Capita che nelle avventure seriali, dove un personaggio accompagna i propri lettori per più episodi ambientati in diverse situazioni, una delle avventure sia dedicata al tempo natalizio. Nel terzetto di libri di oggi, vi parlo proprio di tre personaggi famosi e in particolare dell’episodio o degli episodi in cui ciascuno di questi incontra Babbo Natale.

Il primo protagonista – per il quale spero ci sarà tempo e spazio di parlare più diffusamente – nasce dall’immaginario di Goscinny, autore di fumetti celeberrimi e di personaggi che sono entrati nella storia come Lucky Luke o Asterix e che, grazie al tratto indimenticabile di  Sempé, crea il personaggio del piccolo Nicolas.

Personaggio iconico, stereotipo della piccola peste letteraria, il piccolo Nicolas è un bambino francese che vive la sua quotidianità di bambino della scuola primaria (ha circa 8-10 anni) e la racconta con un tono ironico, sottile e tagliente.  

Questo ragazzino pestifero ne combina una in fila all’altra, ma è ciò che rende indimenticabili i suoi racconti è anche il fatto che, con una schiettezza candida, Nicolas svela continuamente l’ipocrisia e le piccole incoerenze del mondo adulto.

La scrittura di Goscinny è trascinante e le avventure del piccolo Nicolas – che oggi potranno divertire un pubblico tra gli 8 e i 12 anni – sono indimenticabili.

All’interno delle decine di avventure dedicate alla sua vita, due riguardano il Natale e sono raccolte nel volume di Donzelli intitolato proprio Il piccolo Nicolas e Babbo Natale, al cui interno troverete altri 13 brevi racconti.

Nel primo episodio natalizio Nicolas si trova a scrivere a Babbo Natale, sotto invito dei genitori, che però quest’anno hanno una grande raccomandazione da fare al figlioletto: Babbo Natale, infatti, ha avuto un incidente con la sua slitta (esattamente come il papà di Nicolas, incredibile!) e quindi

«dovevo fare il bravo e dimostrarmi generoso, e che invece di chiedere i regali per me avrei dovuto chiederli per tutte le persone alle quali voglio bene e per i miei amici»

Quella che segue è una lunga lettera che Nicolas scrive a Babbo Natale in cui chiede tutta una serie di regali che desidererebbe fossero ricevuti dai suoi cari. 

La prima cosa che Nicolas chiede a Babbo Natale è un’automobile «che cammina da sola, senza bisogno di pedalare, con i fari che si accendono», in colore rosso fiammante e che Nicolas desidera assolutamente venga regalata i suoi genitori: solo in questo modo infatti regalerebbe ai suoi genitori un po’ di pace. Nicolas infatti afferma che starebbe in giardino a giocare con l’automobilina senza correre dentro casa, senza fare danni in cucina e lasciando leggere il giornale in pace a suo padre. Quale regalo migliore i suoi genitori potrebbero mai desiderare? 

Per la sua maestra di scuola Nicolas chiede come regalo di Natale tutte le soluzioni dei problemi di matematica dell’anno a venire, questo perché la maestra di Nicolas è molto dispiaciuta quando deve dargli zero: in questo modo Nicolas si assicura la felicità della sua maestra per tutto l’anno!

Come immaginate il testo è esilarante dalla prima all’ultima parola, in una serie ben architettata di regali richiesti a Babbo Natale e che in un modo nell’altro faranno la felicità degli altri, ma chissà come (!) anche del piccolo Nicolas.

La seconda avventura invece ci catapulta nella sera della vigilia e ci racconta di tutta una serie di piccoli grandi disastri che capitano al padre di Nicolas che si appresta a preparare la sala per gli ospiti: dai fusibili dell’illuminazione natalizia, alle palline di vetro, dal cartongesso che non regge i chiodi, al tavolo che non si apre…Nicolas in questo caso è solo uno spettatore, passivo ma testimone di un crescendo di agitazione e disastri.

La scrittura, l’acume e l’ironia di Goscinny sono certamente da scoprire così come il piccolo Nicolas.

La seconda avventura ci guida all’interno della saga familiare della famiglia Mellops, una famiglia di maialini nata dall’inventiva di Tomi Ungerer. 

Questa famiglia di maialini è al centro di moltissime avventure eclettiche, ma anche molto quotidiane, e la vedono collaborare affinché ognuno dei suoi membri (mamma, papà e i quattro figli Casimiro, Isidoro, Felix e Ferdinand) possa far fronte alle piccole grandi sfide e tornare a sera, tutti a casa sani e salvi.

La scrittura di Ungerer è indimenticabile e questi personaggi seriali sono perfetti per cimentarsi nelle prime letture, poiché oltre a un testo semplice, ma tutt’altro che scontato, i libri sono arricchiti da illustrazioni quasi fossimo di fronte ad un albo illustrato.

Anche in questo caso il volumetto Donzelli, che raccoglie due avventure, mette al primo posto quella dedicata al Natale (La sera di Natale in casa Mellops)che si apre con papà Mellops, impegnato a leggere un articolo sulle decorazioni dell’albero di Natale. I suoi bambini, pur nella loro giovine età, decidono il giorno seguente, armati di ascia o sega, di andare a recuperare un albero di Natale nel bosco, per rendere più bella la casa.

«La sera di Natale il salotto dei Mellops si riempì di piante e di pianti»

Il fatto di aver pensato tutti alla medesima idea fa sì che la casa sia piena di alberi di Natale tutti uguali. Papà Mellops, allora, travestito da Babbo Natale, invita i bambini a portare i loro alberi a qualcun altro.

