Galeotta fu Antonella Capetti (di Apedario) e poi Carla Ghisalberti (di Lettura Candita) che me ne parlarono come di un libro imperdibile, soprattutto se trattasi di quattrenni con mamme al seguito fissate con le esplorazioni e i benefici delle carezze ai conigli. E così arrivò.

La Strana enciclopedia di Adrienne Barman è davvero un libro da avere sugli scaffali, in particolare se amate gli animali ma siete un po’ stufi delle solite enciclopedie, approfondite ma un po’ scontate, scientifiche e con aneddoti curiosi ma moooooolto testuali e quindi destinate a bambini di almeno una decina d’anni. Detto questo, non immaginatevi un libro superficiale scritto con il solo fine di divertire senza, in fondo, raccontarvi niente, perché Adrienne Barman ci offre un signor lavoro, figlio di studi approfonditi e soprattutto rielaborato da una mente creativa, capace di manipolare, organizzare e visualizzare connessioni tra soggetti inaspettati. Menti come quelle dell’illustratrice svizzera lasciano senza fiato, fanno sorridere e pensare che ci sono ancora al mondo persone curiose che sanno sorridere delle meraviglie del mondo. L’enciclopedia è davvero una strana enciclopedia: gli animali si presentano uniti in strane famiglie, ci sono gli architetti (primi e preferiti di Saverio), i giganti, i rumorosi, i sedentari, i mimetici, i nervosi… Ogni pagina è una scoperta: il dromedario si trova accanto alla gazzella di Waller, all’otaria della California e all’airone rosso nella pagina dei “colli lunghi”, la manta gigante precede lo scarabeo titano, il capibara e il gorilla tra i “giganti”. Animali noti, sconosciuti, mai sentiti, ma anche estinti e leggendari si avvicendano uno dopo l’altro, regalando ad ogni lettore una storia, un mondo. I legami si instaurano per affinità fisiche esteriori, ma anche caratteriali, intellettive e storiche.

La tavole sono movimentate e imprevedibili: descrittive, ma anche connotative o a riquadri; gli animali interagiscono tra di loro, non si vedono perché sono così veloci che sono fuggiti dalla pagina, sono raggruppati in cerchio su sfondi bianchi, si appollaiano su umani sorridenti…

Dimenticatevi le ripetitive e obsolete pagine a sfondo neutro: in questo libro il colore domina e, sebbene incorniciato, parla, racconta, ride. Sonoramente. L’energia – anche un po’ insolente – dei fuxia, dei gialli, dei rossi, dei rosa a pois gialli si alterna a foreste di conifere e montagne, distese d’erba rigogliosa e savane bruciate dal sole.

Eppure il tono sopra le righe non è solo rumoroso, perché i bambini (e i grandi) possono imparare una miriade di nozioni, forse anche meglio di quanto avrebbero fatto davanti a tradizionali volumi scientifici, perché le memoria stimolata da nuove associazioni rimane piacevolmente colpita. Voi lo sapete che il capodoglio sa trattenere il fiato per 90 minuti? E che le aquile arpia sono monogame e fedeli? Avete mai guardato le orecchie di un potamochero? Anzi eravate a conoscenza dell’esistenza del potamochero? Sapevate che la salamandra pezzata è considerata un animale diabolico? E qualcuno vi ha mai raccontato la storia dei rinogradi? Ogni animale è caratterizzato, unico e simpatico (è un aggettivo banale, ma mi sembra calzante!), la linea espressiva, mobile e intelligente, le espressioni dei personaggi vive, i tratti brevi e plastici che a stento contengono i colori. Tutto insomma fa venir voglia di partire per l’Amazzonia o di comprare un cormorano per capire come mai è tra i “domestici”, fa venir voglia di cercare su internet video sui balli del manachino capirosso o cercare in cortile un onisco per poterlo chiamare per nome. È un libro che apre scenari, mette in moto occhi e cervello, fa venire voglia di esplorare: noi abbiamo inventato un gioco con i sassi, organizzandoli in categorie che farebbero invidia anche all’autrice svizzera.

Non è certamente il libro da leggere dall’inizio alla fine prima di addormentarsi, è un libro da sfogliare anche in solitudine (c’è anche un comodo segnalibro arancione fluorescente…), è un libro che fa venire idee e che poi ti fa giocare a “indovina che animale sono”, è un libro che si vorrebbe sempre a portata di mano per poter fare dei mimi indimenticabili. Magari non soddisferà tutti i dubbi sugli animali, ma di certo fare nascere mille domande.

Saverio ne è rimasto stregato, io pure, non c’era dubbio. Provare per credere.

Strana enciclopedia

Adrienne Barman

207 pagine
Anno: 2014

Prezzo: 19,90 €
ISBN: 9788817073769

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Commenti
28 Gennaio 2015
Maria

Grazie a lei Adrienne, amiamo molto il suo lavoro. Grazie a lei!

28 Gennaio 2015
Barman

Buongiorno, Maria
WOW, giusto une GRANDE GRAZIE per il vostro articolo, sono veramente toccata dalle vostre parole! Penso che é la più bella critica che ho potuto leggere su «Strana enciclopedia»!!! Grazie e bella giornata!
Adrienne Barman

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