La prima cosa da dire è che Nicola Davies ed Emily Sutton, le due autrici di Mini. Il mondo invisibile dei microbi, mi piacciono molto per il loro stile narrativo e illustrativo. Emily Sutton mi ha rapito con le due avventure di Clara Button, Nicola Davies mi aveva molto incuriosito con l’impostazione data al suo testo naturalistico e diaristico in La natura e le stagioni. Mai, e ripeto mai, mi sarei però aspettata che questa coppia potesse collaborare alla realizzazione di un albo sui microbi. Il libro cerca di rendere affascinante e narrativo un argomento piuttosto inconsueto e la mia curiosità era grande. Il testo è molto semplice e divulgativo, e per lo più l’autrice gioca sui paragoni, sull’accostamento di immagini e situazioni usuali o semplicemente comprensibili dal piccolo pubblico a cui si rivolge (è indicato a partire dai 5 anni), senza abbandonarsi mai ad un approfondimento scientifico particolarmente profondo.

«Sull’antenna di questa formica ce ne sono milioni ... dovremmo far diventare quest’antenna grande come una balena per farteli vedere»;

«Una sola goccia di acqua di mare può contenere venti milioni di microbi»;

«Alcuni sono come margherite».

Il testo avanza con domande retoriche e brevi frasi dense di nozioni magari non fondamentali in un’aula scolastica (rarissimo il lessico propriamente scientifico!) ma certamente perfette per destare la curiosità e l’interesse dei più piccoli: «In questo momento ci sono più microbi sulla tua pelle di quanta gente sulla Terra… possono mangiare di tutto: le piante e gli animali (vivi o morti), perfino petrolio e sassi».

I toni non sono accesi, la narrazione è lineare, ma di fondo c’è una ricerca del sensazionale che riesce in diversi modi a far sì che si voglia girar pagina e scoprire qualcos’altro sui microbi: si parte dalle dimensioni, poi si passa a dove abitano, al loro aspetto, al loro cibo, al metodo di riproduzione e infine a ciò che fanno in male e in bene.

Emily Sutton rende questo testo scientifico una sorta di avventura a metà strada tra Mary Poppins e Beatrix Potter. Se conosci l’illustratrice non penseresti mai di ritrovarla capace di illustrare un testo come questo: eppure ci riesce, anzi rende questo testo bellissimo e fa venir voglia di prendere un microscopio e vedere davvero questi microbi. Questa è una scommessa vinta (e aggiungerei che per me è il futuro per questo genere di pubblicazioni): d’altronde nel panorama scientifico, dove spesso si sacrifica la qualità delle immagini a favore di un’illustrazione esplicativa e funzionale, i casi in cui gli illustratori coinvolti abbiano lavorato sul carattere delle tavole ha dato risultati importanti e indimenticabili: penso al Mondo segreto delle piante o al recentissimo Là fuori.

L’argomento scientifico non ha scoraggiato né modificato lo stile dell’illustratrice inglese che ha decorato calze e camicette dei personaggi ritratti, ha trovato il modo di inserire cuscini con le nappe, ha reso seducente perfino la texture del paramecio. La vocazione decorativa che caratterizza Emily Sutton non perde vigore: le linee morbide, i colori caldi, l’assenza quasi totale del nero in favore di scale di colori diverse amalgamano le tavole e rendono il libro interessante da guardare e godibile anche nel suo svolgimento narrativo.

I bambini a cui l’ho letto (6-8 anni) mi hanno riempito di domande: come fanno i microbi a far diventare buona l’aria? Come riescono a rendere il mare rosso? Che cos’è il virus della polio? Cosa fanno i microbi nella nostra pancia? Ammetto che per trovare le risposte ho dovuto aggiornarmi su internet :D

Data l’esiguità dei contenuti scientifici non penserei a questo testo come ad un supporto alla didattica: è un testo pensato per destare grande interesse e curiosità sulla realtà e su come funziona (dinamica confermata dalla sottoscritta che appena lo ha visto su uno scaffale lo ha fatto suo!). Credo che comunque il pubblico ideale, per comprendere le dinamiche di classificazione, dovrebbe essere già scolarizzato (dai 6 anni).

Di certo il testo è unico nel suo genere per l’illustrazione così distante dal “solito” mondo scientifico, anche per questo credo sia in lizza per il Premio Andersen.

Un bravo a Nicola Davies che è riuscita a rendere i microbi degni di interesse e un bravo a Emily Sutton che è riuscita a mettere i suoi maglioncini di lana in testo sui microbi senza che questo risultasse fuori luogo!

Mini. Il mondo invisibile dei microbi
Nicola Davies - Emily Sutton - Beatrice Masini (traduttrice)

40 pagine
Anno: 2016

Prezzo: 13,90 €
ISBN: 9788873077916

Editoriale Scienza editore

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