La maestra di mio figlio Saverio, che sta finendo la seconda elementare, è davvero una persona dalle mille risorse e che ama i suoi alunni. L’ultima delle sue trovate, per assecondare una fase che evidentemente accomuna gran parte dei 7-8enni con cui passa la mattinata, è l’istituzione dei 15 minuti di barzellette. Ridete già? Io sì. Ciò che veramente mi fa sorridere è che io ho sempre odiato quel meccanismo per cui dopo che qualcuno ti racconta qualcosa tu sei obbligato a ridere: io automaticamente divento un blocco di ghiaccio. Ma le barzellette di cui ridono di gusto i bambini di 7 anni sono meravigliose. A parte la sezione dedicata a cacca e pipì, un classico intramontabile, la maggior parte delle barzellette da loro inventate sono talmente prive di umorismo e talmente assurde o scontate che io mi scompiscio dalle risate, guardando il candore con cui il mio Saverio e il gruppetto dei suoi amici ridono di cuore. Da quando poi questo momento cruciale è stato istituito dalla maestra si è naturalmente aperta la caccia alle barzellette.

Io non mi sono piegata a questa richiesta, rimanendo vaga nelle risposte alle insistite richieste del primogenito, ma lui si è arrangiato e quando ha scovato La pestifera Susanna di Martha Bertina è stato amore a prima vista.

Dovete sapere che Martha Bertina, autrice e disegnatrice, oggi avrebbe la bellezza di 120 anni, e le sue vignette, dedicate ad una ragazzina che oggi probabilmente definiremmo ribelle, ma che un secolo fa era solo pestifera, risultano fresche ed esilaranti, nonostante l’età.

La casa editrice Beisler porta in Italia una raccolta di avventura in vignette (30 per la precisione) uscite in Germania negli anni della guerra (1941). La struttura delle diverse storie è fissa e ricalca una rigidità tipica del fumetto di quegli anni: 3 vignette per storia, dialoghi riportati esternamente come didascalie, disegni in bianco e nero di scene prevalentemente fisse. L’ironia che percorre, in modo anticonvenzionale (per l’epoca), le diverse vicende rende la lettura piacevole e, per certi versi, assimilabile alle vignette di barzellette illustrate che troveremmo in un qualsiasi giornale di enigmistica. Susanna è un turbine di idee, pensate, guai, impertinenze, movimento… è una bimba ribelle? No direi solo una bambina vera e viva e per questo assai turbolenta nei suoi 6 anni (?).

Susanna nasconde cartacce nei vasi di casa, lancia cetrioli a mo’ di boomerang, non riesce a raccogliere gli spaghetti dal piatto, cerca di evitare il preside e la lezione di violino… ma è anche fonte di trovate davvero imprevedibili date dalla sua curiosità e dal suo ingegno (chi è che amava baciare gli zii barbuti?). Tutte le storie non hanno altro fine che far ridere o sorridere, nessun insegnamento, nessuna morale, solo brevi storie di vita quotidiana, dove a contrapporsi sono il mondo dei grandi e quello dei piccoli, reso indimenticabile da Susanna. Il tempo narrativo, tripartito nelle tre vignette e basato quasi totalmente sui dialoghi, impernia l’ironia sullo svolgersi e il mutare di una situazione il che rende l'umorismo estremamente chiaro ai bambini che invece faticano a comprendere l’ironia e il nonsense statico. Le immagini sono descrittive e chiaramente comprensibili nella loro monocromia.

Saverio legge rilegge e ri-racconta le vicende di Susanna ridendo di gusto del coraggio e dell’ardire della bambina che penso vorrebbe avere anche lui: il pesce nascosto nell’ombrello è senza dubbio il suo episodio preferito ed è diventata una barzelletta assai apprezzata dai suoi compagni! Il tempo non pregiudica l’immedesimazione nelle storie, se non fosse per una paio di sculacciate e uno schiaffo che però Saverio ha contestualizzato nel passato senza particolari drammi.

Un libro per ridere di «marachelle sempre verdi».

La pestifera Susanna
Martha Bertina - Chiara Belliti (traduttrice)

64 pagine
Anno: 2004

Prezzo: 12,00 €
ISBN: 9788874590049

Beisler editore

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