Il manga Il viaggio di Shuna, che porta la firma di Hayao Miyazaki e che è stato recentemente edito da Bao, arriva da lontano.

Miyazaki prese ispirazione da una fiaba tibetana che lo aveva particolarmente colpito e nel 1983, agli albori di quelle che sarebbe stata la nascita delle sue grandi storie (Nausicaa inizia ad esistere come manga nel 1982 e inaugura il successo dello studio Ghibli nel 1984!), incoraggiato dall’editore giapponese Tokuma Shoten, butta giù una storia illustrata magnificamente che rimane però nell’immaginario del maestro e regista giapponese solo una bozza di qualcosa di incompiuto.

Arriva oggi per noi, quarant’anni dopo la sua nascita, la possibilità di leggere questa storia che, dopo aver apprezzato i manga e i film d’animazione che sono nati nella lunga carriera del maestro giapponese, ci offre l’occasione di cogliere quanti spunti e riflessioni vi siano dietro storie apparentemente semplici.

Il viaggio di Shuna è una storia autonoma, ma mostra già in nuce elementi che saranno il cuore della grande saga di Nausicaa della Valle del vento, ma anche del La principessa Mononoke, de La città nel cielo e in parte ancora della trasposizione della saga di Terramare.

La storia narra di un giovane principe abitante di una terra dura e selvaggia, incastonata tra le montagne, che, afflitto dalla povertà e dalla miseria del suo popolo, decide, invitato dalle ultime parole di un saggio viandante morente, di partire verso l’Occidente alla ricerca di alcuni semi magici.

«Il viandante raccontò che a occidente, in un luogo ai confini della terra, c’erano intere distese di questo cereale che ondeggiavano in un fremito rigoglioso»

L’idea di poter offrire al proprio popolo la speranza di una vita migliore spinge Shuna a partire, a cavallo del suo fedele yakkul.

Quello che incontra lungo la via è un mondo devastato, triste… non freme ancora in queste tavole la riflessione apocalittica di scorci che siamo stati abituati ad attraversare, ma la miseria, la disperazione, i predoni magici che si nutrono degli organi dei viandanti, i villaggi fantasma…  ci parlano di un mondo che ha perso il suo equilibrio e di conseguenza ha sacrificato i più deboli. 

L’arrivo in città mostra ai lettori l’altro volto, quello ricco, di questo destino: una città decadente eppur fiorente, il cui principale commercio è il commercio di esseri umani.

Tra i vicoli di questo micromondo non c’è spazio per la compassione, non c’è spazio per l’umanità e quando Shuna incontrerà due ragazze incatenate non potrà, nei fatti, che lasciarle al loro destino di schiave per continuare il viaggio.

«Mentre cavalcava, i suoi occhi si riempirono di lacrime. Per quanto cercasse di asciugarle, non riusciva a smettere di piangere»

L’occasione di un trasporto di schiavi nella campagna permette a Shuna di rivedere le ragazze, attaccare il carro e salvarle. Inizia allora una fuga precipitosa: i tre ragazzi sono adesso braccati e il povero yakkul è sfinito dalla fatica.

Quando tutto sembra perduto Shuna intravede una traccia inequivocabile della vicinanza alla Terra degli esseri divini, che dovrebbe custodire i semi miracolosi, decide allora di dividersi dalle ragazze per continuare il suo viaggio con la promessa di ritrovarsi al più presto.

La discesa nella Terra degli esseri divini è un viaggio nel tempo quasi a ritroso verso un mondo primitivo, incontaminato e lontano da ogni forma di odio e di inquinamento umano.

Il mondo è abitato da animali primitivi giganteschi e da esseri viventi giganti, emanazioni verdi di una natura che accoglie la vita e la morte senza scandali: sono questi giganti buoni a impiegare la loro esistenza per diffondere e seminare il grano (il seme miracoloso).

Shuna riesce a prendere per sé una spiga, ma questo impercettibile turbamento rompe l’equilibrio immutabile di quel mondo e determina un crollo e uno stravolgimento del mondo stesso.

«Tutto a un tratto un violento sussulto percorse il suo corpo e un dolore lancinante gli trapassò il cuore. Shuna strinse i denti e cominciò a correre tenendo la spiga stretta a sé. Correndo precipitosamente, Shuna emerse dalla foresta e si trovò di fronte il mare in tempesta. Frastornato dal dolore si buttò tra le onde tenebrose»

L’autore lascia in sospeso il destino di Shuna, per raccontarci della fuga di Thea e sua sorella che, accolte da una figura femminile avara e scontrosa eppure in fondo buona, hanno iniziato a ricostruirsi una vita, finché una notte Thea incontra, appena fuori dal villaggio, una «figura spettrale trascinarsi lungo la via».

«Thea urlò il nome di Shuna e il ragazzo si voltò verso di lei. Il suo sguardo era vuoto»

Shuna ha con sé la spiga dai semi d’oro eppure sembra spezzato dentro esattamente come è accaduto al mondo degli esseri divini e la sua rinascita coinciderà con il lento e inaspettato germogliare di quei semi d’oro che portano una nuova vita, anche nel cuore del ragazzo. Thea non ha alcuna fretta, ha imparato ad attendere i tempi della terra e degli uomini: quando questi si compiono i due finalmente si sono ritrovati!

«I due, pieni di una quieta profonda felicità, si sedettero l’uno accanto all’altra. Era finita… La luna non aveva smesso di solcare i cieli, i cacciatori di uomini continuavano con le loro scorribande, ma loro avevano superato una dura prova, ed era l’unica cosa che contava in quel momento»

Questa storia di formazione intreccia alcuni dei temi più cari al maestro giapponese: la riflessione sulla genuinità della vita e l’impatto umano sul mondo che è un impatto naturale ma è anche un impatto di crudeltà che ha inserito nella vita terrestre la vendetta e la prevaricazione… Dentro questo grande movimento quello che conta per Miyazaki è però sempre la vita particolare del singolo personaggio e la lotta per trovare il proprio spazio.

Ancora una volta gli ultimi, le creature più marginali della società come i ragazzi, gli animali, i poveri, i vecchi diventano un motore di rinnovamento proprio grazie alla loro povertà di spirito alla loro disarmante capacità di offrire se stessi ovvero tutto ciò che hanno.

La storia ha un finale meno aperto dei lungometraggi che nacquero negli anni successivi, ma rappresenta anche per questa ragione una storia più semplice e probabilmente proponibile anche un pubblico di ragazzi più piccolo dato la sua semplicità (dai 9 anni).

Non credo ci sia bisogno di aggiungere nessuna parola all’impressionante capacità artistica di Miyazaki: da mozzare il fiato!

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Il viaggio di Shuna, Bao Hayao Miyazaki 152 pagine Anno 2023 Prezzo 23,00€ ISBN 9788832739305 Editore Bao publishing
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