Cromosomi è un albo molto originale che arriva per Edizioni Corsare a firma di Fabian Negrin con le eccezionali illustrazioni di Kalina Muhova, illustratrice e soprattutto fumettista, bulgara di base italiana, che mostra di saper gestire alla perfezione anche il ritmo e la narrazione dell’albo illustrato.
Il titolo è sorprendente e il libro non passa inosservato anche grazie ad un ritratto affascinante che troneggia in copertina e a un inchiostro fluorescente che imprime un tono molto netto e particolare alla narrazione.
Ma le sorprese continuano, perché Fabian Negrin - che conosciamo come scrittore (e illustratore) di fiabe e di storie - si cimenta in queste pagine in quella che è una narrazione a metà tra la divulgazione, una storia e la storia con la S maiuscola.
Ci apprestiamo, infatti, insieme a Lucia, novant’anni nel 2025, a compiere un viaggio a ritroso nel tempo fino alla comparsa (circolare) di un’altra Lucia, o meglio Lucy.
Contro ogni indicazione teorica che vuole che il senso di lettura coincida con la progressione temporale della narrazione, Fabian Negrin infatti ci trascina indietro, controcorrente, ripercorrendo la storia di Lucia e di chi le permise di esserci.
«Mi chiamo Lucia e, mamma mia, come sono diventata vecchia… Sembra ieri che con Giorgio andavamo a ballare ogni sabato sera. Due fan scatenati dei Beatles»
Per supportare i lettori in questo viaggio nel passato le soluzioni grafiche adottate sono interessanti e intelligenti:
Nonostante queste inserzioni “tecniche”, l’albo ha un’armonia e una bellezza che lo rende tutt’altro che rigido o complesso. I testi di Fabian Negrin sanno suggerire intimità, nella finzione dello stringato racconto autobiografico; lo scrittore cita episodi circoscritti che le immagini della Muhova animano con vivacità, arricchendoli di suggerimenti sull’indole dei protagonisti, ma anche ricostruendo il clima storico in tavole più ampie dove appare anche un contesto (come le crociate o i ponti di Londra a inizio ‘900).
Dai ricordi in presa diretta di Lucia si passa a quelli riportati e ricostruiti, in una galleria di volti, che si spinge lontanissima nel passato grazie ad un anello (i ricordi umani e le tracce dei viventi si perdono molto più facilmente nella memoria che gli oggetti inermi, che il tempo scalfisce molto meno rapidamente). Risaliamo fino al 1190 e poi al 1360 a.C. e ancora più indietro… Cavalieri, principesse, nobili, capitani… la storia di Lucia si espande nel tempo toccando luoghi ma anche storie che debbono immaginarsi diversissime:
«ci saranno stati degli schiavi… dei cacciatori di coccodrilli… dei venditori di frutta…»
Il viaggio continua a ritmo sempre più vorticoso (i volti si assiepano!), fino a fermarsi su uno scorcio africano, dove, circa 3,2 milioni di anni fa, qualcuno apparve, sancendo la nascita dell’umanità.
Il racconto personale che si amplia progressivamente fino a diventare racconto dell’umanità è affascinante e Fabian Negrin riesce nell’impresa di tenere insieme suggestioni diverse, tenendo dritta la barra sul racconto di una storia, che pur può diventare espediente per una riflessione storico scientifica.
Un albo particolarmente bello e originale.