Chi potrebbe immaginare che si corra una gara per arrivare… ultimi? Carlotta Cubeddu con Perdenti con le ali, invece, pesca nella storia sportiva italiana il caso eccezionale e incredibile della maglia nera, istituzione creata come premio secondario dalla celeberrima manifestazione del Giro d’Italia. Un premio per l’ultimo classificato, un premio dedicato a chiunque desiderasse partecipare alla corsa più famosa d’Italia e correre con la (sola) spensierata e felice speranza che tanti animava nel Dopoguerra italiano.

L’autrice sceglie la sfida incredibile che interessò Sante Carolo e Luigi Malabrocca, una lotta all’ultima pedalata per arrivare ultimi. Il canovaccio storico, ritratto con capacità e semplicità, restituisce immagini e dettagli di un’Italia semplice, in ripartenza dopo la sanguinosa Seconda Guerra mondiale, dove la ricchezza era il pezzo di cioccolato sbocconcellato, il pollo un piatto da re e i covoni di paglia giacigli per riposi indimenticabili. In questo sfondo spartano e vitale si innesta la storia personale di Carla, una ragazza dai desideri vasti e dalla passione per la bicicletta. Il ciclismo non è affare da femmine - si pensava! - , ma complice uno zio lungimirante, la testardaggine di Carla la spunterà e, travestita da maschio, vivrà il suo Giro d’Italia nel team del Cinese (alias Luigi Malabrocca), vivendo una (quasi, siamo a fine maggio) estate indimenticabile, un viaggio di crescita unico.

Ad affiancarla in questo percorso Marco, un ragazzo povero, ma con un senso della giustizia e del dovere davvero ammirabili, lui è al seguito di suo zio, Sante Carolo, acerrimo nemico del Cinese. Un ragazzo, Marco, come probabilmente ce n’erano molti nelle campagne dell’Italia contadina e che mostra la passione per i desideri semplici e l'ostinazione di chi non molla, mai.

Per entrambi la bicicletta, rappresenta un sogno, metafora di libertà, progresso e riscatto personale. In un tempo in cui anche solo possederne una era un privilegio di pochi, il Giro d’Italia appare agli occhi dei ragazzi come l’occasione della vita.

Tra strategie di gara, fatica, gesti eroici, sotterfugi... la storia sportiva mostra tutti i lati del suo volto; i due ragazzi apprezzeranno il sacrificio, il porsi degli obiettivi e la lotta (in una direzione o nell’altra!) per raggiungerli…la vicenda si tingerà dei toni del giallo con piccoli e grandi misteri che si intrecceranno in una competizione dura e unica nel suo genere.

L’amicizia tra i due sarà il vero motore del cambiamento e dello sbocciare di entrambi: come sempre accade, i litigi, il “travaso” di valori e lo scambio di sguardi sulla medesima situazione arricchirà entrambi e permetterà loro di arrivare a tagliare il traguardo finale, insieme ai loro paladini, profondamente cambiati, in meglio!

La storia è scandita dal chilometraggio e dalla tappe della gara, le voci di Marco e Carla si alternano (segnalate) nei capitoli, accentuando il senso di incomprensione, ma anche di comprensione profonda che lega i due amici.

I personaggi sono ben caratterizzati, gli aneddoti storici (tra cui anche la grande sfida tra Bartali e Coppi, ma anche la presenza di Buzzati!) veritieri e intrecciati alla perfezione alla storia particolare dei due ragazzi. 

Molto belle anche le illustrazioni di Claudia Plescia che arricchiscono con personalità le pagine.

Una bella storia ricca di avventura, mistero e storia che coinvolge e rivaluta in modo originalissimo l’ultimo posto. Dai 9 anni.

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Perdenti con le ali Carlotta Cubeddu - Claudia Plescia 185 pagine Anno 2019 Prezzo 9,50€ ISBN 9788856669404 Editore Il battello a vapore
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