Lo stile di Marianne Dubuc mi piace, mi ha sempre colpito. Di questa autrice apprezzo molto anche lo sguardo originale con cui affronta aspetti e temi diversi nelle sue storie, rendendole naturalmente comprensibili anche ai più piccoli.

In Piccolo Ghepardo e la sua ombra, un libro che dalla copertina sembra ammiccare esplicitamente a tutti i genitori che cercano un libro sulla paura del buio, affronta invece un tema davvero insolito e interessante, ovvero la reciprocità.

Parlare del rapporto di parità e di mutuo sostegno che deve esserci tra due persone che si vogliono bene, tra due amici, è una proposta di lettura che ho trovato molto originale e mi è sembrato il cuore più interessante di questo libro.

La storia è molto lineare, essenziale nelle parole (poche) e con significative pause di silenzio che lasciano ai più piccoli il tempo di immergersi nelle immagini.

«Piccolo Ghepardo ha perduto qualcosa» e in effetti lo sguardo si posa sul piccolo felino intento alla ricerca di qualcosa, ma di cosa? Nell’incontro con Bea, la piccola lucciola capiamo: Piccolo Ghepardo ha perso la sua ombra! Eccola! Si è arrampicata sull’albero e non sembra molto felice. 

«“Perché te ne sei andata Piccola Ombra?” le domanda Piccolo Ghepardo».

La grigia e trasparente figurina racconta tutto il suo sconforto: è sempre il suo alter ego Piccolo Ghepardo a scegliere dove andare, a camminare davanti… Piccolo Ghepardo si rende conto che quel che l’ombra racconta è vero e propone un’inversione di ruoli: starà lui dietro d'ora in avanti. Ma la frustrazione non è eliminata, solo ribaltata, fino a che:

«Piccolo Ghepardo e Piccola Ombra decidono che la soluzione migliore è camminare fianco a fianco».

La storia non si conclude però a questo punto, ma va avanti e racconta di come, vicini, i due amici sappiano affrontare tante sfide (il tunnel, il buio, il gioco insieme) e addirittura si comprende che a volte è meglio che stia davanti uno e a volte l’altro, ma sempre nella condivisione dell’unicità e dei talenti di ciascuno.

La serenità semplice con cui l’autrice racconta questa grande verità mi ha molto colpito e l’ambientazione familiare e a tratti fiabesca rende leggera la narrazione senza che sembri la storia istruttiva che vuole propinare insegnamenti ai bambini.

Lo stile illustrativo è il “solito” delizioso stile di Marianne Dubuc di cui abbiamo parlato largamente (godetevi il divanetto con tessuto a spina di pesce!).

Un libro significativo e bello per bambini dai 3 anni, che iniziano a sperimentare la bellezza di avere amici intorno con cui giocare.

Avvento 2019: oltre al libro ho scelto un giocattolo, scoprite perché.

→ La scelta di un gioco semplice in legno da condividere con un amico di pari competenze mi è sembrata una scelta naturale. Un piccolo memory, che tra l’altro ricalca anche il gioco di specchiamento di Piccolo Ghepardo e la sua ombra (!), è l’occasione giusta per misurarsi con coraggio in un gioco che valorizzi le capacità di ciascuno.
Una selezione di giochi semplici in legno è acquistabile QUI da Lalulalà.

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Piccolo Ghepardo e la sua ombra Marianne Dubuc 36 pagine Anno 2019 Prezzo 13,00€ ISBN 9788865323083 Editore La Margherita
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