Crescere significa affrancarsi o meglio accettare e rinarrare il legame con la propria madre, ma implica anche che la madre possa pacificarsi e accettare quegli anni di cura, necessariamente soggetti a compromessi e sbagli.

La ritessitura di questo ideale arazzo avviene, dunque, da due estremità contrapposte (quella della madre e quella della figlia), in un lavorìo infinito, poiché ogni madre è stata sua volta figlia ed ogni figlia può diventare madre.

Questo è il segreto custodito ne Il regalo delle fate formiche albo illustrato coreano di Shin Sun-Mi che idealmente riprende la storia del primo volume che aveva già presentato ai suoi lettori questi piccoli eleganti spiriti familiari che supportano e assistono le persone di casa.

Spiriti custodi, spiriti di memoria in grado di intervenire quando qualche nodo viene al pettine incupendo l’armonia familiare. Era accaduto così, nel primo volume, in occasione di una brutta febbre e torna in questa seconda narrazione come benefico rimedio al dolore dei ricordi.

«“Mamma, ricordi questa foto?” “Eri così giovane e bella”. “Lo ero davvero?” “Sei ancora bellissima”. “Ricordo che non facevo altro che aspettare il tuo ritorno, ogni giorno”. “Sì, piangevi molto da bambina. Quando dovevo andare al lavoro, non volevi saperne di separarti da me”»

Una mamma, una figlia e un albo di fotografie. Le figure di profilo, senza nessun accenno al contesto, conducono il lettore in una dimensione intima dove i pensieri e i gesti sono emanazione della storia.

Il giovane figlio, leggendo tra i silenzi di questo dialogo interiore un dolore da lenire, chiede aiuto a quelle stesse fate formiche che erano arrivate a soccorrerlo quando aveva la febbre.

«“Fate formiche, esiste un modo per fare felice mia nonna?”»

Detto fatto. Con fare fiabesco le fate formiche confezionano due vestiti speciali, invisibili all’esterno e riccamente tessuti all’interno, che hanno un potere unico: «se lo metti su, puoi tornare al tempo per cui provi tanta nostalgia»

Mamma e nonna vengono dunque invitate a questo appuntamento con la nostalgia, nel tempo passato. Vestite di tutto e con una pietanza amata da portare con sé, sono pronte.

Nessuna si tira indietro e questo permetterà al grande arazzo della loro storia di rifulgere di nuovi brillanti colori. E se la commozione (e una certa inclinazione culturale) forse inizialmente freneranno i gesti, gli sguardi commossi e il movimento partecipato delle fate formiche raccontano l’intensità di quello che sta accadendo. 

Prendersi del tempo per poter esplicitamente far riaffiorare parole e gesti può essere estremamente benefico. Ci raccontano questo le immagini gentili e dettagliate, il ritmo preciso, l’essenzialità neutra degli sfondi, tutto concorre affinché l’incantesimo avvenga come all’interno di un rituale. 

Sentirsi bambine è qualcosa che si prova sempre tra le braccia della propria madre, anche se anagraficamente non si è più bambine.

Un libro per le madri che sono e le figlie che furono.

Il regalo delle fate formiche Shin Sun-Mi - Lisa Topi (traduzione dall’inglese) 36 pagine Anno 2024 Prezzo 20,00€ ISBN 9788833701622 Editore Topipittori
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