Italia narrata: Lombardia

Italia narrata: Lombardia

Oggi andiamo in Lombardia! Se si parla dei lombardi, spesso si pensa ai milanesi e se si parla di milanesi, spesso si pensa a lavoratori un po’ snob, invece la Lombardia e Milano sono sempre state porto e crocevia dell’incrociarsi dell’Italia intera.

Se avete studiato storia della lingua, sapete che Milano è stata uno dei baluardi della nascita dell’italiano moderno, ricordate il perché? Proprio perché a Milano conversero moltissime delle tratte di lavoratori che dalla fine dell’Ottocento iniziarono a spostarsi per cercare lavoro e condizioni di vita migliori. Milano divenne dunque un luogo dove i dialetti si fusero e si mescolarono, l’italiano costituiva la lingua franca e proprio tra le strade, i vicoli e i viali alberati di questa città meravigliosa la lingua si rafforzava, permettendo a ciascuno di comunicare oltre il proprio dialetto particolare. La storia della mia famiglia lo ricorda: da Napoli e da Carrara fin su a Milano, i miei nonni hanno trovato una vita forse migliore di quella che hanno lasciato nella loro casa natale. Milano è una città metropolitana brulicante, sfavillante nei suoi palazzi del centro, elegantissima grazie alla moda che l’ha scelta come casa, rinomata per la storia e l’arte che l’hanno percorsa e abbellita nei secoli, ma anche chiassosa e colorata nei suoi mercati, nei suoi tram, nei suoi navigli….

Ma la Lombardia è molto di più: è montagne alpine e stupende, è borghi, città e cittadine con storie millenarie… oggi ve ne regalo uno spaccato.

Partendo da Nord, i racconti del territorio rivivono ne La leggenda della Grigna. Questo testo raccoglie interventi vari che celebrano una delle montagne più belle del territorio lecchese, approfondendone storia, aspetti alpinistici e folcloristici. Dino Ticli si occupa di raccontarci la leggenda di Bertwalt e Ageltrude, Longobardi, che sembra spiegare il fascino crudele della Grigna e della Grignetta. Seguono poi riflessioni sulla formazione delle Alpi, sui percorsi che gli alpinisti hanno aperto e scoperto, sui racconti di chi la Grigna ama, studia e preserva.

Mio padre mi ha sempre cantato la canzone che la ricorda: voi la conoscete? Un testo composito e curioso che tocca la letteratura, la scienza e la vita montana e che mostra come un luogo piccolo e preciso abbia ricchezze abbondanti da donare.

(Il testo è presente anche in lingua inglese!)

Sono due vere e proprie guide per scoprire Milano, il volume della Pimpa (Pimpa va a Milano) e la piccola guida al Duomo di Milano (Il Duomo di Milano).

La prima, con giochi e testi semplici e divertenti, racconta i luoghi e protagonisti della città ai lettori più piccoli: dalla metropolitana al Castello sforzesco, dai grattacieli ai navigli. Non mancano curiosità come l’accenno alla “nivola” che è l’ascensore a forma di nuvola che l’arcivescovo di Milano usa per raggiungere il chiodo della croce di Gesù, custodito in Duomo, o la Colonna del diavolo della Basilica di Sant’Ambrogio. Il testo è arricchito di fumetti della celeberrima cagnolina, giochi, esperimenti e ricette tipiche.

La guida del Duomo invece recupera la storia e le meraviglie celate da questa cattedrale gotica tra le più celebri del mondo.

Riprende lo spirito di accoglienza che caratterizza Milano il volume di Patrizia Zelioli, Donne avventurose che hanno fatto grande Milano che raccoglie biografie di donne, non per forza milanesi, ma che a Milano hanno trovato lo spazio necessario e le persone giuste per esprimere compiutamente i loro talenti. Artiste, designer, ma anche brillanti avvocatesse e scienziate, ballerine, medici, sarte, stiliste, editrici, attrici, poetesse… Milano vuole sempre eccellere, è nel suo DNA, e lo sbocciare di queste storie lo testimonia. Una raccolta interessante che spazia nel tempo (troviamo anche Bianca Maria Visconti, XV secolo) e tra le professioni.

 

Infine un testo narrativo, inedito fino a poco tempo fa, che celebra la levatura di uno scrittore per ragazzi (milanese), che ha fatto la storia della letteratura: Pinin Carpi.

La rivolta dei bambini di Mantova nasce, come spesso accadeva, proprio mentre l’autore visitava e raccontava la città: i vicoli e i palazzi mantovani infatti non sono solo sfondo anonimo del romanzo, ma prendono vita e significato nel relazionarsi con le vicende narrate. In una rilettura fuori dal tempo del periodo buio e duro della dittatura fascista, questa avventura segue un gruppo di bambini indomiti che non desiste davanti alla prepotenza e alla tirannia. Capaci di sostenersi e aiutarsi, i bambini di Mantova nel loro muoversi spontaneo e diretto guideranno quasi inconsapevolmente una rivolta per riavere indietro due loro amici, imprigionati ingiustamente, e i loro papà arruolati contro la loro volontà. Il principe dittatore Offelleé e i suoi scagnozzi vengono smascherati per la loro cattiveria e ottusità, grazie proprio al movimento di insofferenza dei bambini!

Gli adulti che sottovalutano e disprezzano l’infanzia, mostrano la piccolezza del proprio animo e la miopia di fronte alla forza esplosiva dei bambini.

Un romanzo metaforico molto divertente e incalzante, (reso splendido dalle illustrazioni di Alessandro Sanna) per bambini dai 9 anni.

[shareaholic app="share_buttons" id="15118398"]
Commenti
20 Aprile 2021
Maria

Fa benissimo a segnalarmi i libri che conosce, sono l’occasione di arricchire la bibliografia! Grazie

20 Aprile 2021
Michele

Mi permetto di segnalare anche un libro illustrato per bambini, uscito un paio di anni fa, Fiabe Lombarde (Pane e Sale edizioni) di C. Saracino. Molto divertente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *