Ci sono poesie che raccontano storie e vite con cui senti immediatamente consonanza. Ci sono versi su cui indugi e che pensi esprimano con esattezza un’esperienza personale, privata, intima che vivi anche tu. Allora ti stupisci e ti chiedi come è possibile?

Mi è capitato questo leggendo e rileggendo il Cosario, il libriccino (piccolo solo di dimensioni eh!) di Alessia Napolitano, amica e libraria di Radice Labirinto, e di Silvia Molinari.

«Nelle mie tasche / nascondo cose segrete / vi si impigliano tesori / come in una rete»

Mi è bastato questo abbrivio. Quante schegge di vita si rifugiano nelle tasche (anche nelle borse, nel mio caso), piccole testimonianze di una vita sconosciuta a tutti tranne che a se stessi. Briciole di merendine, piume, sassi, castagne matte, scontrini, fazzoletti… non varrebbero niente se non fossero stati un momento unico e irripetibile della vita di ciascuno. Per ognuno c’è un pensiero, una sensazione, punti ricamati di una vita che nessuno vede, ma che ciascuno vive. Ci sono ricordi unici personali, incondivisibili e inenarrabili perché la storia e la sensibilità ci rende diversi gli uni dagli altri.

«Con le mie tasche misuro il tempo: / leggera è la piuma, scricchiola la foglia / ogni giorno è prezioso / e io lo raccolgo, appena fuori dalla soglia»

Gli istanti intesi come svolgersi di un tempo coerente, di un cammino in fieri e non come istantanee che si perdono restituiscono il peso delle cose, il loro valore incalcolabile e riempiono di gratitudine.

Le tasche raccolgono la gioia, il dolore, lo stupore, la noia… Alessia riesce a rendere universale e anche profondamente minuto tutto questo e lo fa perché evidentemente parla di sé e per sé, senza preoccupazioni di apparenza.

«La mamma è un’ombra / che fruga raccoglie / piccole tracce di speranza»

Non c’è differenza tra i calzini sul pavimento e l’immenso cielo stellato, entrambi sono segni tangibili che parlano, a chi li raccoglie, di speranza e di amore.

Alessia non poteva trovare illustratrice migliore di Silvia Molinari per dar colore ai suoi pensieri (vi dico solo che nella homepage del suo sito campeggia questa frase: “quello che si vede è solo un indizio”). Gli acquerelli e il tratto finissimo, la sensibilità naturalistica e la capacità di composizione della tavola e dei soggetti, sempre equilibrati eppure così imperfetti, i colori tenui e quella leggerezza “non a fuoco”, il bianco… tutto costringe a fermarsi e guardare, o raccogliere.

Ben pensato il formato piccolo, da mettere in tasca, il carattere nitido e il titolo con quell’articolo in minuscolo e quella parola inventata così chiaramente significante. Un libro da regalare agli amici cari, alle persone dal cuore sveglio, ma un libro per riflettere anche con i bambini sull’importanza dell’istante e sul valore del raccogliere.

Il cosario
Alessia Napolitano - Silvia Molinari

32 pagine
Anno: 2016

Prezzo: 14,00 €
ISBN: 9788899136123

Edizioni corsare

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