L’inizio della scuola segna, nella vita di un bambino, l’ingresso nella comunità sociale in modo formalizzato, tuttavia nell’immaginario di alcuni adulti questo passaggio segna uno spartiacque tra il non sapere di prima e il sapere di dopo. Ma è veramente così ?

Io credo che essere consapevoli delle competenze e delle abilità - oltre che dei punti di forza personali -  che ognuno possiede sia fondamentale ed incoraggiante per affrontare passi e luoghi nuovi e sconosciuti. Per questo ho trovato ironici, simpatici e divertenti i tre libri della serie Io so di Elena Odriozola, autrice e illustratrice spagnola, editi da Lupo Guido nella sua collana dedicata ai più piccoli.

Una bambina, in una casa molto elegante dai pavimenti a scacchi, dagli arredi decorati, e dalla vecchia ma perfetta cucina in formica ci mostra infatti di sapersi vestire, di sapersi preparare la colazione e di sapersi prendere cura dell’orto con sorprendente capacità.

I piccoli volumi quadrati, presentano un andamento sempre uguale a loro stessi: uno sfondo contestualizzante nella pagina di sinistra, la bambina nella pagina di destra e un movimento ad aprire la pagina che conclude l’azione e forma una striscia di pagine tripartita.

L’essenzialità di disegni e testi mostra chiaramente una sequenza di azioni che la protagonista svolge da sola, anche se accompagnata dal suo cagnolino e dagli stessi oggetti di casa (pupazzi, cartone del latte...) che paiono partecipare alle sue conquiste e ai suoi giochi.

«Come mi vesto?» si domanda la bambina nuda, osservando un armadio con i vestiti semplicemente bianchi ben disposti e stesi.

Segue una serie di tentativi che attraverso un ritmo binario di lettura, dato dalla pagina ripiegata, ci conduce fino alla fine.

Le mutande si mettono in testa?

«Si mette qui?» si chiede la bambina o forse chiede al suo lettore, infilandosi le mutande in testa.

«No meglio così» conclude con le mutande ben calzate.

Il gioco continua: la canottiera si infila dai piedi?…

Ciò che ho apprezzato in queste piccole storie di conquiste e che è maggiormente evidente proprio nel primo volume (Io so vestirmi da sola) è una naturalezza che non calca la mano in espressioni entusiaste o in colori accesamente celebranti: tutto è tranquillo, calmo, in attesa, silenzioso. Gli ambienti sono ordinati, quasi a suggerire, con Maria Montessori, che un ambiente bello e ordinato abbia già dato l’abbrivio al desiderio di sapere.

La stessa protagonista, mostra un’espressione neutra, come le bambole steineriane, che lascia al lettore la libertà di leggere e attribuire la propria emozione al momento: la disinvoltura con cui le diverse azioni sono svolte riconosce che le cose sono state fatte bene con molta semplicità, senza che questo scateni applausi a scena aperta.

I movimenti suggeriti sono chiari, tuttavia questi non sono testi regolativi (istruzioni per imparare a fare qualcosa), ma sono piccole storie di conquiste quotidiane, condite con ironia e stupore.

Nel volume dedicato alla colazione (Io so preparami la colazione), ad esempio si amplifica il senso di gioco che sbaraglia l’idea tradizionale del “saper fare una cosa”.

Nel prepararsi la colazione, infatti, la nostra protagonista - che in questo caso indossa un adorabile grembiule quadrettato e un foulard a pois azzurri - si versa il latte, imburra il pane e spalma la marmellata, scegliendo però di costruirsi con le fette di pane una casetta che poi con golosità si mangerà.

«Che delizia! Io so preparare la colazione benissimo»

Il terzo episodio dedicato all’orto vede la bambina - con una salopette blu, una maglietta a sottili righe rosse e comodi sabot color sabbia - muoversi tra il capanno e un piccolo spazio di terra puntellato da alberi. La vediamo intenta a piantare i germogli, zappare, annaffiare, aspettare, stupirsi e raccogliere i fiori.

«Se non piove annaffio. E se piove, resto a guardare. Con i primi fiori, faccio un mazzolino pieno di colori»

Anche in questo caso il focus non è offrire suggerimenti precisi su come si coltivano o si piantano i pomodori, ma è il raccontare la capacità di dare il proprio contributo alla cura di un orto, come un’avventura.

Le immagini sono molto belle, eleganti, chiare, quotidiane e curate nei dettagli, nei pattern e nelle espressioni e questo crea un ambiente piacevole da abitare e confortevole. Il ritmo narrativo lento, le parole non scontate e il rivolgersi direttamente ma liberamente al lettore e le immagini ricche e precise rendono questi libri una serie perfetta per i bambini dai tre anni.

A questo punto aspetto solo il volume dedicato allo scaccolarsi il naso che tanto mi aveva fatto ridere alla Bologna Children’s Book Fair.

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Io so vestirmi da sola Elena Odriozola - Virginia Portioli (traduttrice) 20 pagine Anno 2023 Prezzo 12,00€ ISBN 9788885810570 Editore Lupo Guido
Io so fare l'orto Elena Odriozola - Virginia Portioli (traduttrice) 20 pagine Anno 2023 Prezzo 12,00€ ISBN 9788885810594 Editore Lupo Guido
Io so prepararmi la colazione Elena Odriozola - Virginia Portioli (traduttrice) 20 pagine Anno 2023 Prezzo 12,00€ ISBN 9788885810617 Editore Lupo Guido
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