Lo sport che scardina le ideologie - Scaffale Basso

Lo sport che scardina le ideologie – Scaffale Basso

Lo sport ha spesso il vantaggio di mettere di fronte agli occhi delle persone un criterio per giudicare le persone che non è quello utilizzato normalmente.

Non entrerò nel merito della discussione sulla valevolezza di questo criterio (migliore o peggiore?), mi limiterò a sottolineare questa diversità: se la società civile giudica le persone a partire dal colore della pelle, se la società vede una diversità nelle credenze religiose… lo sport permette invece un confronto basato sulla capacità fisica che mette accanto persone molte diverse. Questo ha spesso permesso agli sportivi di portare di fronte agli occhi di tutti ingiustizie e pregiudizi che potevano e dovevano essere combattuti.

Due libri editi da Sinnos – che ha una folta bibliografia dedicata allo sport! – affrontano questo tema, sottolineandone diversi aspetti. 

Il primo, Pesi massimi. Storie di sport , razzismi e sfide, a firma di Federico Appel, raccoglie al suo interno 11 storie a fumetti di sportivi di nazionalità diverse che hanno affrontato sfide che riguardavano temi diversi: dall’affermazione all’interno di alcuni sport che si ritenevano appannaggio di giocatori di una certa nazionalità (come il tennis dove Arthur Ashe dimostrò il contrario!), a sfide che riguardano il rapporto con il potere, la dittatura e le ideologie (come nel caso del ciclista Bartali che sfidò il nazifascismo o come nel caso del calciatore Carlo Caszely che si oppose con i suoi errori alla dittatura cilena di Pinochet), fino a testimonianze che puntarono i riflettori su drammatici eventi come nel caso dell’aborigena Cathy Freeman che portò davanti agli occhi di tutti la situazione degli aborigeni australiani o come John Carlos, Tommie Smith e Peter Norman che si ritrovarono a sfidarsi in un periodo in cui gli afroamericani erano ancora ghettizzati nell’America puritana degli anni ’70.

Incastonata in una cornice che ricorda ironicamente Canto di Natale di Charles Dickens, troviamo un borioso bambino che si permette di apostrofare con irripetibili parole un suo coetaneo nero, a quel punto Muhammad Ali appare come uno spirito e racconta a questo ragazzo le avventure e le lotte di diversi sportivi che hanno fatto la storia.

Ciò che rende questa narrazione non stucchevole è il fatto che vengano sottolineati diversi aspetti delle scelte e delle circostanze in cui i diversi sportivi si sono trovati. Ci sono ad esempio sportivi come Luz Long miglior saltatore della Germania che, pur appartenente al partito nazista, divenne grande amico della dell’americano Jesse Owens.

«Nella gara di salto in lungo, Jesse ebbe dei problemi. I suoi primi due salti furono nulli. Rischiava di essere escluso dalla finale. Fu allora che gli si avvicinò Luz Long, il miglior saltatore della Germania. Un perfetto modello di ariano e l’avversario più pericoloso di Jesse gli si avvicinò e gli parlò in inglese impeccabile. “Ho visto come salti e come corri. Posso dirti una cosa? Arrivi al salto troppo veloce. Per questo fai nullo. Perché non porti indietro la tua rincorsa di un paio di passi?” […] Jesse e Luz, in finale, diedero vita a una gara memorabile»

C’è il giocatore cileno che per evitare ritorsioni sulla sua famiglia fu obbligato a partecipare ad eventi organizzati dal dittatore Pinochet, ma decise di sbagliare coscientemente il rigore della vittoria ai mondiali del 1982…

Ci sono anche purtroppo purtroppo esempi negativi dove la contrapposizione politica fu capace di rompere delle amicizie come nel caso del serbo Vlade Divac e il croato Drazen Petrovic che erano quasi fratelli e finirono per non parlarsi più…

I fumetti sono densi di didascalie che narrano le diverse vicende, ma affidano ai dialoghi incisivi racconti di episodi cruciali, riportando – spesso – parole e discorsi divenuti celebri.

La storia di Alice Keller e Veronica Truttero, Doppio passo, racconta invece del desiderio di abbattere un pregiudizio legato, in questo caso, alla differenza tra maschi e femmine.

In una storia impostata a metà tra il fumetto e la narrativa, Alice Keller ci racconta la storia di Lily Parr, par una delle più grandi giocatrici di calcio di tutti i tempi, i cui numeri (43 gol nel suo primo campionato, 1000 reti a fine carriera…) fanno a gara con quelli di campionissimi come Pelé, Puskas o Gerd Müller, ma che, per il semplice fatto di essere una donna, non fu mai valorizzata quanto sarebbe accaduto, se fosse stata un uomo. Tra i cortili delle periferie inglesi, tra la Prima e la Seconda guerra mondiale, mentre gli uomini erano impegnati al fronte, Lily Parr divenne uno dei personaggi più amati dagli inglesi, capace di infiammare gli stadi che all’epoca erano occupati solo delle giocatrici di calcio femminili, anche se la federazione del calcio inglese fece di tutto per mettere i bastoni tra le ruote a queste atlete!

Nel racconto di Alice Keller si immagina una giovane Lily fare amicizia con un bambino a lei simile, ma totalmente negato a calcio che, scoprendo il talento della bambina, improvvisa uno scambio di identità per una partita tra cortili, facendo sì che il talento di Lily venga scoperto.

La storia racconta quindi innanzitutto di un’amicizia tra una bambina e un bambino che non conosce distinzioni tra maschi e femmine, ma parte dal riconoscimento stupito di un grande talento dell’altro.

Le immagini frammentate ricordano i fumetti, ma la storia è prevalentemente affidata a testi narrativi di forma tradizionale.

La storia è un abbrivio semplice e avvincente che può far venir voglia, senza alcuna recriminazione, – come in effetti fu l’atteggiamento di Lily Parr – di scoprire sport e sportivi dimenticati e significativi.

Due proposte dai 9-10 anni.

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Pesi massimi Federico Appel 112 pagine Anno 2017 Prezzo 13,00€ ISBN 9788876093555 Editore Sinnos
Doppio passo Alice Keller - Veronica Truttero 96 pagine Anno 202 Prezzo 13,00€ ISBN 9788876094606 Editore Sinnos
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