L’astronave invisibile è un fumetto che esce oggi per Valentina edizioni, firmato da un team tedesco inglese (Patrick Wirbeleit, Andrew Matthews e Uwe Heidschötter) e che ho trovato molto interessante nella sua costruzione.

Accoglie i lettori un team di personaggi che ricorda un po’ il mondo di Star Wars (c’è un alieno peloso, simil wookiee, un robot tenente superintelligente…), ma quello che sorprende dopo la presentazione che precede il frontespizio è che il fumetto appare completamente nero. Avete letto bene.

Ogni vignetta, dall’inizio fino a pagina 71 (tre pagine prima della fine), è completamente e assolutamente nera.

La ragione è presto spiegata: l’equipaggio della Invisibility 2 attiva l’invisibilità, ma questo causa una serie di problemi tecnici che fanno calare un buio assoluto all’interno dell’astronave - una sorta di invisibilità anche interna! - e questo, come potete immaginare, crea una serie di imprevisti e guai imprevedibili.

La narrazione si basa esclusivamente sui dialoghi, senza nessun commento o didascalia. La lingua è improntata all’oralità, con numerosi stilemi che richiamano una modalità comunicativa da equipaggio spaziale che le serie televisive hanno fissato in forme molto riconoscibili.

I fumetti, differenziati attraverso il colore, sono facilmente riconducibili ai personaggi grazie proprio alla presentazione iniziale (che funge da legenda) e guidano i lettori attraverso una serie di dialoghi esilaranti.

L’equipaggio, infatti, e il capitano in particolare cercano immediatamente di capire cosa fare per riattivare la “visibilità” interna all’astronave. Quelle che si susseguono, come immaginerete, sono situazioni imprevedibili date dalla situazione reale di buio in cui sono immersi: è molto difficile distinguere i tasti da schiacciare, si va a sbattere di continuo, è molto difficile orientarsi all’interno dell’astronave … e tutto questo, naturalmente, scatena una serie di reazioni a catena che si diramano a ritmo incalzante.

L’energia impiegata per l’invisibilità impedisce ai motori di muovere l’astronave, un oggetto volante non identificato, non vedendo l’astronave, rischia di schiantarsi a forte velocità contro di loro, nel tentativo di riattivare l’illuminazione interna viene schiacciato il pulsante dell’autodistruzione…

Tutti i personaggi, che pur non vediamo praticamente per tutta la narrazione, riescono a raccontarci qualcosa della loro personalità: il peloso Honk parla una lingua che viene compresa solo dal capitano, l’ufficiale Suki è preparatissima e molto pragmatica, il tenente Bot riesce a mantenere il sangue freddo in tutte le situazioni, il capitano è stato tirato dentro un po’ per caso...

«“Ufficiale Honk?” “Honk?” “Puoi disattivare manualmente la modalità invisibile?” “Honk?” “Come sarebbe a dire che non riesci a trovare la leva?!” “Sei o non sei una persona dotata di percezione aptica?” “Honk?” “Percezione aptica: riconoscere il mondo toccandolo con le mani” “Honk!” “Sì come ti pare, anche con i piedi” “Honk!” “Ma certo, lo so che non sei una persona. Ora potremmo dedicarci al nostro problema urgente?” “Honk.” “Bene. Grazie” “Honk?”»

Le varie scenette che sfilano sotto agli occhi del lettori, si muovono tra la sala di controllo, i piani sotterranei, la mensa, l’ascensore… anche se non si vede niente!

Vengono anche ricostruiti alcuni degli antefatti che hanno portato alla costituzione dell’equipaggio ad esempio la Invisibility 1 è scomparsa proprio dopo aver attivato la modalità invisibile e non è mai stata ritrovata…

I dialoghi sono molto divertenti e si intrecciano ad una serie di situazioni anche avventurose che si creano in  questo contesto assurdo, sebbene narrativamente molto coerente: appare un acerrimo nemico che vuole attaccare l’Invisibility 2, nonostante non riesca a vederla né a vedere l’equipaggio immerso ancora nel buio,  il campo magnetico salta,  le procedure di autodistruzione vengono inavvertitamente attivate, una capocciata mette fuori gioco il tenente più sofisticato… alla fine tutto si risolverà grazie a un semplicissimo interruttore a tasto che riaccenderà la luce!

Ho trovato questo fumetto molto spassoso e originale, capace di sostenere la sfida di tenere incollati alla lettura, pur basandosi solo sull’oralità e sulle supposte situazioni paradossali che solo il buio totale può creare: l’effetto è quello di far ridere, invitando i lettori a immaginare tutto quello che i dialoghi possono solo accennare!

I personaggi mi sembrano ben caratterizzati e creano un mix coinvolgente di voci e personalità.

Una trovata interessante e coinvolgente che secondo me potrà essere apprezzata dai ragazzi dagli 8-9 anni.

Spero vivamente che questa sia la prima di una serie di avventure di questo equipaggio!

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L'astronave invisibile, Valentina Patrick Wirbeleit - Andrew Matthews - Uwe Heidschötter - Melani Traini (traduzione) 80 pagine Anno 2024 Prezzo 12,90€ ISBN 97912808915872024 Editore Valentina edizioni
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