Potranno apprezzare veramente questo libro stupendo soprattutto gli autentici cittadini, cioè coloro per cui la primavera non è l’inevitabile stagione che segue palesemente l’inverno, come testimoniano i prati e i boschi, ma coloro che sono abituati allo sferragliare dei tram e al tran tran delle auto e sanno che la primavera è una stagione schiva, che va scoperta ammirata a piccoli scorci.

Io lo capisco, perché sono andata ad abitare fuori dalla mia amata Milano e qui in Brianza la primavera la si vede ormai dappertutto: a parte l’erba che cresce a ritmi spropositati (e che a stento si riesce a contenerla nei ranghi!), gli alberi si sono riempiti di foglie, i parchi sono percorsi da nuvole di polline e i ricci (sì i ricci!) ormai ti salutano la sera, mentre passeggi tranquilla con il cane.

Ma i bambini e le mamme cittadine sanno che per godersi la primavera non basta uscire di casa: bisogna cercarla o deve capitarti un imprevisto.

Il libro di Gianni Rodari racconta proprio di un imprevisto: il filobus 75 decide che è il momento di accorgersi che è giunta la primavera e scarrozza tutti i suoi avventori fuori dal solito percorso, in un piccolo boschetto, e ostinatamente non se ne va finché ognuno non ha potuto godersi un po’ dell’aria nuova.

La storia è semplice e breve, ma non scontata proprio come i testi di Gianni Rodari e il finale è un po’ magico, come si addice ad una favola. Le parole poi sono scelte, sono musicali, sono inusuali. Unica pecca il riferimento a Roma :) non in quanto Roma, ma perché sarebbe stato bello poter pensare al filobus 75 di ogni città. Forse Rodari ha pensato alla particolare conformazione geografica di Roma, oppure semplicemente scrivere il nome di una città inventata non sarebbe stato così efficace! Comunque ognuno può leggere il nome della propria città.

Inaspettate, ma altrettanto fresche e luminose, proprio come la primavera, le illustrazioni di Blanca Gomez. Essenziali, ma ricche di particolari (guardate le perle al collo della signora ricciolina o i bottoni della camicia del tranviere), nette, ma eteree (i ciclamini sembrano ondeggiare al vento), semplici, ma espressive (anche lo scoiattolone nel tronco comunica esattamente il suo stato d’animo), piatte, ma estremamente plastiche (il gesto del tranviere che cerca di sterzare è davvero colto realisticamente): insomma impreviste.

A Saverio è piaciuto molto e sebbene il libro sia stato preso in biblioteca quando ancora si doveva indossare il pile (cioè tipo una settimana fa…) lo abbiamo letto e riletto, ma anche osservato minuziosamente.

L’indicazione dell’editore come libro per i 5 anni mi sembra fuori misura.

Il libro è bello, colorato, particolareggiato, ma semplice sia nei testi che nelle immagini e dunque leggibile già da ben prima, magari non a letto perché è vitaminico e merita attenzione e una bella uscita in giardino o al parco subito dopo.

Un benvenuto cittadino alla primavera, senza nulla voler togliere ai bambini che la primavera la vedono platealmente in campagna.

Il filobus numero 75

Gianni Rodari - Blanca Gomez
32 pagine

Anno: 2011
Prezzo: 14,00 €

ISBN: 9788860798893
El editore
Anobii

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Commenti
6 Gennaio 2016
“Il filobus numero 75″ | Libreria Lotto 49

[…] Se siete fra quelli che, nonostante le vacanze di Natale non siano ancora finite, stanno già pensando al ritorno delle giornate lunghe, alle passeggiate all’aria aperta, a fiori, prati e clima mite, il libro di cui vi parliamo oggi è proprio giusto per voi. Gianni Rodari, che non possiamo fare a meno di consigliarvi di nuovo, con Il filobus numero 75 ci porta fuori città per scoprire le meraviglie della natura che si risveglia. Un giorno, invece di fare il solito percorso per le strade del centro di Roma, il 75 decide di portare i viaggiatori, tutti con l’immancabile muso lungo all’idea di affrontare un’altra noiosa giornata di lavoro, in mezzo ai prati e i confini di un bosco… Come reagiranno di fronte a questa deviazione inaspettata? Per saperne di più leggete la recensione che ne ha fatto Scaffale basso. […]

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