931311 Editore Editoriale scienza
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