Sono moltissimi libri di Aidan Chambers che mi hanno accompagnato lungo gli anni di studio e di riflessione sulla letteratura per l’infanzia, uno su tutti, però, ha contribuito a conformare la mia idea sulla relazione con i ragazzi nei diversi gruppi di lettura che tengo: Il lettore infinito, un libro la cui lettura è, secondo me, imprescindibile per chiunque si occupi di avvicinare i ragazzi alla letteratura.

Il libro ha come pregio quello di essere molto schietto e chiaro nelle argomentazioni; il critico e narratore inglese, infatti, non utilizza giri di parole, ma è capace di mettere in risalto tutte le grandi questioni, non trascurando anche quelle che possono essere considerate banalità. La problematizzazione dell’educazione alla lettura e alla letteratura, dunque, è affrontata in capitoli brevi e concisi che sviscerano diversi aspetti della questione dai più scontati (c’è bisogno di tempo materiale per leggere) fino ai più filosofici (cosa ci attira della letteratura?).

Ogni argomentazione è portata avanti attraverso ragionamenti ma anche grazie a tantissimi esempi, tratti dalla sua esperienza sia di ragazzo-lettore che di educatore, a cui si intrecciano citazioni rigorose di tanti altri studiosi che al tema si sono dedicati. Questo pone il discorso di Chambers su un piano critico interessante: non ci si improvvisa educatori alla lettura o critici letterari, al contrario c’è bisogno di avere in mente tante questioni che non possono essere date per scontate e che richiedono preparazione e studio.

È, dunque, molto interessante notare come in tutti i capitoli vi sia una strettissima correlazione tra la parte teorica e la parte pratica. Da un verso Chambers sembra affrontare questioni molto “terra terra” dalla scelta del libro alla disposizione dei libri in mostra a scuola, dall’organizzazione degli incontri con gli autori alla gestione dei gruppi di lettura, eppure ogni aspetto è legato ad una riflessione che risale alle ragioni del perché quell’attività dovrebbe essere proposta in quel modo.

Il libro è dunque una guida utilissima per gli adulti che desiderino lasciarsi educare per diventare educatori alla lettura.

Infatti, l’aspetto cruciale che caratterizza questo libro è la consapevolezza che i ragazzi hanno bisogno di avere delle guide adulte che li accompagnino nel grande universo letterario, dunque i primi a dover essere formati sono proprio gli adulti.

Secondariamente Chambers è molto chiaro sull’obiettivo assoluto che ci si deve preporre: rendere i ragazzi autonomi nel loro rapporto con i libri.

Questo patto basato sulla libertà è imprescindibile: nessuno può essere trascinato, nessuno può essere obbligato! È quindi molto interessante osservare come Chambers contempli anche la possibilità dell’insuccesso, della non collaborazione, del silenzio, del fallimento: se c’è bisogno di una guida, tuttavia c’è bisogno anche di qualcuno che abbia il desiderio di seguire.

Nella riflessione sul rapporto dei ragazzi con i libri, Chambers ha anticipato molte questioni che oggi sono più che mai attuali, come l’utilizzo della lettura attraverso gli schermi o come i fenomeni virali di TikTok, dove il passaparola tra pari è ciò che determina l’approdo al libro. In ogni caso nella descrizione dei diversi fenomeni, non vi è mai un giudizio di valore, ma il desiderio di una riflessione che contribuisca a rendere l’adulto consapevole di quello che accade, affinché possa trasformare ogni spunto in un contributo positivo alla creazione di lettori soddisfatti e autonomi. Questo testimonia una profonda stima che l’autore ha dell’infanzia e della giovinezza, come testimonia perfettamente il metodo “Dimmi”, da lui progettato per la gestione dei gruppi di lettura, metodo che propone come base un genuino interesse verso il pensiero dell’altro e che trova nelle domande la possibilità di rendere lo sguardo sul libro, uno sguardo critico, esigente e interessato.

Per testimoniare la bellezza e l’efficacia intelligente di questo saggio vi lascio 10 frasi (+1) che ho trovato particolarmente illuminanti e ringrazio Chambers per tutto quello che generosamente ha donato a noi studiosi attraverso i suoi scritti.

Partite da qui ma non perdetevi nessun altro suo saggio!

1. La disponibilità di libri è un presupposto fondamentale per iniziare a leggere, e ogni dotazione di libri deve includere anche storie che amiamo.

2. In realtà, [il bambino ndr.] sta crescendo come lettore dal momento in cui prende tra le mani un testo prestandogli la propria attenzione.

3. Non dobbiamo infatti scordare che ogni nuova lettura dipende dalle esperienze precedenti di ogni lettore.

4. Il tempo per esplorare in piena libertà è un elemento importante in qualsiasi contesto di lettura, e produce alcuni vantaggi significativi.

5. Se leggiamo volentieri, con una predisposizione d’animo positiva, molto probabilmente trarremo piacere dalle nostre letture. Se invece siamo costretti a leggere, e non ci aspettiamo alcuna gratificazione dal testo, facilmente troveremo questa pratica assai noiosa.

6. Nessun insegnante è in grado di valutare quale libro possa soddisfare i bisogni intellettuali ed emotivi dei propri alunni. Quindi è fondamentale proporre numerosi libri e di generi diversi.

7. I bambini e i ragazzi devono imparare a scegliere da soli. Se a un bambino è consentito accettare o rifiutare le proposte presentate, chiederà letture di qualità molto prima e in modo autonomo rispetto a un bambino troppo orientato nella scelta dal giudizio dell’insegnante.

8. Questo è vero per la storia dell’intera umanità ed è vero anche per ogni singolo essere umano. E ognuno di noi attraverso la storia della propria vita esprime anche la storia dell'intera umanità. Ognuno di noi arriva alla letteratura attraverso il racconto di storie ad alta voce. […] Il nostro approccio alla lettura di letteratura è profondamente radicato in questa esperienza di racconto orale, nel nostro bisogno di storie, nella nostra comprensione dei suoi modi e dei suoi mezzi.

9. La lettura ad alta voce è essenziale per lo sviluppo della capacità di lettura anche quando il lettore è già in grado di leggere autonomamente e silenziosamente.

10. Noi stessi dovremmo dialogare con i ragazzi delle loro letture, in modo tale che possano sentire come parliamo - la lingua che usiamo, gli argomenti che trattiamo, il modo in cui ascoltiamo gli altri - e come manifestiamo il nostro entusiasmo per la pagina scritta.

+ 1. Tuttavia, ciò che tutti sappiamo è che la critica ha a che fare con la “costruzione del significato” di un testo, con la sua ricerca e la sua discussione. Così come sappiamo che parte integrante della critica letteraria è anche l'interpretazione di un testo e l'interazione tra il testo e il lettore.

Il lettore infinito Aidan Chambers - Gabriela Zucchini (traduzione) 189 pagine Anno 2015 ISBN 9788890580826 Editore Equilibri
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