Si avvicinano le grandi feste con loro i grandi cenoni e l’albo illustrato di oggi ci offre un grande insegnamento di cui far tesoro!
Dario Pomodoro firma infatti per Terredimezzo un albo intitolato La più grande cena mai vista, che ha per protagonisti un gruppo di animali, ma che ogni lettore può immaginarsi ambientato in Italia: dove altro si potrebbe svolgere la più grande cena mai vista?!
In realtà, però, è uno chef dal nome francese quello davanti a cui si trovano i lettori, incominciando a leggere:
«Monsieur Fourmi stava organizzando la più grande cena degli animali mai vista!»
Catapultati dentro la sua cucina, siamo investiti dai profumi delle preparazioni che cuociono sui fornelli e dalla verdura fresca.
Per preparare un gran galà, tuttavia, non è necessario solo occuparsi di un menu sopraffino, ma bisogna avere un’attenzione particolare alla disposizione dei posti (chiunque abbia organizzato un matrimonio lo sa molto bene)!
Il piccolo chef ci guida dunque nei suoi faticosi ragionamenti che corrispondono ad altrettante doppie pagine irriverenti e spassosissime:
«Gatto non avrebbe certo voluto stare vicino a Cane. Topo non avrebbe mangiato tranquillo al tavolo con Gatto. “Va bene tutto ma non fatemi sedere accanto a topo” avrebbe detto Elefante»
Il testo registra i pensieri ad alta voce e le immagini sono molto eloquenti!
Le preoccupazioni sono diverse e a queste si aggiungono anche considerazioni logistiche:
«Pipistrello avrebbe voluto un tavolo a testa in giù. Civetta avrebbe voluto mangiare al buio»
In ogni caso arriva il momento in cui tutti i problemi sono alle spalle, gli inviti consegnati e la preparazione della cena avviata. In effetti la sala appare perfetta, in ogni dettaglio. Mancano solo gli invitati.
Ma….
Il finale è esilarante e coincide con la sorpresa che l’ultima doppia pagina regala ai lettori! (Potete vederla tra le immagini in alto!)
Come spesso accade la montagna di piccoli problemi sembra così gigantesca che a volte le questioni più macroscopiche vengono date per scontate.
L’autore riesce a tenere una buona tensione narrativa, nella moltiplicazione delle preoccupazioni del piccolo chef indaffarato.
Lorenzo Sangiò declina attentamente il dialogo piccolo/grande e riesce a tenere all’oscuro il lettore su che sta avvenendo fino all’ultima pagina, bravo! L’eloquenza delle fantasie di Monsieur Fourmi, poi, è spiritosa e dinamica.
Ne esce fuori un albo divertente e sorprendente, che fa ridere.
In vista delle feste, dunque, ricordatevi di non sottovalutare le dimensioni della vostra sala!