Si potrebbe leggere Piccolo libro sull’amore di Ulf Stark e liquidarlo velocemente: è una storia di Natale che si intreccia ad una storia d’amore, anzi a due storie d’amore (quella del protagonista e quella dei suoi genitori), tutto finisce bene, anzi accade un vero e proprio miracolo alla fine... Una stucchevole storia densa di buoni sentimenti natalizi? No. È un libro che potrebbe dare questa impressione, ma gli spunti, anzi le fondamenta su cui si costruisce questa storia sono molto interessanti, significativi e convincenti. 

Fred è un ragazzino che vive con la sua mamma in un paesino svedese, ai tempi della Seconda guerra mondiale, in un freddissimo inverno prima di Natale. Suo padre è al fronte - praticamente tutti gli uomini sono al fronte -, sua mamma fa la tranviera e Fred vive una solitudine forzata che lo costringe a tanti pensieri. Accanto agli amici di scuola e all’amico del cuore Oskar, si comprende che Fred ha un intenso bisogno di rapporti con adulti che lo possano confortare, guidare, consolare, supportare… Quando è solo Fred parla con l’abito “buono” del suo papà, chiuso nel guardaroba e animato dalla presa d’aria: è a lui che confida i suoi dolori, le sue domande, i suoi desideri, le sue preoccuoazioni. Quel giorno, ad esempio, Fred bisbiglia al suo papà-presa-d’aria di essere innamorato, sì sì innamorato.

«“Sono innamorato di Gerda, una mia compagna di classe”

“Caspita”, fece lui. “‘Innamorato’ è una parola grossa.”

“Lo so”, risposi “Un po’ innamorato, diciamo. Comunque penso molto a lei. E appena la guardo mi sento scaldare tutto”

“Non male, con il freddo che fa” […] Parlare con papà mi faceva sentire bene, anche se per il momento era solo un fruscio dalla presa d’aria del guardaroba. Lui l’amore lo prendeva sul serio. Non faceva battute stupide solo perché ero piccolo»

Gli adulti di questa storia non si tirano mai indietro nel rapportarsi con Fred: lo trattano con verità e senza alcuna traccia di condiscendenza. Trattano con serietà i suoi pensieri e le sue azioni e questo costringe Fred ad essere serio e leale con se stesso e con quello che prova. Accade così che la maestra di fronte ad un gesto inaspettato di Fred cerchi di capirne le ragioni, succede che Granfors - uno dei pochi uomini salvatosi dalla leva per un difetto fisico - ascolti Fred e lo sostenga nel suo amore per Gerda e lo aiuti nel lavoro che il ragazzo fa per sostenere la sua famiglia, e lo stesso accade con la cliente ricca e la mamma… Gli adulti di questo romanzo sono esempi di rettitudine e di rispetto per l’infanzia.

La storia d’amore di Fred avanza con il ritmo concitato delle giornate di scuola prima di Natale e i silenzi pieni di timidezza che riempiono i sentimenti più puri. 

Non c’è banalità negli snodi narrativi, “le cose vanno bene” perché Fred non è un fifone (il suo papà glielo ha detto chiaramente nel guardaroba: «“L'amore non è per fifoni. Devi essere disposto a sacrificare qualcosa”») e non si tira indietro di fronte alla provocazioni, forte di una trama di rapporti da cui non si sente di dover fuggire. Il Natale si avvicina tra scorrerie con l’amico Oskar, note scolastiche, regali inaspettati, richieste esplicite a Dio («VOI SAPETE COSA VOGLIAMO» scrivono i ragazzi sulla neve, chiedendo “alle potenze celesti” che i loro papà tornino dalla guerra!), mamme stanche, risse d’onore e lettere d’amore… 

Gerda non è la tipica ragazzina splendida e perfettina: sa spaccare la legna e sfida i ragazzi a braccio di ferro e ha la voce nasale e i riccioli scomposti. È l’amore di Fred e gli regala uno specchio.

«“Tieni”, disse. “È il mio regalo di Natale. Quando ci guarderai dentro vedrai qualcuno che mi piace”».

La notte di Natale dietro le finestre coperte dalle coltri antibombardamento, tra le poche golosità raccimolate in tempi di razionamento, i doni e la felicità non mancano: la mamma aspetta un bambino, la boccetta di profumo vuota profuma ancora intensamente, la barretta di cioccolato regalata a Gerda porta una gioia ancora più intensa che a mangiarla e poi, nella notte, un arrivo inaspettato…Sì arriva proprio il papà! Un finale davvero felice, proprio «in heaven».

Non stiamo parlando di personaggi falsamente felici, non stiamo parlando di una retorica storia dei buoni sentimenti, siamo di fronte a personaggi felici, pur in situazioni molto dolorose (una guerra, un papà-marito al fronte, una situazione di privazione e povertà), eppure sembra esserci tutto ciò che serve ad essere felici: c’è l’amore che è rispetto, fiducia, simpatia, attesa, grazia … Il piccolo libro sull’amore non è dunque solo la storia d’amore di Fred e Gerda, è la storia di un amore diffuso che dovrebbe essere il modo con cui si tratta ogni amato, amico, persona e cosa.

Bellissime le illustrazioni di Ida Björs che rendono il libro un piccolo gioiellino.

Una lettura dagli 8 anni.

[shareaholic app="share_buttons" id="15118398"]
Piccolo libro sull'amore Ulf Stark - Ida Björs - Laura Cangemi (traduttrice) 160 pagine Anno 2020 Prezzo 13,00€ ISBN 9788870917154 Editore Iperborea
Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *