In questi giorni, per me ricchi di significato, mi ha fatto compagnia un libro che potremmo definire di chiara impronta spirituale, ma che io ho trovato innanzitutto letterario: Nel silenzio azzurro. Preghiere dal mondo.

Silvia Vecchini raccoglie 54 testi di diverse tradizioni, tra preghiere, poesie, citazioni da narrazioni più ampie… tutti accomunati dal fatto di essere espressione del senso religioso che costituisce ogni uomo. Dall’invocazione, alla lode, dall’esperienza della compagnia, alla meraviglia di fronte alla natura, agli animali, al cielo, all’universo.

Ciò che emerge con potenza è il senso di un Mistero che si riconosce come buono e accudente, verso cui si sente di star camminando e da cui si ha avuto origine. Per alcuni è il sentiero segnato dagli antenati, per altri la potenza delle forze naturali per tutti però è un richiamo che il mondo e le cose hanno saputo destare negli occhi di chi osservava. Esemplificativo in questo senso è il testo di Marguerite Yourcenar, I trentatré nomi di Dio:

«1. Mare al mattino.

2. Rumore della sorgente nelle rocce sulle pareti di pietra.

4. Ape.

8. Il muso paziente del bue.

22. Un sorso di una bevanda fredda o calda.

26. Un cieco che canta e un bambino invalido

…»

Come a dire c’è una bellezza e un dolore, un senso e un richiamo in ogni cosa minuta e semplice, grande e piccola che ci circonda, come nei versi celeberrimi di Montale: 

Sotto l'azzurro fitto

del cielo qualche uccello di mare se ne va;

né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto:

«più in là».

Tutto si tramuta in preghiera ovvero in domanda, in pagine impregnate di immagini e parole significative.

Non c’è una risposta né una proposta, per questo io credo che il libro sia principalmente una bellissima raccolta letteraria, che può essere letta da chiunque.

Scegliere di far illustrare questa raccolta a Sualzo, fumettista di vocazione, per me è stata una scelta davvero interessante, perché ha caratterizzato in modo completamente diverso l’immaginario un po’ emozionale che classicamente ritroviamo nella letteratura religiosa che, ingenuamente, spesso si occupa poco della veste illustrativa. Foto emozionali, luci soffuse o esposizioni romantiche… i libri di preghiera cercano spesso di ispirare buoni sentimenti o rispecchiare le emozioni dell’orante, quasi sorvolando sulla bellezza delle parole che i testi offrono, sono immagini interpretative, esplicative… Sualzo invece sceglie la via della descrizione e se il testo parla di otarie, eccole giocare, rincorrendosi festosamente. La preghiera parla di cristalli? Ecco un imponente minerale spiccare sulla pagina. E se il testo non nomina oggetti precisi? L’illustratore cerca in ogni caso di ispirarsi alla quotidianità, cogliendo un aspetto, a mio avviso spesso non considerato delle preghiere: la voce del cuore dell’uomo si innalza a causa di qualcosa che accade nella realtà della sua vita, nel mondo, quindi, del percepibile, del toccabile, dell’accarezzabile. È un attimo dunque, che la bellezza interiore descritta da Platone diventi un melograno, aperto con naturalezza su un tavolo.Unica osservazione: ho trovato la scelta della tricromia bianco-nero-azzurro un po’ algida, anche se ragionevolmente argomentata («siamo tutti sotto lo stesso cielo. Un infinito silenzio azzurro»).

Aggiungo un’unica notazione-domanda: perché dividere i testi in sezioni interpretative («In cerca di protezione, nutrimento, perdono. Per dire meraviglia, benedizione, gratitudine etc.»)? Il fascino di queste narrazioni sta nell’intrecciarsi di tutti i moti del cuore e dell'intelligenza, senza bisogno di suggerirne uno scopo o una finalità.

Un libro che parla dell’uomo e della sua capacità di cercare parole che descrivano l’infinito: intrigante, no?

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Nel silenzio azzurro Silvia Vecchini - Sualzo 120 pagine Anno 2019 Prezzo 18,00€ ISBN 9788892219892 Editore San Paolo
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