Il tema delle case viene spesso percorso dalla letteratura illustrata, perché la casa in modo indiretto ma molto trasparente e schietto racconta molto dell’identità di chi abita. Non solo. La casa infatti non solo dipinge ritratti statici delle personalità di chi la abita, ma mostra una capacità di narrazione dinamica, perché gli arredamenti, gli oggetti che che si accumulano, l’organizzazione degli spazi tessono delicatamente una fitta rete di indizi che raccontano molte storie delle strade percorse che è affascinante poter immaginare.

Ogni casa, insomma, è il ricamo di diversi fili narrativi che si intrecciano e che aspettano di essere sciolti in storie.

A tutto questo si aggiunga la naturale pruriginosa curiosità di scorgere le vite degli altri e magari abitarle per un poco…

È proprio su questo tema che diversi libri hanno costruito il loro successo, penso a Casa, a Le case degli animali, a I miei vicini o a Il libro delle case straordinarie dell’artista giapponese Seij Yoshida. 

Su questo tema, l’editore Terre di mezzo ripesca un testo degli anni ’80 che oggi, quarant’anni dopo, mostra la perfezione di un albo illustrato ben pensato: Diletta, topolina architetta (Need a house? Call Ms Mouse!).

Con una attenzione precisa al mestiere dell’architetto, George Mendoza e Doris Susan Smith ci guidano, a partire dai riguardi e poi attraverso i due frontespizi e la dedica, a scoprire la vita di Diletta alle prese con le maestranze (il giardiniere, il mercante di tessuti, il geometra gli operai…) e poi al lavoro al tavolo da disegno, immersa nella lettura dei progetti… anche il suo portfolio ci viene delicatamente offerto, quasi dovessimo essere convinti ad affidare proprio alla topina la ristrutturazione o la progettazione della nostra casa.

L’albo, dopo i quadretti silenziosi, si apre infatti con una concentrazione di testo che presenta Diletta, lodandola per le sue capacità e il suo lavoro:

«Diletta è un’architetta famosa in tutto il mondo. È una grande artista, designer, sognatrice, che immagina, crea, costruisce… e chi più ne ha più ne metta. Può darsi che i tuoi amici del bosco ti abbiano parlato di lei»

Ma poi le parole lasciano spazio alle immagini e, uno dopo l’altro, a partire proprio dalla casa di Diletta ci immergiamo nei progetti architettonici che la topolina ha curato.

Il testo si fa essenziale:  viene raccontata la richiesta che il committente ha fatto a Diletta, ma poi nessun commento viene aggiunto, lasciando al lettore la libertà di guardare e verificare se la topolina architetta è stata capace, nella realizzazione della casa, di rispettare e valorizzare ciò che le era stato chiesto.

«La Talpa, invece, desidera un tragitto più comodo ed elegante per salire in superficie. Per cortesia, Diletta: basta entrate e uscite lungo gallerie sotterranee per Monsieur Talpa!»

«La volpe si aspetta solo una tana comoda, un posticino dove rilassarsi dopo una lunga giornata di corse e agguati»

«La Lontra dice a Diletta: “Vorrei tanto uno chalet da caccia e da pesca che sia solido e resistente!»

I disegni precisi, rigorosi, prospettici sono resi caldi dai tessuti, dagli arredamenti, dai dettagli che riscaldano, in vero, ogni casa. Gli sfondi naturali del bosco si fondono con precisione alle diverse soluzioni abitative: ganci sorreggono solidamente la casa sospesa di Bruco, i terrazzi di Lucertola sono ottenuti con pazienza da muratori esperti, la passerella della casa di Gatto ha fori che rispettano la conformazione degli scogli….

I bambini piccoli si perderanno nei meandri delle illustrazioni, con calma.

Non credo resteranno più dubbi: se avete bisogno di una casa, chiamate Diletta!

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Diletta topolina architetta George Mendoza - Doris Susan Smith - Maria Bastanzetti (traduttrice) 48 pagine Anno 2022 Prezzo 16,00€ ISBN 9791259961044 Editore Terredimezzo
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