I cambiamenti spesso si notano se ci si ferma. È a partire da questa consapevolezza che Anne Crausaz costruisce un libro sulle stagioni che è una meraviglia: Le quattro stagioni di un ramo di melo. Una camera fissa, puntata su un ramo di melo, in un giardino che immaginiamo ai confini della campagna svizzera (comunque in Europa e ragionevolmente non lontani dall’Italia!) e lo spettacolo del mutamento del tempo.

«È il primo gennaio, l’inverno è iniziato. Una mela pende dal ramo come un ultimo ricordo d’autunno. La cinciarella dondola a testa in giù».

Il ramo di melo, chiaramente delineato grazie allo stile piatto che tanto ricorda Iela Mari, spicca sul bianco dello sfondo che solo raramente vira, nelle giornate di pioggia o di neve, verso i colori della carta da zucchero, il grigio, l’acquamarina. Nulla intorno, nessuno sfondo intuibile, nessun altro ramo, ma la freddezza della scelta iconografica focalizza l’attenzione dei lettori sui dettagli di quello che accade e sullo spettacolo dei colori degli uccelli, visitatori magnifici. 

Sì perché la storia del melo, le cui gemme piccine, crescono impercettibilmente pagina dopo pagina (guardate con attenzione le sfumature di grigio che segnano le dimensioni di quei fiori in potenza!) per esplodere in primavera e trasformarsi in mele, si intreccia con quella dei uccelli che accidentalmente o meno appaiono nello spazio di osservazione. 

52 (+1) doppie pagine corrispondenti alle settimane che scorrono in un anno e in ognuna, tranne l’ultima, lo stesso ramo e la visita di un uccello diverso che - ci tengo a dirlo e, soprattutto, posso dirlo perché mio marito è un grande amante e “studioso” degli uccelli - si può ragionevolmente credere sia passato di lì.

La varietà morfologica degli uccelli e la ricchezza dei colori della fauna aviaria lascia senza parole e quasi ruba i riflettori alla lenta e impercettibile trasformazione dell’albero: sono già fiorite le gemme? Come è possibile?! L’illustratrice svizzera restituisce nella nettezza dei volumi, nella finezza esatta della linea e nelle tonalità cromatiche una precisa riproduzione dei piumaggi e delle pose dei diversi uccelli: cinciarelle, scriccioli, storni, gazze, nocciolaie, allodole, verdoni, stiaccini, upupe, averle, succiacapre, tortore, pettazzurri, pigliamosche…solo il rondone sfugge al ritratto, ma si sa «sempre in volo… non viene a posarsi sul ramo»! Anche la cornacchia sfugge, lasciando solo qualche piuma!

Ogni protagonista alato ha la sua personalità: c’è chi si posa quieto alla ricerca di riposo, chi si dà da fare con sollecitudine per scovare cibo e chi si guarda intorno curioso con il piglio birichino, chi svolazza in acrobazie mai quiete, chi parte e chi arriva, chi si gonfia per farsi caldo, chi canta a sguarciagola…

Tra gelate, pioggia, sole, caldo, ragnatele… il melo vede sbocciare le sue gemme e «in un istante di grazia il rosa dei boccioli festeggia gli amori del fanello scarlatto per poi lasciar posto al bianco dei fiori». È poi il tempo delle api e degli insetti, delle foglie e delle piccole mele selvatiche così poco perfette e quasi senza accorgersene le foglie si macchiano e cadono e le ultime mele offrono spuntini insperati agli uccelli pronti nuovamente a migrare verso lidi più caldi.

I testi accompagnano con calma e pazienza la lenta evoluzione delle stagioni, ognuna con i suoi eventi unici e con alcuni cenni alla vita dei protagonisti alati che fanno la loro comparsa sul ramo. Nessuna allusione è casuale, tutto è esatto nei testi e nelle immagini.

Se lo sfogliate velocemente e osservate i bordi delle pagine, il libro sembra quasi un flip book che mostra lo svolgersi del tempo, nel suo mutare perenne che è ordinario e straordinario allo stesso tempo.

Uno spettacolare libro sulle stagioni, per tutti!

P.S. vi consiglio di leggere questo articolo sullo stile dell'artista svizzera a cura di Anna Castagnoli.

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Le quattro stagioni di un ramo di melo Anne Crausaz 112 pagine Anno 2015 Prezzo 18,00 € ISBN 9788867220977 Editore L'ippocampo
Anne Crausaz, Le quattro stagioni di un ramo di melo, L'ippocampo
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