Esce per Rizzoli, dopo 27 anni dalla prima edizione e una ventina d’anni dalla prima edizione italiana, Volpe e Lepre di Sylvia Vanden Heede, un libro che raccoglie al suo interno una serie di racconti illustrati dal pluripremiato illustratore Thé Tjong-Khing. Il libro, nonostante il numero elevato di pagine (144), è ideale per i primi lettori in quanto raccoglie al suo interno diversi racconti scritti in modo semplice e lineare, organizzati secondo una sequenza progressiva: da un racconto molto breve fino ad un ultimo, leggermente più lungo e complesso.

Al centro di queste storie troviamo una buffa coppia, formata da una volpe golosissima e pigra e da una operosa ed energica lepre, i due vivono accanto a Gufo solitario e burbero.

Le 16 vicende sono accostate a una serie di piccoli disegni che si relazionano in modo dinamico e divertente con la storia.

Le avventure di questi tre personaggi, a cui si aggiunge l’esilarante pulcino-gallo Pio, si svolgono lungo (circa) le quattro stagioni di un anno. Ogni capitolo corrisponde ad un episodio che si lega sottilmente ai successivi, arricchendo un canovaccio seriale con una piccolo movimento evolutivo.

La cifra di questa narrazione è la lingua: spesso monoproposizionale, frammentata con frasi brevi intervallate da punti fermi, una narrazione che anticipava quelle che sarebbero state le tendenze contemporanee. Eppure questa lingua asciutta riesce a non perdere di gusto grazie ad un lessico non banale e ad una sottile ironia che innerva la scrittura. 

Tutto incomincia con la preparazione di un brodo di pollo e poi continua con il ritrovamento di un uovo, l’arrivo dell’autunno, la neve, una passeggiata nel bosco, una brutta influenza, un pupazzo di neve, un’inaspettata scoiattolina (Piuma) alla ricerca di un appartamento in un luogo più tranquillo (o no?), un’indigestione…

Le aperture dei racconti sono molto lineari, per lo più privi di descrizioni e incentrati sull’azione:

«È giorno.

Lepre è ancora a letto.

Volpe invece è già in piedi.

Deve uscire di casa, perché non c'è più pane.

Volpe prende la borsa e conta i soldi.

Si mette la sciarpa al collo e il cappello in testa.

Piano, per non svegliare Lepre!

In silenzio chiude la porta.

Ssst! Piano!»

Eppure ogni episodio devia poi verso il sorprendente, come quando il piccolo Pio cresciuto diventa un pollo (?) e Volpe cerca di papparselo o quando l’arrivo di Piuma fa sì che Gufo e Volpe si agghindino da veri seduttori, per non parlare della reazione spropositata che Piuma ha al risveglio dal letargo. Pio, poi, pronuncia solo “Coc” o sequenze di “Coc” eppure i protagonisti riescono a dedurre complessi pensieri e dichiarazioni... tutto da ridere!

«“Chi sa una barzelletta?” chiede Lepre.
“Pio!” dice subito Gufo.
“È vero, no?
Tu sai una barzelletta.
Com'era, Pio?”
“Сос сос сос!” dice Pio.
“Ah, sì, adesso mi ricordo!” ride Gufo.
Si rotola per terra dalle risate»

La sintesi testuale si accorda alle capacità dei primi lettori (dai 6 anni) così come la caratterizzazione prevedibile dei personaggi che permette loro di dare per assodati alcuni dettagli, nello stesso tempo l’imprevedibilità e l’umorismo li coinvolgeranno nella lettura.

Volpe e Lepre Sylvia Vanden Heede - Thé Tjong-Khing - Laura Pignatti (traduzione) 144 pagine Anno 2024 Prezzo 16,00€ ISBN 9788817188081 Editore Rizzoli
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