Tra i sei e i nove mesi i bambini sviluppano quello che viene chiamato “senso di permanenza” ovvero iniziano a scoprire che gli oggetti pur scomparendo alla vista, permangono nel mondo. Questa fondamentale conquista cognitiva permette ai bambini di intuire uno spazio al di là della loro realtà propriocettiva, ma in realtà questo passaggio rivela un atteggiamento che è tipico del bambino che, con curiosità, inizia progressivamente a scoprire lo spazio intorno a sé, procedendo a cerchi concentrici.

La sorpresa e il meccanismo che, all’interno dei libri, mira a stupire il lettore è quindi certamente consono alle competenze, alle domande e alla modalità di osservazione della realtà dei più piccoli. 

E nonostante spesso questi libri vengano chiamati libri-gioco - come se il loro obiettivo fosse quello di innescare di un meccanismo di interazione giocosa - io credo invece che i libri ben pensati, anche se animati con cursori o alette, debbano mettere al centro una storia, ovvero debbano invitare il bambino a leggere le immagini, indagando la relazione tra sé, il mondo e il libro.

Un buon esempio è a mio avviso Il giardino di Amandine Laprun che è un libro cartonato di Gallucci di 12 pagine in bianco e nero, pensato in modo tale che ogni doppia pagina permetta, allo scorrere di un cursore, di rivelare il colore dello spazio appena osservato in monocromia.

I bambini hanno tutto il tempo di soffermarsi sui profili che riproducono spazi comuni come l’intrecciarsi di rami con le ciliegie, i tulipani nel prato, il riccio che zampetta tra le piante di fragole… e al momento giusto stupirsi per l’apparire di quei colori che rivelano la realtà con cui i bambini vedono il mondo.

Il bianco e nero attirano lo sguardo dei bambini, ma non pensate di proporre questo testo ai neonati (3-6 mesi), perché le pagine sono troppo affollate per attirare la loro attenzione e permettere loro di leggere.

Il contrasto bianco e nero, in questo caso, serve a bambini un po’ più grandi (9-18 mesi) per poter riflettere sulla riconoscibilità e per questo è importante che l’autrice abbia scelto di ritrarre soggetti realistici: non un uccello ma una cinciallegra, non fiori ma tulipani.

I bambini più piccoli sono infatti attirati dalla realtà e il disegno astratto ha presso di loro un fascino certamente inferiore, quando non risulti addirittura incomprensibile.

Il legame di queste pagine, infine, è dato dal contesto quotidiano (il giardino) che, nella progressiva scoperta del mondo, è tra i più prossimi: dalla cinciallegra sul ramo di ciliegio, al ramo con le ciliegie, giù giù, fino a terra.

La prossimità è un altro criterio importante da tenere d’occhio: un bambino di questa età non comprenderà mai un libro sulla giungla o sui monumenti!

In fondo, la doppia pagina finale riassume, a colori, il breve viaggio svolto in giardino.

Un buon cartonato per piccolissimi, che gioca con l’innato senso di meraviglia!

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Il giardino Amandine Laprun Anno 2022 Prezzo 9,95€ ISBN 9788836244157 Editore Gallucci
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