Continuiamo a parlare di cappuccetti, dedicandoci oggi a quello originale: quello rosso.Di discorsi sui classici potete leggerne in ogni blog e in ogni rubrica dedicata a libri per grandi e piccini, indifferentemente. A me i classici piacciono. Sarà perché ho fatto il liceo classico e l’Iliade e l’Odissea mi hanno sempre affascinato, sarà perché la mia suora delle elementari ci fece leggere l’Odissea e i Promessi sposi a fumetti (e io ancora mi sogno Odisseo muscoloso che emerge dal mare), sarà che per lavoro studio i testi di qualche secolo fa e mi piacciono, sarà… Io credo che se nel 1600 Charles Perrault poté trascrivere queste storie, la ragione è che queste storie venivano raccontate da secoli e questo perché, tra tutte le storie che probabilmente anche allora circolavano, queste hanno mostrato da subito di avere qualcosa di memorabile da raccontare. È così.Le corde che toccano travalicano il tempo e lo spazio, Saverio infatti le ha amate senza percepire alcuna distanza dalle storie “contemporanee”: forse hanno una estensione diversa, sono più verbose, ma solo perché la cultura di provenienza era orale e non visiva. E poi diciamocelo: cosa si può capire veramente delle principesse che protestano contro i vestiti rosa, delle bambine con il cappuccetto giallo, delle streghe che cucinano dolcetti se non si conoscono i classici? È come studiare la lingua italiana senza sapere il latino. Ma questo è un altro discorso.

Quindi quando una nonna ci ha regalato un paio di volumi delle “Fiabe a merenda” della Mondadori, questi sono stati accolti con gioia. Il progetto della collana (oggi rintracciabile con difficoltà) è interessante: illustratori diversi (tra cui Gabriele ClimaLaura Rigo, Gloria Fancella, Valentina Salmaso, Nella Bosnia), testi completi e semplici, libri corredati da indicazioni per la lettura ad alta voce (come ogni fiaba esige!), ed anche curiose note sulla versione originale del testo e sulle varianti.

Sebbene il testo sia preminente, la fiaba può essere seguita attraverso le illustrazioni, che cercano di favorire la concentrazione dei piccoli. Ammetto che inizialmente Saverio faceva fatica a seguire tutta la storia (e allora io saltavo delle pagine o le riassumevo), e quindi fino ai tre anni abbiamo optato per altre versioni di Cappuccetto rosso, di cui vi parlerò, però se adesso vuole una storia corposa da ascoltare standosene lì, le ascolta volentieri.

Il testo scritto grande e chiaro, le illustrazioni esplicative, ma di valore, ne fanno un buon testo – credo – anche per essere letto dai bambini. Un rischio di collane di questo tipo può essere la coerenza che diventa piattume, la scontatezza che di fatto sminuisce il valore: tutto questo in questa collana non c’è. I volumi sono belli curati e pensati, solo il risguardo è bruttarello. Mi è piaciuta anche la scelta dei caratteri, di cui uno davvero originale.

Saverio non rimane lì ad ammirare i disegni, come fa con alcune tavole di albi illustrati, ma si allena ad ascoltare, con pazienza, e questo è un buon esercizio.

E collane più recenti? Voi ne conoscete? Ci piacerebbe ampliare/completare la nostra biblioteca di classici.

Cappuccetto Rosso
45 pagine
Anno: 2008

Prezzo: 8,42 €
ISBN: 9788804575900

Mondadori editore
Anobii

I tre porcellini
45 pagine
Anno: 2008

Prezzo: 8,42 €
ISBN: 9788804575917

Mondadori editore
Anobii

La bella addormentata
45 pagine
Anno: 2008

Prezzo: 8,42 €
ISBN: 9788804579472

Mondadori editore
Anobii

Pollicino
45 pagine
Anno: 2008

Prezzo: 8,42 €
ISBN: 9788804557517

Mondadori editore
Anobii

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