Cosa c’è più in là? Cosa c’è dopo (aprés)?

A Montale il mare ha probabilmente destato le stesse domande che Hubert Poirot-Bourdain ha trasformato in un leporello intitolato proprio Aprés. È infatti celeberrima questa poesia tratta da Ossi di seppia:

«S’è rifatta la calma
nell'aria: tra gli scogli parlotta la maretta.
Sulla costa quietata, nei broli, qualche palma
a pena svetta.

Una carezza disfiora
la linea del mare e la scompiglia
un attimo, soffio lieve che vi s'infrange e ancora
il cammino ripiglia.

Lameggia nella chiaria
la vasta distesa, s'increspa, indi si spiana beata
e specchia nel suo cuore vasto codesta povera mia
vita turbata.

O mio tronco che additi,
in questa ebrietudine tarda,
ogni rinato aspetto coi germogli fioriti
sulle tue mani, guarda:
sotto l'azzurro fitto
del cielo qualche uccello di mare se ne va;
né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto:
" più in là “!»

Ed è difficile non rivederla prendere vita, anche se in un tono molto più semplice, nelle parole dell’autore e illustratore francese che ritrae un bambino (lo si deduce dal confronto con la dimensione del cane che gli sta accanto) che scruta l’orizzonte come spinto dal vento che soffia alle sue spalle:

«En regardant loin, très loin vers l'horizon, je vois des champs à perte de vue. Je vois la longue route qui serpente à travers les champs»

[Guardando lontano, molto lontano, verso l'orizzonte, vedo campi a perdita d’occhio. Vedo la lunga strada che si snoda tra i campi]

Il formato orizzontale del leporello dispiega l’orizzonte che si allunga anche visivamente: i campi lasciano spazio alla spiaggia, agli scogli e poi al mare… barche a vela, isole, uccelli, pale eoliche… ma tutto, tutto sembra portare scritto “più in là”, avanti, aprés, aprés…

«Après la vieille maison en ruine et les dunes que le vent balaie, il y a la plage et les rochers qui se jettent dans la mer»

[Dopo la vecchia casa diroccata e le dune spazzate dal vento, c'è la spiaggia e gli scogli che sfociano nel mare]

«Après la plage et les rochers qui se jettent dans la mer, il y a le phare du bout du monde»

[Dopo la spiaggia e gli scogli che sfociano nel mare, c'è il faro della fine del mondo]

Le descrizioni sono essenziali, ma non banali e descrivono quello che le immagini schizzano in illustrazioni dalle forti linee nere e dalle campiture piatte, ma non ferme: le scale cromatiche di blu e le nuvole animano il cielo, il mare si increspa di bianco, i campi vibrano grazie ai contorni irregolari.

Ma aprés, aprés…cosa troviamo? Il finale può sembrare scontato: ma chi non vorrebbe correre verso l’abbraccio di qualcuno?

«Et après la maison isolée, il y a toi qui m'attends»

[Et après la maison isolée, il y a toi qui m'attends]

Un leporello dal sapore estivo - perché la stagione in cui catapulta il lettore è quella -, che è una metafore del “più in là” che chiama tutti lontano.

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Aprés Hubert Poirot-Bourdain 22 pagine Anno 2022 Prezzo 20,00€ ISBN 9782889086160 Editore La joie de lire
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