Questo libro l’ho scelto io: Santi bambini! di Fabian Negrin. Il titolo mi aveva incuriosito, lo stesso aveva fatto il bimbo con l’aureola che forma la O di HOTEL e lo stesso la quarta di copertina: «Dietro ogni nome c’è spesso la storia di un santo del calendario, ciascuno riconoscibile per una particolarità: la chiave di Pietro, il drago di Giorgio… una moderna Legenda aurea».

Inoltre, per vie tortuose il mio lavoro ultimamente si sta occupando proprio di santi, quindi trovare un libro sui santi nello spazio bambini è stata una coincidenza gradita e inaspettata e quindi il libro è finito in borsa.

Indubbiamente il libro ha dietro un progetto chiaro e particolareggiato: conoscenze iconografiche, riferimenti biblici e tradizionali cattolici, ma anche una sensata intertestualità, il che rende il libro un prodotto davvero complesso. L’ipotesi di partenza è davvero interessante: l’idea che dietro ogni nome ci sia una storia e, frequentemente, la storia di un Santo e che quindi possa crearsi una sorta di correlazione tra persone. Divertente anche l’ironico stravolgimento che gioca sul significato traslato di santo come ‘bravo’ e che fa chiedere ai genitori se i bambini che hanno davanti devono essere/sono dei santi, come a intendere: ma quello che vogliamo è avere bambini bravi? Anche i disegni di Fabian Negrin sono evidentemente il prodotto di un lungo e pensato studio: nessuna rielaborazione degli attributi iconografici è scontata, anche se la mia impressione è che i disegni siano senza gioia, ma questo è il mio parere.

Tuttavia il risultato mi sembra molto intellettuale e poco fruibile soprattutto per dei bambini, anche solo ad un livello superficiale, anzi, mi chiedo: esiste un livello superficiale di lettura? Le filastrocche che accompagnano ogni tavola, non sono correlate tra di loro e narrano quindi una sola figura in poche righe e con scarso vigore e, a volte, scarsa comprensibilità. E questi testi cosa c’entrano davvero con la domanda sui bambini santarellini?

E poi: le storie dei santi, le avventure di quegli uomini straordinari e il significato dei simboli che si accompagnano alle loro raffigurazioni sono comprensibili? I simboli, infatti, sono decontestualizzati ed impiegati come meri elementi dell’immagine: non raccontano nulla del loro significato originale. Alla fine mi sembra che la rielaborazione si riduca ad uno spunto intellettuale, privo di un reale significato e quindi in ultima analisi banalizzato: il bambino ingozzato dalla mamma e con la faccia da maiale che cosa dice del maiale che accompagna Sant’Antonio?

Un libro che tradisce le attese.

Sottopongo, quindi, il libro a Saverio, lo leggiamo insieme e a Saverio piace il Simone-samurai, ma l’entusiasmo scema di pagina in pagina: nessuna domanda sui testi, nessun commento sulle immagini. Lo rileggiamo con molta distrazione: io cerco di fargli correlare Martino alla storia di San Martino che gli ho raccontato, ma la ricezione è nulla. Allora chiusa l’ultima pagina gli chiedo direttamente se gli è piaciuto. «No» secco. «Niente? neanche un disegno?» «Ah sì». Incredulità. «Cosa?» E Saverio sfoglia il libro fino ad un corridoio giallo (o meglio corsia del supermercato). Doppia incredulità. «Sai qui deve esserci la mamma di Caterina: non è vicino al carrello e lei è sola».

Io mi stupisco ogni giorno dei pensieri che possono essere concepiti dalla testolina del mio bambino e che, comunque, per metà mi sfuggono.

Santi bambini!

Fabian Negrin
32 pagine
Anno: 2011

Prezzo: 15,00 €
ISBN: 9788861453128

Gallucci editore
Anobii

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