Quando Neve, il nostro cane, era con noi, io sentivo le stagioni come una parte di me. Nel passeggiare al parco percepivo il mutare dei profumi, la crescita dell’erba, il risvegliarsi degli insetti, il mutare dell’aria e della temperatura. Non è che ora non passi più dal parco, ma la percezione non è più quotidiana e non è più centellinata, silenziosa e consapevole come lo era allora. Capitava alcune sere di incontrare un riccio o di scoprire che i denti di leone si erano trasformati in soffioni, strappandoci al torpore dei passi e facendoti fare «ooohhh». Come quando al lavoro ti capita di alzare lo sguardo e «ooohhh» uno stormo di storni o ritorni a casa dall’asilo e «ooohhh» uno scoiattolo ti attraversa la strada o apri la finestra la mattina e scopri che «ooohhh» Ninja (la nostra tartaruga) si è svegliata dal letargo.

A questo momento dell’anno, durante il quale la natura lavora alacremente per sbocciare con tutta la sua energia, ho trovato intonato un libro-poesia di Jorge Luján e Piet Grobler: Oh, i colori! È come se il poeta e musicista argentino ci accompagnasse nella sua terra, parlandone attraverso i colori, ma non aspettatevi una didascalica carrellata dal rosso al violetto con rime incalzanti e filastrocche ritmate, dovete accettare la sfida della poesia. Undici i colori, pochi i versi per ciascuna pagina, due le lingue (spagnolo e italiano, nella traduzione di Teresa Porcella).

«Il beige / si è addormentato nella sabbia / da quanto lo ha cullato / la marea».

I versi appena accennati, ma mai scontati e sempre capaci di cogliere il nocciolo visivo o emozionale legato al colore e la punteggiatura sussurrante (che lavoro la traduttrice!) costringono a rimanere muti di fronte alla pagina aperta, in contemplazione, nel tentativo di appropriarsi di ognuna delle parole.

«Sì, l’azzurro / sta tutto in cielo, / salvo che in alcuni fiori / e negli occhi di Consuelo».

«In un piccolissimo seme / ci sta tutto il verde, / ci sta il trifoglio, ci sta una quercia, / ci sta la selva tutta intera».

Ma ciò che stupisce maggiormente è la sbalorditiva sintonia che il poeta sembra aver trovato con Piet Grobler, l'illustratore inglese (nato in Sudafrica): difficile immaginare un lavoro disgiunto, tanto le due voci si intrecciano.

La scelta dell’acquerello tenue, steso in masse non uniformi, ma ricorrenti, cicliche, tonde che dialoga con il bianco della tavola e i particolari nitidi e precisi nella loro delineazione: gli alberi, i fiori, i petali, le nasse i germogli, i vestiti, le espressioni dei bambini, le nervature delle foglie, i pollini, gli uccelli, i pesci, i nidi… L’energia sprigionata dalle figure la si trova nei particolari, come luminose gemme che, sole, emergono nell’impalpabile massa del colore.

È un onda che va intensificandosi: beige, azzurro, rosa, giallo…arancione, rosso…nero.

E po va ritirandosi: bianco.

Come un’onda che avanza e ritorna, come la marea.

«Apre e chiude il suo ventaglio / la luna pian pianino : / bianco, / bianco lino».

Dove il semicerchio dei quarti lunari richiama il lento e inesorabile movimento delle acque.

Un’esperienza corale intensa, ricca, preziosa in testo e immagini, tutta da godersi.

Saverio non è attualmente un grande amante della poesia, ma il testo può essere mediato, raccontato e proposto ai bambini: ne coglieranno echi nel mondo e impareranno a far tesoro della parole.

P.S. Sappiate che sto lavorando ai fianchi il marito per riprendere un cane…

Oh, i colori!
Jorge Luján-Piet Grobler-Teresa Porcella
(traduttore)

32 pagine
Anno: 2014

Prezzo: 13,50 €
ISBN: 9788878743571

Lapis editore
Anobii

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Commenti
13 Marzo 2015
Maria

L’alba è in assoluto il momento migliore, ve l’ho detto che fate il lavoro più bello del mondo!

13 Marzo 2015
Pollicino

Sai che lo stiamo studiando proprio per un pacchetto sulla primavera con una scuola materna che faremo tra poco? E ha colpito anche noi, come te. Grazie Maria, il tuo punto di vista è sempre preciso.
PS: Le Pollicine passeggiano molto, da sole o in coppia. Stamattina all’alba una delle due ha ricevuto il buongiorno da uno scoiattolo molto vivace!

13 Marzo 2015
Maria

Grazie!

13 Marzo 2015
Maria

Io ne ho addocchiato uno, vediamo se stregherà anche mio marito… sarai tra i primi a saperlo! Grazie!

13 Marzo 2015
Francesca Milkbook

Questo libro è un incanto. Lo trovo così originale e intenso, molto molto emozionante. Non ce l’ho a casa ma è nella lista dei desideri che mi aspetta. Bello il tuo punto di vista e molto appropriati tutti i tuoi “ooohhh!”

13 Marzo 2015
Alessandra

Carissima, è proprio così . Seguire un cane che passeggia in mezzo alla natura, porta a scoprire tanti piccoli particolari che altrimenti passerebbero inosservati. Concordo con te, il libro è bellissimo. Natura, poesia, colori, cosa manca? Un cane da accarezzare….lui saprà quando è il momento giusto per trovarti! Ti abbraccio, Grazie per il bellissimo post! Ale

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