Questo suggerimento, che potrebbe trovare facile compimento in una retorica natalizia sui buoni sentimenti e le buone azioni, non trova però una risoluzione così semplice, perché tutti i luoghi in cui i bambini maialini si dirigono per offrire il proprio albero di Natale sono già occupati da alberi ben più belli. Così succede all’orfanotrofio, così succede all’ospedale, così succede in carcere.

La svolta nella situazione avviene quando ormai i quattro fratellini tristi e desolati sentono di aver fatto un gesto inutile, proprio in quel momento, dietro casa, nel luogo in cui meno si aspettavano di trovare bisogno di aiuto, incappano in una maialina che piange sconsolata. Attraverso di lei raggiungono una casa dove ci sono tanti maialini bisognosi e ogni fratellino Mellops, oltre a lasciare il proprio albero, torna a casa con il desiderio di portare altro a queste persone che hanno incontrato, facendo svoltare in modo definitivo il loro Natale.

Rientrati infine a casa, il papà porta su dalla cantina «tutti i regali che aveva tenuto nascosti», mentre la mamma decora il loro albero di Natale.

Felici e tutti insieme, con il papà che ancora troneggia vestito da Babbo Natale, la famiglia Mellops si ritrova intorno alla tavola imbandita per festeggiare insieme «un Natale più bello che mai».

«“Visto” disse il papà “Gli alberi di Natale non sono mai troppi”»

Un’avventura molto semplice diventa l’occasione per una famiglia di lasciare la libertà ai ragazzi di scoprire come il Natale sia l’occasione per accorgersi di che cosa capita aldilà del proprio portone.

Il terzo Natale dei “VIP” che vi racconto ha al centro, invece, la famiglia di Babar, nata dalla penna di Jean de Brunhoff, nell’edizione per Pulce editore: Babar e Babbo Natale.

Questa avventura si inserisce nella vastissima raccolta di racconti dedicati a questo personaggio amatissimo nel mondo francese e in tutto il mondo (!). La narrazione si apre con i piccoli di Babar che vengono ragguagliati dalla scimmietta Zephir su una nuova scoperta:

«“Ascoltate la storia meravigliosa che mi hanno appena raccontato. Nel paese degli uomini, tutti gli anni, la notte di Natale, viaggia nel cielo un vecchio signore molto buono con una lunga barba bianca e un vestito rosso con il cappuccio a punta. Porta con sé tantissimi giocattoli e li regala i bambini. Lo chiamano Babbo Natale”»

Rimasti a bocca aperta i bambini-elefantini iniziano a sognare giocattoli, divertimenti, magia… portati da questa fantomatica figura. Quando il re Babar viene a conoscenza di questa scoperta dei bambini ha una brillante idea:

«Chissà perché non mi è mai venuto in mente di chiedere a Babbo Natale di venire nel Paese degli elefanti. La cosa migliore sarebbe partire subito per andare a cercarlo. Se gli andrò a parlare non si rifiuterà di venire qui»

Babar dunque, dopo aver salutato sua moglie Celeste e i bambini, parte per il mondo degli uomini e in particolare per Parigi, dove è sicuro di trovare notizie per riuscire a raggiungere la casa di Babbo Natale. 

Dopo una serie di fraintendimenti che lo portano su piste sbagliate, Babar finalmente trova un vecchio manoscritto dove si racconta che la casa di Babbo Natale sia nascosta nella cittadina Prjmnestwe. Armatosi, dunque, di sci ed equipaggiamento pesante Babar parte su una slitta deciso a raggiungerla.

Arrivato nelle vicinanze, prima incontrerà i nani dispettosi poi, successivamente, coperto da una tempesta di neve, Babar sfonderà quasi inconsapevolmente il tetto della caverna di Babbo Natale. Assistito, rifocillato e curato da Babbo Natale, Babar potrà finalmente fare la sua conoscenza, visitare il suo rifugio segreto e poi potrà invitarlo a prendersi una piccola vacanza al Paese degli elefanti.

I bambini del regno sono felicissimi di avere tra di loro Babbo Natale che si riposa, cavalcando zebre e dormendo sull’amaca, solo all’alba della vigilia farà ritorno nel suo Paese, ma prima di farlo regala a Babar un costume magico che gli permetterà di volare nel cielo del Paese degli elefanti e di consegnare i regali in sua vece. Babbo Natale gli promette che sarà presente però il giorno successivo per festeggiare con tutti loro davanti a un grande albero di Natale, così come in realtà accade.

La scrittura di Brunhoff è scorrevole e piacevole e la scelta del font maiuscolo fa sì che questa avventura sia perfetta per i primi lettori. Oltre allo sfondo natalizio rimangono tutti gli ingredienti delle avventure di questo elefante unico e gentile.

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Il Piccolo Nicolas e Babbo Natale Goscinny - Sempé - Maria Vidale (traduttrice) 142 pagine Anno 2016 Prezzo 15,00€ ISBN 9788868435318 Editore Donzelli
La sera di Natale in casa Mellops Tomi Ungerer 68 pagine Anno 2017 Prezzo 13,50€ ISBN 9788868436827 Editore Donzelli
Babar e Babbo Natale Jean De Brunhoff- Elisa Mazzoli (traduttrice) 48 pagine Anno 2022 Prezzo 10,00€ ISBN 9788836280810 Editore Pulce edizioni
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