Ultimamente notavo come le novità editoriali rivolte ai più piccini scarseggiassero, in una sorta di cauta attesa di un’idea nuova. Addirittura nel 2016 il premio Nati per leggere della sezione Nascere con i libri (6-12 mesi) non fu assegnato, vi ricordate? Negli ultimi mesi tuttavia un sommesso seppur deciso movimento si sta volgendo in modo inequivocabile alla scoperta e riscoperta delle storie quotidiane, raccontate ai bambini attraverso i loro occhi.

Un esempio significativo di questa rinnovata attenzione alle storie quotidiane è la collana inaugurata da Bohem nel 2017 (I bohemini-mini) che vede in questi giorni la presentazione della sua ideale continuazione: i Bohemini-maxi. A differenza dei 4 volumi dedicati ai piccolissimi, che hanno visto una ideazione nuova e originale, nel rivolgersi ai bimbetti più grandicelli (per me dai 15-18 mesi) in un ideale percorso che guidi dalla nascita fino alle protostorie e agli albi, la casa editrice di base triestina va a pescare una celeberrima collana che ebbe molto successo in Svezia più di 30 anni fa. La firmano Barbro Lindgren ed Eva Eriksson, una coppia premiatissima per l’originalità e l'innovazione che portarono nel panorama della letteratura per l’infanzia in quegli anni (entrambe premio Alma, Astrid Lindgren Memorial Award).

Al centro di questa collana c’è Max, un bimbetto di 18-24 mesi, con al suo fianco un silenzioso quanto espressivo cagnolone. L’orizzonte in cui si muove il bambino è la sua casa e le sue storie sono piccole avventure di quotidiana straordinarietà. I primi due volumi in uscita si intitolano Il carretto di Max e Il bagnetto di Max, ma la casa editrice ha già annunciato l’uscita di altri due titoli (Il vasino di MaxLa palla di Max) il che ci pone davanti un interessante prodotto seriale con al centro un bambino, come non se ne vedevano da un po’. La struttura narrativa è apparentemente molto semplice: le immagini si susseguono sul bianco nitido della pagina cartonata, in sequenza o interrotte da pagine di testo, il movimento illustrato è lineare, senza sbalzi (nonostante come noteremo altre azioni e storie si svolgono fuori dalla pagina) e segue Max nella sua avventura rappresentata, nel primo caso, dal raccogliere i suoi giocattoli per portarli a fare un giro nel suo carretto e nel secondo volume dal lavarsi insieme a loro. Il testo corona in senso esatto una sensazione di familiarità gioiosa e semplice che avrebbe potuto essere compromessa da una lingua ammiccante o freddamente esterna: la traduzione infatti sceglie l’espressione del bambino nella struttura ripetuta («L’orsetto di Max va nel carretto. Il cane di Max va nel carretto. La palle di Max va nel carretto» ), ma non cede a un lessico e una sintassi storpiati, in favore invece di una lingua esatta, forse adulta, ma espressione fedele del pensiero del bambino piccolo che non è mai confuso, anche nei riferimenti lessicali. Il rischio delle storie quotidiane è che non abbiano niente da raccontare, queste storie invece colpiscono per il clima emotivo di complicità serena che instaurano immediatamente con i propri lettori – colpo di scena finale incluso! – e per la ricchezza di dettagli che rendono la lettura ripetuta sempre nuova. A differenza infatti dei bohemini-mini, dove l’attenzione dei piccini doveva focalizzarsi su un unico dettaglio per pagina, qui i bimbetti più grandi possono godere di diversi spunti di osservazione: gli spazi percorsi cambiano (siamo in cucina e poi in sala e poi in giardino…), impercettibilmente i dettagli di contorno testimoniano interventi esterni (notate il barattolo dei biscotti prima chiuso e poi rovesciato), gli sguardi tra i personaggi e i gesti spontanei strappano sorrisi ogni volta che si coglie una sfumatura differente (indimenticabile lo sguardo nella sequenza «Il biscotto è sparito. Dov’è il biscotto?», ma anche alcune occhiate dell’orsetto di peluche). Il tutto si scioglie in una risata calda e spontanea che la situazione stessa esige, senza che vi sia alcuna forzatura.

I bambini più piccoli vengono coinvolti in un ambiente caloroso e familiare che si ripete avventura dopo avventura (medesimi personaggi e testo speculare anche nel secondo episodio) e che però offre sguardi spensierati sulla quotidianità che realmente appare un’affascinante avventura (mentre li sfoglio vi assicuro che non riesco a togliermi il sorriso dagli occhi). Eva Eriksson riesce con personalità a creare questo ambiente caloroso, fatto di gesti spontanei (e a volte scomposti!), pancine gonfie e sguardi intensamente concentrati.

Ho trovato molto bella l’idea della casa editrice di creare un percorso per i più piccoli che legasse il lavoro di Paloma Canonica e questo della coppia svedese anche attraverso una continuità editoriale data dalla strutturazione delle due collane: il formato è lo stesso e il ruolo dei risguardi è simile).

Due volumetti straordinari a cui auguriamo ogni fortuna!

Il carretto di Max
Barbro Lindegren - Eva Eriksson

24 pagine
Anno: 2018

Prezzo: 12,50 €
ISBN: 9788895818856

Bohem editore

Il bagnetto di Max
Barbro Lindegren - Eva Eriksson

24 pagine
Anno: 2018

Prezzo: 12,50 €
ISBN: 9788895818863

Bohem editore

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