Di libri di Elsa Beskow, non se ne ha mai abbastanza e anche quest’anno l’editore Pulce ha continuato a portare sugli scaffali le storie di questa notissima autrice svedese e tra questi Nel regno dei mirtilli, uno dei primissimi testi illustrati dell’autrice (il terzo), uscito nel 1901. Già quest’albo mostra in modo molto limpido come la Beskow avesse identificato le caratteristiche necessarie per rivolgersi con intelligenza e fascino ai lettori.

La trama di questo testo ripete un canovaccio già noto e che ritorna ripetutamente nei suoi libri: un bambino, avventuratosi da solo in un luogo naturale (solitamente un bosco) si addentra in un mondo magico, abitato da creature e spiriti, insieme alle quali vive un’avventura per poi tornare alla realtà. Il ritorno alla quotidianità porta con sé il dubbio che sia stato solo un sogno, ma la realtà di quel che è stato vissuto è confermata da segni che travalicano la soglia dell’immaginazione e che il bambino porta con sé.

In questo episodio un bambino si addentra nel bosco alla ricerca di mirtilli da regalare alla sua mamma:

«C’era una volta fra tutti i bambini

Putte che un giorno con due cestini

si incamminò nel fitto del bosco:

“Ma che bel posto, non lo conosco!”»

Putte, però, si perde e soprattutto non trova traccia di mirtilli, ma al colmo della sconsolatezza una voce si fa presente:

«“Ti aiuterò con tue provviste

ci penso io, non essere triste!

[…] 

Non preoccuparti amico Putte

le cose non sono poi così brutte,

di tutti i mirtilli io sono il re

se vuoi trovarli vieni con me!

Magia di bosco, magia di bastone

Putte, ecco qua la trasformazione:

formula magica piccolopì

mini minuscolo mini mirtì!”»

La formula magica rimpicciolisce Putte, a cui occhi si apre lo stesso mondo boschivo, ma da un’altra prospettiva: più piccola e… magica!

La Beskow ricostruisce coerentemente un universo curato in ogni dettaglio e questo rimane immediatamente impresso nei lettori: il grosso cestino di Putte è portato al collo dagli scoiattoli, i vestiti del popolo del mirtilli sono tratteggiati minuziosamente in cappelli, grembiuli, vestine, gli spostamenti avvengono tramite topini imbrigliati… Il magico è però perfettamente armonizzato con la natura vera, senza che si percepisca scarto tra i due mondi: le foglie di felce tenuamente verdi, le piantine di mirtillo rosso e viola, il muschio del sottobosco, gli insetti e i fiori. La veridicità è tratto caratterizzante anche dei movimenti dei bambini “veri” (Putte) e dei bambini-folletti (i figli di re Mirtillo e le figlie della signora dei mirtilli rossi): le mani che si nascondono per la paura, i capini inclinati, le occhiate in tralice di chi è stato disturbato, i corpicini appesi ai rami dei mirtilli, l’euforia sull’altalena…

Putte verrà portato nelle praterie di mirtilli neri insieme agli scatenati marmocchi del re dei Mirtilli e poi con le figlie della signora dei mirtilli rossi.

«Quando i mirtilli sono abbastanza

si va a giocare, si canta e si danza

mano per mano, occhi su occhi

rosse marmocchie e blu marmocchi»

Il divertimento è assicurato, ma come in ogni fiaba il tempo tiranno richiama alla realtà:

«“Non insistete, non vi affannate

ora son già le cinque passate

Putte ritorna da dove viene

c’è chi lo aspetta, che gli vuol bene”»

In men che non si dica Putte si ritrova sul tronco dove si era seduto sconsolato: 

«“Forse era un sogno, e non era vero?

Ma ho i cestini pieni, allora io c’ero!”»

Il mondo magico naturale che prende vita, accogliendo i bambini con la sua piccola dimensione, perfetta per i piccini, si rivela in tutta la sua meraviglia.

Il testo in rima accompagna piacevolmente le immagini e accoglie i lettori più piccoli.

Una storia che non smetterà mai di incantare!

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Nel regno dei mirtilli Elsa Beskow 40 pagine Anno 2024 Prezzo 10,00€ ISBN 9788836281398 Editore Pulce
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