Questa storia di Natale è illuminata dai viola intensi e dall’oro del deserto. Anche in Malik e i re magi la voce scelta per raccontare la storia della nascita di Gesù è quella di un bambino, l’accento che in questo è sottolineato è quello del tempo: un tempo giusto, governato da una provvidenza inspiegabile che porta però ciascuno al posto giusto. Anna Lavatelli apre il suo racconto nelle sale affollate di un magnifico palazzo arabo illuminato dai riverberi rosa e viola di una notte da Mille e una notte. I disegni pittorici e cinematografici ci accompagnano: seguiamo il piccolo Malik che, tra turbanti e scarpe con la punta all’insù, segue il concitato conciliabolo del nonno nella torre dell’osservatorio.

«Questa notte ho visto la stella che ci mostrerà il cammino… Partiremo domani e la seguiremo fino in Palestina. Non c’è tempo da perdere se vogliamo essere i primi a rendergli omaggio». Malik scruta l’orizzonte, non serve un canocchiale per vedere l’astro lucente che illumina la notte. Chi si cura di un bimbetto? Malik riesce facilmente ad aggregarsi alla carovana in partenza, tra cammelli bardati a festa sotto un cielo nitido di calore. Sarà il calore a svelare la sua presenza.

«“Ho sete! Acqua, acqua!” “Ahimè, io conosco questa voce!” dice re Gaspare, smontando in fretta dal suo cammello»… «“da domani dovrai renderti utile, come tutti gli altri… Baderai tu alle pecore che forniscono il latte alla carovana”».

Malik, con ila sua testolina riccia e le sue gambe svelte, sotto la tunica bianca non si risparmia e le corse tra le oasi dietro alle pecore sembrano quasi un gioco. Eppure tra i toni aranciati della notte ormai incipiente Malik si perde alla ricerca di un pecorella smarrita.

Tornato all’accampamento Malik brucia di febbre, forse l’incarico era troppo gravoso per quelle gambette svelte: i piani saltano e il grande re aspetterà, confidano.

«“Non partiremo senza di te!”». Quando il piccino si riprende i tre corrono con la carovano verso la Palestina: avranno perduto l’incontro con il re bambino? Lo cercano nei palazzi eppure nessuna traccia

«Che si siano sbagliati i nostri re? O che si tratti di quel bambino nato in una stalla, di cui qualcuno ci ha parlato?»

«Sì proprio in una stalla, senza fasto né gloria è nato il Bambino che cercavano».

Sono arrivati ultimi, loro che probabilmente per primi iniziarono a seguire la stella, sono arrivati ultimi, ma al momento giusto: «Il giorno del vostro arrivo sarà per sempre ricordato come la festa dei re magi».

La storia dei re magi è sempre affascinante, perché sembra di vedere riflessa la discrezione e l’umiltà della nascita di Gesù. Tre re che non hanno paura di andare ad omaggiare un altro re, forse più grande di loro e che, nonostante tutto, rinunciando alla loro idea preconcetta, poi lo riconoscono: non ha corona, non è riccamente vestito, ma li aspetta. Accanto a questo percorso quello di un bambino che sembra non essere abbastanza grande per andare incontro al re dei re. Eppure Gesù arriva per scardinare ciò che già sappiamo e incomincia a poche ore di vita quando accoglie, con il sorriso, i più poveri dei poveri e i più piccoli dei piccoli, come Malik. Ognuno è lì dove la Provvidenza vuole che sia.

Per noi che ci immaginiamo il Natale bianco delle notti fredde e delle lanterne alle finestre ricordare il calore orientale del deserto che vide la nascita del Salvatore fa forse un po’ impressione. Paolo D’Altan amplifica questo effetto con una scelta di colori che sanno di oriente: i viola, i rosa, gli arancioni. Vi è una luce abbagliante in cui è immerso lo spazio; le dune e le oasi bruciano del calore del sole. Il tratto sognante, i confini sfumati dei disegni che quasi confondono, i volumi donano a queste tavole un’intensità speziata e intensa che vi catapulterà nella Palestina dell’anno 0. I diversi piani che interloquiscono con il lettore sfondano la pagina e le espressioni facciali vi faranno sgranare gli occchi.

Un storia semplice e narrata prevalentemente attraverso dialoghi che facilmente apprezzeranno i bambini a partire dai 3 anni.

Malik e i re magi
Anna Lavatelli - Paolo D’Altan

32 pagine
Anno: 2016

Prezzo: 12,00 €
ISBN: 978-8866990772

Interlinea editore

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