La capacità di far ridere di gusto e contemporaneamente donare un pensiero non scontato è una dote rara, legata - a mio avviso - all’attitudine di guardare le solite cose in modo inconsueto e originale. E proprio di sguardi si occupa l’ultimo libro dei Minibombo, una casa editrice che ci ha abituato all’imprevedibilità e all’ironia e che non si smentisce nell’ultimo travolgente albo firmato da Chiara Vignocchi e Silvia Borando: Ho visto una talpa.

Ad accoglierci, oltre la vitalissima copertina arancione, una platea di animali dall’espressione stupita. I disegni segnati decisamente dai soli contorni neri spiccano sulle pagine bianche e si alternano ai rispettivi “negativi”, dove i volumi bianchi spiccano su sfondi neri, donando alla narrazione un ritmo binario prevedibile ed incalzante, perfetto per la lettura ad alta voce. L’arancione della copertina sarà invece lo strumento attraverso cui la narrazione sottolineerà l’elemento peculiare e nuovo di ogni svolta narrativa, creando un filo narrativo in crescendo che culminerà con il finale tutto da ridere.

L’innocente dichiarazione con cui si apre la storia ancora non rivela chiaramente dove si andrà a parare: «“Oggi ho visto una talpa piccolissima”». A parlare è un gigantesco elefante, a cui fa da contraltare, alla pagina successiva, un «“ooooohhh!”» generale dell’intero gruppo di animali. A prendere la voce è poi la formica: «“Io ho visto una talpa molto grande” “uuuuhh!”».

La narrazione continua, ascoltando le dichiarazioni di tutti gli animali protagonisti, che - guarda caso - hanno incontrato una talpa che sembra sempre molto diversa: veloce, lenta, sottosopra, che correva a destra e a sinistra...

Saranno forse molte talpe diverse... ma ne siamo sicuri? Ad un certo punto formica avvista la “sua” talpa: «“Eccola, è lei!”». Ma anche gli altri animali sembrano riconoscere la “loro” talpa! Il finale, che non vi rivelerò assolutamente, non si accontenta di metterci davanti alla scontata (ma non troppo) evidenza della molteplicità dei punti di vista, ma strapperà un ulteriore risata, totalmente inaspettata!

Il libro come potete immaginare è spassosissimo e i bambini dopo la prima coppia di pagine entreranno direttamente nella narrazione riproducendo i versi di stupore sempre diversi e, alla fine, rideranno di gusto della sciocca (ma non troppo) ottusa cecità degli animali, che credono che il loro punto di vista sia unico ed esaustivo. Bellissimo, a discolpa degli animali, l’atteggiamento di ascolto e di reale e partecipata attenzione di fronte alla posizione altrui (che bello se quando è così anche per noi!).

Esiste però un requisito necessario perché la storia funzioni: i bambini devono avere delle preconoscenze chiare sulle caratteristiche degli animali, perché l’ironia e la comprensione stessa del testo scattano proprio dallo scarto che si crea tra le dichiarazioni dei personaggi e questo non detto che però deve essere recuperato: l’elefante è grande, il pipistrello guarda a testa in giù, il camaleonte ha gli occhi che guardano in due parti differenti, il ghepardo è velocissimo… Certo le immagini sono molto eloquenti e la sintesi illustrativa amplifica la peculiarità da notare (l’elefante è molto grande, la formica è molto piccola, però ad esempio il ghepardo è fermo, quando parla), ma comunque direi che il testo sarà proponibile dai 5 anni, se non vogliamo essere costretti a metterci a spiegare: e sappiamo tutti che spiegare le barzellette non fa più ridere!

Un testo che offre un pensiero importante, di questi tempi: il proprio punto di vista può essere parziale, è meglio dunque non smettere di osservare e ascoltare i pareri di tutti, se ne guadagnerà in realismo.

P.S. bellissimissimo il minisito associato! Da non perdere il quaderno dei punti di vista!

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Ho visto una talpa Chiara Vignocchi - Silvia Borando 44 pagine Anno 2019 Prezzo 12,90 € ISBN 9788898177455 Editore Minibombo
Chiara Vignocchi - Silvia Borando, Ho visto una talpa, Minibombo
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