Finalmente un acuto editore ha pensato di tradurre questo testo meraviglioso insieme a The storm whale, adesso La balena della tempesta. Due novità di questo mese da non perdere!

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Sono mesi ormai che seguo come un segugio Benji Davies: la sua balena ci ha conquistato e quando l’illustratore ha annunciato l’uscita di questo nuovo libro non vedevo l’ora di averlo tra le mani (mi domando perché ancora nessuno lo pubblichi in Italia!). L’aspetto che colpisce immediatamente è la luce che pervade queste pagine: se i bagliori e la capacità di giocare con i riflessi era evidente nei movimenti marini della storia di Noi, in On Sudden hill (Sulla collina) la luminosità è decuplicata. L’impressione è di avere tra le mani una di quelle fotografie animate di Harry Potter: si accarezza la copertina (bellissima la scelta della carta opaca!) e la stanza si illumina del sole caldo di agosto e la brezza soffia nelle orecchie di chi guarda.

On Sudden hill racconta proprio del tempo d’estate, di quei tempi dell’infanzia in cui ci si può annoiare e c’è la possibilità di vagare soli, in un mondo dove raramente appaiono gli adulti. Birt ed Etho sono due bambini di una decina d’anni che, armati solo di fantasia e due grandi scatole di cartone, si arrampicano nel mondo magico di Sudden hill: nel caldo e nel sole di volta in volta i due bambini con le loro scatole partono per avventure nei sette mari o si ritrovano ad affrontare cavalieri malvagi… «but always, always they’re Big friends». Si gioca anche con aeroplanini di carta, girini, legnetti, bandiere, ma i protagonisti sono sempre loro, due bambini che amano il loro «two-by-two rhytm», e le loro scatole. Poi un giorno un piccino di nome Shu «found a big enough box and courage to ask if he can play too». Arriva quasi di soppiatto, ma cambia tutto, perché cambia gli equilibri, per cui se Etho riesce a comprendere Shu nel cuore, Birth invece si sente tradito. È il paradosso dell’affetto, che si moltiplica e non si divide. Birth invece è preda dell’invidia e dell’insicurezza e come ogni bambino precipita nel vortice del rifiuto: basta scatola, basta amici, meglio solo. Gli amici veri però ti conoscono e non si scoraggiano per qualche capriccio e insistono perché ci tengono a te, anche se tu fai finta di non sentirli arrivare. Ma sopratutto gli amici sanno toccare i tasti giusti, perché conoscono il tuo cuore: e così Etho e Shu per riconquistare Birth cosa escogitano? «We made you something. Please come out!». Una scatola. «But it’s much, much more than a box.» Eh già, perché questa “scatola” ha suoni, colori, bandiere, missili, denti, occhi e soprattutto ruote. L’unione delle scatole ha, sì creato, un’unica scatola, ma molto più speciale delle singole. L’amicizia è ristabilita ed è diventata, più grande, più bella, diversa: nel momento in cui Birth lascia a Shu la possibilità di farsi conoscere è già un tutt’uno con lui. «Birth loves their time together, their Etho-Shu-Birt-iness. He loves their thre-by-three rhytm. It’s new. And it’s good». Attraverso questa storia di amicizia vera che conosce invidia, rabbia e risentimento, ma che sa anche riscattarsi e ricominciare senza pregiudizi, tutti i lettori possono assaporare il gusto di un’amicizia vera.

Benji Davies coglie esattamente lo spirito della vicenda e la rende viva: l’uso del digitale non è mai piatto, ma profondo, mosso, splendente. Le ombre, le gradazioni di colori, la sovrapposizione di piani differenti vicini e lontani, le ambientazioni, i prati, i cieli, le nuvole, i riflessi… L’assenza di linee lascia ai colori il compito di raccontare il movimento fluidamente, sfondando la bidimensionalità della pagina. Le illustrazioni hanno una forza così calamitante che sembra di trovarsi di fronte ad un silentbook, con alcune notazioni descrittive a margine.

Saverio ne è rimasto conquistato, sia per il mondo magico in cui si è subito a suo agio (le scatole decorate sono evocative in ogni parte del mondo!) sia per la storia delicata, della quale non so se colga la tensione dell’invidia, ma di cui adora i personaggi.

Una storia di amicizia luminosa che insegna ai grandi come la vita è più semplice se si lascia da parte il risentimento (e quanto sia bravo Benji Davies!) e ai piccoli che il mondo è bello, basta una scatola (ma forse questo lo sapevano già!).

Sudden hill
Linda Sarah - Benji Davies 

32 pagine
Anno: 2014

Prezzo: 11,74 €
ISBN: 9781471119286

Simon&Schuster editore

Sulla collina
Linda Sarah - Benji Davies - Anselmo Roveda (traduttore)

Il Giralangolo editore
Anobii

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Commenti
8 Luglio 2016
Valdo e il drago, Oxenbury Bently – Scaffale Basso Scaffale basso

[…] fondo bastano una scatola (recentemente abbiamo incontrato un albo che ruotava interamente intorno alle quattro pareti di cartone), due lenzuola e due manici di scopa, il resto è tutto lì, nei progetti, nelle mappe e negli […]

13 Maggio 2015
Maria

😀

13 Maggio 2015
Naranja

Ciao Maria, grazie a te di avermi fatto scoprire Benji Davies!
I miei bimbi hanno 6 e 2 anni, più uno di 12 a cui però non leggo più libri!

12 Maggio 2015
Maria

Finalmente davvero! Ho saputo un mesetto fa che finalmente li avevano tradotti! Meno male davvero adesso speriamo non perdano il ritmo… Quanti anni hanno i tuoi bimbi? Grazie di essere passata di qui!

12 Maggio 2015
Naranja

Ho scoperto Benji Davies leggendo questa tua recensione, mi è piaciuto istantaneamente, ho preso sia The storm whale che On the hill, belli entrambi, il primo ha fatto impazzire uno dei miei bimbi che ha una passione per le balene, il secondo devo ancora darglielo, anch’io mi sono chiesta perché non venisse pubblicato in Italia e proprio oggi nella vetrina di una libreria ho visti entrambi i titoli in italiano, finalmente!

7 Febbraio 2015
Maria

Grazie a te Anna, di essere passata di qua! Speriamo di conoscerci presto!

6 Febbraio 2015
Anna

Sembra bellissimo! Grazie per avermelo fatto scoprire

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