Lo sapevo già. Credo di averlo capito quando ho letto il titolo del libro (Cosa ci sta in ventuno per ventotto centimetri? di Gaia Stella), ma siccome i libri si comprano solo per Saverio (diciamo che investire sulla cultura del figlio è concesso, ma per il resto io e mio marito dobbiamo darci una regolata, perché tra poco spenderemo più in libri che nella spesa…) ho dovuto mostrarmi certa dell’adeguatezza del libretto all’età prescolare. Ma non ci credevo. «Sarà certamente per lui, vedrai! Sarà un bellissimo albo per bambini di 3 anni». No. Ok no. Però io ne avevo bisogno ;)

Il libro, quei 21x28 cm, diventa il contenitore fisico di un mondo. Così succede ai libri e ai lettori: sfogli la carta, leggi quelle parole d’inchiostro, appoggi quell’oggetto sul comodino, lo getti in borsa, ma è un mondo. L’approccio poi è piuttosto intimistico: io ho immaginato che quei 21x28 cm fossero come il corpo e il cervello, che ci sono, ma che sono molto di più perché vibrano di desideri, di immaginazione, di stupore.

Ho trovato tutto questo: sensazioni, pensieri, aria. Il tutto poi accompagnato da brevi ed essenziali didascalie scritte a mano come nell’infanzia, come a riportarci lì. I testi sono molto connotativi: perché le pagine riescono a contenere un elefante, ma solo in parte un albero in primavera, contengono un desiderio che deve ancora avverarsi ma solo un pezzo della maglietta. Saverio non ha capito niente :) o meglio ha cercato di seguire, ma poi credo non abbia proprio trovato un filo conduttore: cm?!? mmm. 21?!? (sappiamo arrivarci contando, ma comunque 10 è più di 12!). Insomma, dobbiamo dirlo, un albo per grandi, sognatori.

A me è piaciuta anche la tecnica pittorica e l’illustrazione del metro da sarto un po’ retrò mi ha ricordato le illustrazioni di un libro di buone maniere che avevo da piccola. La tecnica del timbro (credo sia così) ha donato alle immagini quella leggerezza e quella etereità ariosa che ricordano l’estate e rendono tutto impalpabile. I decori e l’elaborazione dei caratteri completa le tavole: bello. Saverio ha amato l’albero: credo sia l’unico elemento davvero riconoscibile e familiare. Non che le illustrazioni non gli siano piaciute, ma credo non ne abbia capito il senso.

Cerebrale, come me.

Cosa ci sta in ventuno per ventotto centimetri? (21x28 cm) (la misura di questo libro)
32 pagine
Anno: 2013

Prezzo: 14,00 €
ISBN: 9788865320679

La Margherita editore
Anobii

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Commenti
6 Marzo 2015
Maria

Concordo con te! Infatti questo libro lo stiamo riscoprendo insieme adesso che Saverio ha 5 anni: adesso i numeri gli piacciono un sacco, i metri ancora di più (misuriamo tutto ultimamente!) e l’idea del “contenimento” è un tema forte per lui che è un bambino molto esplosivo! L’idea che mi dai (molto munariana non c’è che dire!) la sfrutterò di sicuro!

6 Marzo 2015
Suster

Le operazioni richiestemi dal capcha sono sempre più complesse. Mi chiedo se non sia una maniera per scoraggiare i commentatori più insistenti. 😉
Qui siamo al limite della metaletteratura. In pratica un metalibro che si autodefinisce.
Forse i bambini rtiuscirebbero ad apprezzarlo di più se se ne trae spunto per un’attività creativa. Potrebbero creare loro stessi un loro libro di 21×28 cm o anche di altre misure e vedere cosa riescono a infilarci dentro…
Lo trovo molto “munariano” come esercizio!

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