C’è qualcosa di frizzante e impertinente nel titolo dell’ultimo albo illustrato di Angelo Mozzillo e Miguel Tanco Quando sarò cavernicolo. 

Se non bastasse la zazzera disordinata e il sorriso sornione del protagonista in copertina, arriva il titolo che sembra fatto apposta per prendere in giro il lettore. Se «Quando sarò», infatti ci proietta nel futuro, la citazione di «cavernicolo» ci catapulta nel più remoto passato: quindi?!

Quella che segue è una immaginaria e impertinente regressione, un piccolo inno in rima, che ribadisce la divergenza tra sguardo adulto e sguardo bambino, soprattutto quando si parli di evoluzione e di futuro. 

«“Cosa farai da grande?” mi chiedono ogni volta.

“Puoi fare questo e quello, di scelta ce n’è molta!

Il dirigente, il preside o l’amministratore.

Il magistrato, il giudice o il mega-direttore”»

E se già Jimmy Liao ci aveva sbalordito, pacificamente, con le più belle proposte di professioni, Angelo Mozzillo invece preferisce i toni della rivendicazione e della protesta ribelle contro ogni codice comportamentale, facendo propri i toni che furono di Mark Twain (ricordate i Consigli alle bambine?), Kenneth Grahame (vi dice qualcosa la categoria degli Olimpi?) e poi Gianni Rodari e Giusi Quarenghi, solo per citare alcuni nomi!

All’interno di un’ambientazione coerente, immaginata primitiva, il bambino protagonista rivendica una società ideale dove mettersi le dita sarà obbligatorio, la lingua è fatta di grugniti e strilli, non bisognerà mai chiedere permesso e si potrà mangiare con le mani, nessuno sarà obbligato a lavarsi i denti e tutti potranno far valere il proprio diritto a fare un po’ gli scemi…

Mentre la filastrocca si snocciola sfacciata, i bambini di Miguel Tanco, si agitano effervescenti tra le pagine, tra grandi sorrisi e grugniti paurosi (?!).

Le figure di Tanco, pur molto diversi per stile, hanno lo stesso animo giocoso e ballerino delle personcine di Sendak e il lettore è trascinato tra le pagine da un’energia contagiosa.

In barba ad ogni indicazione igienica e di buon costume e concedendo invece spazio ad ogni trovata stupidina («“CACCARICÀ” dirò»), il protagonista arriva alla consapevolezza che quello del cavernicolo è un lavoro tutt’altro che semplice:

«Ma dato che è un lavoro difficile, confesso

che per portarmi avanti comincio già da adesso»

Il balzo in avanti ci riporta alla contemporaneità… adesso però c’è una nuova consapevolezza:

«Se ho scritto sopra al muro, non c’è nessun pericolo

non mica un vandalo! Soltanto un ….»

Un albo spassoso che racconta con ironia, un’altra volta, quanto le priorità e lo sguardo sul mondo di adulti e bambini sia intimamente differente.

Quando sarò un cavernicolo Angelo Mozzillo - Miguel Tanco 32 pagine Anno 2025 Prezzo 17,90€ ISBN 9791254642429 Editore Camelozampa
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