Quando si tratta di musica rivolgersi ad un editore che si occupa di questo argomento da una vita (Curci) ha un vantaggio che è dato dall’esperienza, ovvero dalla capacità di progettare e immaginare libri con un’idea strutturata e interessante. Questa è stata la mia impressione, quando ho incontrato Canti dal mondo di Cecilia Pizzorno e Ester Seritti, musiciste. Il libro ad una prima occhiata sembra una raccolta (forse un po’ banale) di canti provenienti da varie parti del mondo. Un progetto di questo tipo ha di per sé un senso, come esplorazione del mondo attraverso la tradizione orale del canto che tocca e racconta in modo particolare e universale - come solo anche le fiabe sanno fare - di un luogo e di una storia unica, come quella di ogni Paese. 

Ma in realtà questo libro è molto di più, perché ha alla base una riflessione, un progetto, una concezione molto complessa.

Inizialmente infatti il libro raccoglie gli 11 canti provenienti dal mondo e per ognuno offre il testo in lingua originale, affiancato dalla traduzione. I testi-filastrocche che arrivano da Stati Uniti, Italia (nelle tradizioni regionali!), Russia, Brasile, Australia, Francia, Spagna, Grecia, Cina e Burkina Faso sono illustrati chiaramente da Giulia Orecchia e il libro si sfoglia allegramente come se fosse un albo illustrato. Ad ogni canto corrisponde poi il file audio, ascoltabile online con accesso riservato.

Soffermiamoci un attimo sui testi. La scelta del nome “canti” è linguisticamente perfetta per descrivere il corpus di testi raccolto e selezionato, non ci troviamo infatti di fronte a vere e proprie canzoni, cioè testi nati “con” e “per” la musica, ma davanti a testi che hanno un’importante matrice orale antica: sono filastrocche, scioglilingua, piccole storie che si tramandano da secoli e che hanno trovato nella musica la loro fortuna. 

Per questa ragione i testi, quando possibile, sono cantati nella versione originale ma anche in italiano, proprio perché è possibile che diverse tradizioni si siano incrociate nelle musica.

Questo permette una musicalità della voce che abbatte la differenza linguistica: anche i bambini piccoli potranno giocare a cantare in inglese o addirittura in cinese riproducendo i suoni ripetuti, incatenati, accumulati e spezzati provenienti dalle diverse parti del mondo. In questa prospettiva la scelta di affidare i canti a madrelingua è stata fondamentale per evitare banalizzazioni e scimmiottamenti, una scelta rigorsosa che però si rende proposta libera quando, nella playlist, all’esecuzione cantata si affianca la sola base musicale, che rilancia i bambini nel canto. 

Il contenuto dei diversi testi ha uno sfondo quotidiano che parla della ricchezza di tutti i giorni: in Grecia di fronte ad una mela, in Cina circondati dai gelsomini in fiore, in Italia tra more e mosche…

Il libro, però, non si chiude qui: ci credereste!?

Infatti alle 11 tracce cantate e alle 11 basi per cantare si affiancano altre 9 tracce audio solo da ascoltare. Un viaggio nella musica dal Saltarello medievale fino a Gershwin, brani che non hanno un supporto visivo nel libro, ma che sono solo da godere, scoprire (il Duetto buffo di due gatti attribuito a Rossini è incredibile!) e da ascoltare, appunto. Perché in fondo anche la musica è un linguaggio, anch’essa è capace di destare immagini, colori, parole: provate!

Un tripudio di ricchezza percettiva che spazia nel mondo e nella storia e che fa ridere e giocare, e cantare, sì cantare, ad ogni età.

P.S. Non sto a soffermarmi sulla ricchezza musicale e sulla scelta accurata e per nulla casuale degli strumenti selezionati e creati per le diverse esecuzioni: troverete una descrizione di questa parte del lavoro nel libro stesso, che giustamente ha voluto dare risalto anche a questa non scontata scelta all’interno del progetto.

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Canti dal mondo Cecilia Pizzorno - Ester Seritti - Giulia Orecchia 48 pagine Anno 2020 Prezzo 19,00€ ISBN 9788863953336 Editore Curci
Commenti
16 Dicembre 2020
Maria

che bello, grazie!

16 Dicembre 2020
Francesca Faggioni

Un libro “Buono”, perché cucito con il cuore su di una trama forte quale è quella dell’amicizia profonda e del rispetto.
Un libro “Buono” perché fa bene agli affetti, e fa cercare nuovi amici.
Un libro “Buono” perché appaga la curiosità e accende nuove idee.
Un libro “Buono” perchè porta lontano ma in fondo ti fa sentire tutto così vicino.
Un libro “Buono” perchè fa fare bei sogni e riempie gli occhi di bellezza.
Un libro “Buono” perché fa giocare affinchè tutto il corpo partecipi e si diverta un” Mondo”.
Un libro ” Buono” perché sa mettere in ascolto grandi e piccoli, stimolando il piacere personale e spontaneo di cantare “Canti dal mondo”.

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