Perché? Perché? Se la fase dei perché è arcinota ai genitori dei bambini più piccoli, un secondo giro di fuoco incrociato torna però con l’ingresso dei figli alla scuola primaria che coincide con l’affacciarsi di domande più precise, date dalla capacità maggiore di leggere il mondo. I genitori – me compresa – si arrabattano, cercano di ricordare, approfondiscono, “googolano”… Non è la risposta scientifica che i bambini cercano a questa età, è piuttosto il desiderio di scoprire il nesso logico, i processi, i passi precisi… Un libro che ho scoperto illuminante e piacevole da leggere (da non credere!) è di quel genio di Gianni Rodari: Il libro dei perché.

Di Rodari avevo letto moltissimi libri, ma non questo. Imarginavo che la sua fantasia, anche in questo caso, avesse sopravanzato la soddisfazione di una risposta pertinente. Invece ho dovuto ricredermi, perché Rodari in questo libro coniuga perfettamente le due anime di ragione e fantasia, che forse non sono altro che diverse manifestazioni di un’unico soggetto: l’intelligenza.

Occorre sapere che Gianni Rodari fece anche il giornalista e proprio da due delle sue rubriche nacque questo libro: i bambini potevano porgli delle domande – le più disparate – e lui si premurava di rispondere dalle colonne della rivista. Le domande sono naturalmente diversissime e spaziano dalla metafisica, alla fisica, alla poesia, alla biologia, alla storia, alla cultura…

Perché il ferro di cavallo porta fortuna?

Perché il mare è salato?

Perché si nasce?

Perché il cielo è blu?

Perché il mio papà non vince mai al totocalcio?

Perché si sogna?

Perché i re sono re?

Perché io sono io?

Perché il mio nome, Aurora, non c’è sul calendario?

Mi è piaciuta la storia del pulcino. Perché non ne fai una eguale?

Le risposte di Rodari a queste e molte altre domande spiazzano, perché coniugano con somma maestria un contenuto pertinente e spesso scientifico con la capacità di raccontare una storia. La stessa spiegazione tecnica diventa una storia, senza perdere il suo valore, perché in fondo è una storia. I due aspetti dialogano e giocano, come succede nelle domande dei bambini! E Rodari non si tira indietro, non si limita a ciò che è richiesto, ma investe i suoi interlocutori di curiosità e parole in rima, in prosa…

«Perché quando passa un’auto le foglie che stanno per terra le corrono dietro? L’automobile, correndo, taglia l’aria, come una nave taglia l’acqua: dietro di lei resta, per un solo attimo, il vuoto, e l’aria si precipita a riempirlo, trascinandosi dietro polvere e foglie. Furbe foglie! Fanno come i campioni che “succhiano” la ruota dei loro gregari. Per consolare i gregari, ho fatto questa canzonetta: filastrocca del gregario, / corridore proletario…».

«Perché il limone è brusco? Perché contiene l’acido citrico. In compenso però, fiorisce tutto l’anno. Somiglia a certe persone che di modi sono brusche come il limone ma dentro sono buone tutti i giorni, come il pane»

«Perché crescono i capelli? I capelli sono piantati nella pelle, come le piante nella terra, ed hanno radici ( i vasi sanguigni del “bulbo”) attraverso le quali si nutrono. Pensa che bello sarebbe se… Ma ascolta: Se invece dei capelli sulla testa / ci spuntassero i fiori, sai che festa? / Si potrebbe capire a prima vista / chi ha un cuore buono, chi una mente trista. / Il tale ha in capo un bel ciuffo di rose / segno che pensa solo dolci cose. / L’altro è certo un signor d’umor nero / gli crescon le viole del pensiero. / E quello con le ortiche spettinate? / Deve avere le idee disordinate.»

Oltre a regalare tante risposte e tante storie ai piccoli lettori, regalare un libro di Rodari significa regalare una lingua ricca di parole nuove (perché datate!), un immaginario storico che oggi forse appartiene più ai genitori che ai figli e che affascina i bambini (il totocalcio, i dischi, le lire, il fazzoletto in testa in chiesa, il dialetto…) e delle idee su cui riflettere. È netto Rodari nel giudizio di alcune situazioni, provoca senza volerlo fare e costringe i bambini ad interrogarsi a loro volta:

«Perché le balene non vivono nei nostri mari? Le acque dei nostri mari sono troppo calde per le balene, che vivono nei mari glaciali e là trovano i loro pascoli. Certo saprai che le balene sono mammiferi. Allora ascolta: Indovina se ti riesce: / la balena non è un pesce / il pipistrello / non è un uccello; / e certa gente, chissà perché, / pare umana e non lo è».

La pace, l’umanità dell’uomo, la superstizione e le cattive abitudini sono temi cari all’autore e attraversano molti dei perché. Tutto questo interessa i bambini che possono misurarsi con una narrazione non scontata né nella lingua né nei contenuti. Nello stesso tempo la struttura del libro, organizzata con un interrogativo per pagina, saprà soddisfare i primi lettori e nello stesso tempo non li affaticherà.

Le immagini dell’ultima edizione affidate a Giulia Orecchia sanno accompagnare il testo, spezzando la monotonia della pagina e restando al passo delle spiegazioni. Ogni tanto una tavola “collettiva” raccoglie il bazar dei perché in un’esplosione di forme e colori.

I vostri piccoli lettori troveranno certamente qualche risposta in uno dei 145 perché e proveranno tutto l’orgoglio di essere trattati da pari, di poter leggere da soli, di imparare qualche cosa nuova e ascoltare qualche storia bella. Cosa cercate di più?

«La fantasia fa parte di noi come la ragione: guardare dentro la fantasia è un modo come un altro per guardare dentro noi stessi».

Il libro dei perché
Gianni Rodari - Giulia Orecchia

182 pagine
Anno: 2011

Prezzo: 12,50 €
ISBN: 9788879268882

Einaudi editore

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Commenti
26 Ottobre 2019
Maria

Grazie a te di averlo notato e ricordato a tutti!

23 Ottobre 2019
Giorgio Chelidonio

I miei anni sono, ormai, più di 70 ma questa poesia è adatta a tutte le età (e le epoche, la nostra compresissima, visti i leader che girano e i loro tifosi ??)

Grazie per avercela ricordata ?

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