Il nostro secondogenito Hutai lunedì (4 settembre) incomincia la sua avventura alla scuola materna. Hutai è cinese ed è arrivato nella nostra famiglia da 9 mesi, poco più che il tempo di una gestazione, che per lui ha significato una rivoluzione di vita non indifferente. In questi mesi mi interrogavo su come avrei potuto presentargli la scuola materna: non gli ricorderà la casa dei bambini (l’orfanotrofio) in cui ha vissuto fino a poco tempo fa? Io non credo che in passaggi così cruciali per la vita emotiva dei nostri figli un libro possa essere la soluzione, ma oltre a tutta la mia attenzione, anche emotiva, volevo usare la narrazione per anticipare ad Hutai un momento che forse non capirà fino in fondo, volevo memorizzasse delle parole (“tornare”, ad esempio). Volevo un libro che non illustrasse necessariamente cosa succede in un giornata alla scuola materna, come è fatta una scuola materna… argomenti che in parte avrebbero potuto essere fraintesi, volevo un libro in cui fosse evidente che durante la giornata alla scuola materna ciò che non si interrompeva era il legame con la propria mamma e la propria famiglia. In modo molto semplice è venuto in nostro aiuto un libro che dice tutto, come potete capire dal titolo: Che cosa fanno le mamme quando i bambini sono alla scuola materna? La trama di questo libro è abbastanza prevedibile, ma è esattamente ciò di cui avevamo bisogno.

«È mattina presto e i bambini arrivano alla scuola materna. Ad attenderli ci sono la maestra Maia e il maestro Marco. I genitori, intanto, salutano e si allontanano. Ma dove andranno mai le mamme quando i bambini sono alla scuola materna?». Con questa doppia pagina iniziale, occupata integralmente da un scena molto semplice e affollata di mamme, papà e bambini, si apre la storia, dalla pagina successiva, a sinistra avremmo la mattinata della mamma e a destra quella del figlio, impegnato nelle diverse attività e nei giochi dell’asilo.

Le mamme fanno i lavori più vari, dalla professoressa all’infermiera, dalla casalinga alla studentessa… i figli, con una specularità che forse avrebbe potuto non essere così marcata (se la mamma vende vestiti, la figlia gioca con i tessuti, se la mamma è architetto la figlia gioca alle costruzioni e via dicendo), cucinano torte di fango, si travestono, vanno in altalena…

La giornata scorre senza particolari riferimenti temporali fino al pranzo, poi, nel pomeriggio, se continuano le presentazioni dei diversi mestieri delle mamme, a destra invece la vita alla scuola materna rallenta per il pisolino e volge presto al termine con il riordino degli spazi che conduce alla festosa doppia tavola conclusiva con l’abbraccio di ogni mamma e bambino.

Le illustrazioni descrittive e varie (tra acquerelli, digitale e collage) di Leila Rouge accompagnano con leggerezza ed equilibrio la storia di Libby Gleeson che risulta chiara nel suo svolgersi (solo forse leggermente lunga per un pubblico prescolare), un linguaggio comune e piano, i toni tenui e la scelta iconografica sorridente creano un clima rassicurante. Non è l’originalità il tratto principale di questo libro, ma la cura dei particolari linguistici e illustrativi ne fa un libro piacevole, chiaro e che coglie un punto secondo me essenziale: la scuola materna non è un parcheggio, ma è un luogo dove esprimere se stessi, proprio come il lavoro della mamma che sorridente TORNERÀ ogni giorno per abbracciare il suo piccino, perché si sa il cuore delle mamme è fatto in un certo modo.

Io sono certa che piangerò moltissimo e voi, mamme di figli al primo anno di materna siete pronte?

Che cosa fanno le mamme quando i bambini sono alla scuola materna?
Libby Gleeson - Leila Rudge

32 pagine
Anno: 2017

Prezzo: 14,00 €
ISBN: 9788865322017

La Margherita editore

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