Il contesto spaziale-extraterrestre è sempre stato, nell’immaginario dei bambini e degli autori di testi per bambini, un luogo molto affine allo spazio del gioco immaginario, un luogo in cui può accadere ciò che non si immagina possa accadere nella realtà.

Negli scorsi mesi sono arrivati due interessanti fumetti che scelgono proprio lo spazio o il riferimento allo spazio come sfondo per due storie brillanti.

Il primo, Il postino spaziale di Guillaume Perreault, per Sinnos, racconta la storia di un postino che si occupa di consegnare i pacchi, le lettere e i pacchetti nello spazio, tra i pianeti di chi sa quale galassia. 

Quella che seguiamo, lungo tutto il corso delle 148 pagine, è un’ordinaria giornata di lavoro di questo riservato e stempiato postino che vive in una casa dalle grandi finestre che danno su un paesaggio spaziale a base di astronavi e abitazioni fluttuanti.

Il ricco corredo di dettagli illustrati fa la differenza nel richiamare il lettore nelle pagine: la cucina che emerge automaticamente dal pavimento e grazie ad una serie di alambicchi prepara il caffè, la tuta spaziale, l’utilitaria e poi il magazzino della posta planetaria guidato da un baffuto polipo autoritario.

Non solo! Se i lettori non si fossero lasciati incuriosire dalle immagini, ci pensa un intelligente espediente narrativo a far sì che il lettore riesca a immedesimarsi con il protagonista, senza rimanere ai margini come uno spettatore passivo. Il giro di consegne affidato a Bob il postino, infatti, quel giorno è diverso dal solito: postino e lettore si ritrovano dunque nella medesima posizione di attesa.

«“Bob, non ti perdere d’animo. Il servizio prima di tutto!”»

Dentro la sua uniforme bianca con la P di posta, Bob prepara la sua sferica navicella postale e parte, anche se un poco preoccupato: che pianeti toccheremo? Che case visiteremo? 

«Il nostro amico non immagina nemmeno che lo aspetta una giornata che non dimenticherà molto facilmente»

Da questo punto in avanti i lettori seguono il postino in giro per l’universo, mentre atterra in curiosi ed improbabili pianeti per compiere il suo dovere.

La narrazione riesce facilmente a creare un clima di aspettativa: come Bob, anche noi non sappiamo niente né del pianeta dove atterriamo né dei suoi abitanti né del contenuto del pacco pronto ad essere consegnato.

Ogni pianeta, ogni popolazione, ogni singolo individuo è raccontato attraverso le immagini in modo divertente e gustoso. Il primo è un pianeta agricolo dove piove molto spesso e le persone sono giganti così come i frutti e le verdure che vengono coltivate. C’è poi un pianeta a forma di osso abitato da cani che abitano curiose casette di legno e amano le palline, c’è poi un pianeta di piccoli selvaggi che usa la posta per… viaggiare!

Questo avventurarsi in un giro sconosciuto crea tutta una serie di imprevisti e di fraintendimenti che tramutano una giornata ordinaria in una particolarmente avventurosa.

Se poi non vi bastasse, non sottovalutate il fatto che il tema postale è al centro di tanti albi e storie, perché l’idea di avvicinarsi alla vita, alle case e alla quotidianità delle persone ha sempre un forte fascino sui lettori e questo fumetto non è da meno.

Spassosa la citazione interna del Piccolo Principe che certamente farà sorridere i lettori più grandi, ma non c’è situazione che non sia esilarante e divertente.

Il testo è affidato quasi completamente al discorso diretto, ad eccezione di pochissime e circoscritte didascalie; il font, poi, è maiuscolo e questo assicura una lettura spassosa e accessibile anche ai primi lettori!

Ha un tono completamente differente Hilo. Il ragazzo precipitato sulla terra di Judd Winick: tanto il volume precedente si accordava ad un’indole, quella di Bob, riservata e timida, quanto Hilo, il protagonista di questa saga arrivata in Italia qualche mese fa, è impregnata di entusiasmo ed energia che si stenta a contenere.

In un contesto spiccatamente americano,  questo fumetto ci racconta dell’arrivo sulla terra di un bambino eccezionale, Hilo, che incontra quello che si presenta, al contrario, come un bambino totalmente ordinario:

«“Il mio nome è Daniel Jackson Lim. Tutti mi chiamano D.J. E non sono bravo in nulla. Non che io sia un imbranato totale, solo che non c’è niente in cui io sia davvero super”»

Quello che realtà iniziamo intuire, in questo primo episodio, è che la forza di questo coprotagonista è invece quella di essere capace di creare dei legami di amicizia forti e significativi.

D.J. non fa in tempo ad incontrare questo buffo bambino in mutande, dentro quello che sembra tutti gli effetti un cratere lasciato da un meteorite che un gigantesco robot spararazzi inizia a rincorrerli.

Il fumetto gioca con questo doppio binario: una quotidianità ordinaria, quasi banale come quella della vita di D.J. in una piccola cittadina e la vita straordinaria di un bambino venuto dallo spazio che non ricorda nulla del suo passato. Hilo è un concentrato di inesauribile entusiasmo per ogni aspetto della vita terrestre dai vestiti, ai rutti, al latte e cereali… e D.J. ne è travolto!

La straordinarietà di questo biondo bambino entusiasta viene pian piano ricostruita attraverso dei flashback che, nei sogni, restituiscono parte della memoria a Hilo e che lo preparano insieme ai suoi amici umani a fronteggiare quello che sta per accadere alla Terra. Nella piccola cittadina americana, infatti, arrivano robot giganti sparalaser, mostri-insetto meccanici…. anche Hilo si rivelerà un piccolo robot, nato per fronteggiare un esercito di robot cattivi decisi a sterminare la razza umana.

C’è una forza cinetica e avventurosa che anima queste pagine, che si agitano cercando di contenere l’energia di Hilo. D.J., Gina l’amica ritrovata e Hilo saranno al centro di improbabili colpi di scena, mostrando che l’amicizia è l’unico motore che dà senso a qualsiasi azzardo e rischio.

In un panorama del fumetto molto monopolizzato intorno ad eroi di manga e di serie TV che, però, hanno come fascia di riferimento lettori più grandi, Hilo, a mio avviso, si pone come una proposta interessante che ha una grande componente dinamica che può intrigare i lettori più piccoli.

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Il postino spaziale Guillaume Perreault - Federico Appel (traduttore) 144 pagine Anno 2023 Prezzo 16,00€ ISBN 978887609557 Editore Sinnos
Hilo. Il ragazzo precipitato sulla terra Judd Winick - Laura Bernaschi (traduttrice) 208 pagine Anno 2023 Prezzo 17,90€ ISBN 9788897865315 Editore Il barbagianni
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