Katherine Rundell, che ci ha abituato a narrazioni spiritose ed elettrizzanti, si cimenta in questo bel volume di Utet, Catalogo degli animali inestimabili, con le illustrazioni di Talya Baldwin: una galleria di animali comuni e rari... “inestimabili”.

La dedica iniziale recita:

«Il mondo non sarà mai a corto di meraviglie, ma potrebbe esaurire la meraviglia» G.K. Chesterton 

A questa, seguono 24 capitoli dedicati a particolari animali, ma in realtà a intere famiglie di animali, che vengono presentati al pubblico attraverso un taglio narrativo diverso dal solito che predilige una narrazione storica e culturale al profilo etologico, pescando episodi di incontri e scontri uomo-animale e ce li presenta con entusiasmo.

La scelta di un’argomentazione storiografica e culturale fa sì che il testo sia più facilmente proponibile ad adolescenti e ragazzi che apprezzino questo livello di narrazione, ma questo non esclude che lettori più piccoli e appassionati possano goderne in lettura condivisa.

Non aspettatevi testi descrittivi relativi ai comportamenti dei diversi animali, rimarrete stupiti però di ritrovarli in una trama narrativa spiritosa e particolare.

Del vombato l’autrice, ad esempio, ci racconta il rapporto particolarissimo che l’artista Dante Gabriel Rossetti, uno dei fondatori della pittura preraffaellita, aveva con due di loro che ritraeva di continuo. Successivamente l’autrice ci offre alcune considerazioni relative alla sua velocità e all’uso culinario che, della sua carne, facevano i primi coloni australiani, per giungere infine ad osservazioni incantate sul suo mantello.

Il capitolo dedicato al granchio del cocco si intreccia alla fine misteriosa di Amelia Earhart e scomparsa nel 1937, probabilmente nelle vicinanze di un’isola del Pacifico, Nikumaroro, abitata proprio da una colonia di questi granchi.

La descrizione delle lepri («si credeva che fossero pozioni d’amore viventi: incantesimi già pronti» p. 107) si intreccia a tutte le leggende che hanno al centro questa figura: tra coloro che la rappresentavano come segno di fertilità e coloro che la fuggivano come maledizione di sterilità, e poi il suo legame con la stregoneria…

Dell’elefante si racconta come, durante l’assedio di Parigi nel 1870, i due elefanti dello zoo cittadino, Castore e Polluce, vennero macellati e mangiati dai ricchissimi parigini ridotti ormai alla fame.

Ogni animale, presentato in questi capitoli, nella molteplicità delle specie che lo compongono, lascia un’impressione di stupore e meraviglia amplificata dalla spiccatissima capacità dell’autrice di coinvolgere il lettore nella narrazione.

I riferimenti ironici e le citazioni colte (Orazio, autori ottocenteschi, cronache seicentesche, Lorenzo de’ Medici, Filostrato) si rifanno ad un orizzonte di comprensione vasto e funzioneranno in modo efficace soprattutto con lettori che mastichino un po’ di storia e letteratura, ma anche qualche serie tv.

«Uno squalo di due quintali può tranquillamente sopravvivere consumando l’equivalente calorico di un paio di digestive al cioccolato al giorno» p. 31

«Plinio si occupò del riccio dando vita a uno dei più bei miti della storia della terra» p. 127

L’autrice ha poi una particolare attenzione alle suggestioni cromatiche: 

«La tarantola zaffiro […] è di uno straordinario blu alla Yves Klein - nessun altro altro al mondo è di quel particolare blu e nulla lo sarà più» p. 174

«L’iridescenza della talpa dorata sarebbe quindi un sottoprodotto accidentale, una magnificenza senza un vero scopo, creata dal lento adattarsi del mondo» p. 202

«Questi esemplari [di tonno ndr.] sono di un blu notte che sfuma verso l’argento nella parte superiore e il bianco brillante nella parte inferiore» p. 190

Il tono scanzonato, divertente e meravigliato dell’autrice è una sua dote indubbia e, sebbene ogni capitolo sottolinei come l’impatto umano contribuisca a minacciare l’esistenza di queste creature straordinarie, non si rimane oppressi o intristiti, un’intenzione che la Rundell esplicita nel capitolo finale dedicato agli esseri umani:

«La paura e la rabbia possono galvanizzarci, ma da sole non sono sufficienti: dovrà essere la nostra capace e amorevole attenzione a spingerci all’azione » p. 207

Questo è stato il motore del libro: comprendere a fondo le credenze e le leggende che l’uomo ha legato alle diverse specie animali, per capire l’interrelazione tra gli uni e gli altri.

«I miti non sono riusciti a salvare i lemuri. E quando dortiamo qualcosa o qualcuno di poteri mistici, di solito finiamo per ucciderlo» p. 57

Un ribaltamento del punto di vista che - credo - sia un’ottima propaganda per la cura e la tutela dell’ambiente. 

Un libro inaspettato, una lettura gradevole ed entusiasmante per ragazzi e adulti che vogliano riguardare con meraviglia al mondo oltre l’umano, che ha urgente bisogno di essere conosciuto, amato e rispettato per l’inestimabile ricchezza che è.

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Catalogo degli animali inestimabili Katherine Rundell - Talya Baldwin - Chiara Baffa (traduzione) 240 pagine Anno 2023 Prezzo 25,00€ ISBN 9791221206463 Editore Utet
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