Zoolibri ha ristampato questo libro in versione NON pop-up, fate in modo (come me) di non lasciarvelo scappare!

___________________________________________

Noi divoriamo i libri, ne leggiamo in grande quantità. Leggiamo il pomeriggio, leggiamo la sera prima di andare a dormire, leggiamo in spiaggia sotto l’ombrellone, leggiamo nelle sale d’aspetto, leggiamo nel tunnel della piscina aspettando l’istruttore, leggiamo in vacanza, leggiamo sul divano, leggiamo dai nonni, leggiamo in auto (ma non io, se guido!), leggiamo al parco giochi, leggiamo in biblioteca, leggiamo in libreria, leggiamo in giardino, leggiamo sull’altalena… Anche Enrico «amava i libri. Ma non come tutti noi amiamo i libri, no. Non esattamente…». Con il suo solito piglio intraprendente e spigliato Oliver Jeffers sembra volerci regalare un libro sull’amore alla lettura con L’incredibile bimbo mangia libri. Sembra, perché invece quello che ci consegna è molto di più. La storia è buffa e ironica e, sebbene in modo più complesso di altre narrazioni dell’autore irlandese, riesce a scatenare l’ilarità tra i piccoli ascoltatori. Dunque Enrico in un attimo di distrazione (guardava un gatto che faceva la cacca… duemila risate…) sbocconcella un libro e scopre che, ollallà, è buonissimo! La scoperta è delle più inaspettate, ma Enrico testardo e determinato come tutti i personaggi di Jeffers non sorvola sulla questione e scopre di essere un vero e proprio divoratore di libri: li ama, li adora, a pranzo e a colazione, di notte e di mattina, con patatine o senza, di matematica e di enigmistica, ma comunque meglio se rossi. In breve tempo il piccolo diventa l’attrazione principale di uno show sontuoso e roboante. La cosa più incredibile è che, mentre se ne ciba, Enrico assorbe come una spugna l’intero contenuto dei libri, così golosamente assaporati. In poco tempo diventa intelligentissimo: il papà è in imbarazzo a tentennare davanti al cruciverba, la maestra elementare non può che tacere di fronte ai progetti di razzi interplanetari, le trasmissioni televisive di giochi a premi sono sbancate… Enrico vuole diventare la persona più intelligente al mondo (come non cedere al fascino del sapere?!) e mangia mangia mangia finché inevitabilmente giunge l’indigestione: i calcoli quantistici fanno a botte con i romanzi di Stevenson ed Enrico stenta perfino a parlare. Come fare? Nel più profondo sconforto Enrico prova a… leggere e scopre che «adorava leggere. E pensò che se avesse letto abbastanza sarebbe ancora potuto diventare la persona più intelligente sulla terra.».

La storia racconta quindi dell’amore per i libri, della scoperta di quanto sia bello conoscere e di quanto i libri siano entusiasmanti, ma il modo di raccontare di Oliver crea diversi spunti di riflessione. Innanzitutto l’autore riflette sull’oggetto libro: le illustrazioni dipinte su carte antiche, copertine, coste e pagine staccate ne sono la prima evidente manifestazione. È un libro che parla di libri grazie ad altri libri, la storia contagia le pagine, le illustrazioni diventano opere d’arte indipendenti eppure correlate nel raccontarci la storia: la pagina del vocabolario è strappata esattamente al lemma intelligence, il foglio dei calcoli fornisce le formule che recita Enrico…(la stessa copertina mangiucchiata è davvero sorprendente). Per chi ama l’oggetto libro è uno spunto di ricerca minuziosa e studio dei particolari affascinante.

Poi possiamo aggiungere il classico tema del troppo che stroppia… Insomma diversi contenuti che ad una prima considerazione appaiono per quel che sono: tematiche adulte. Molti particolari sono dedicati a chi sa leggere, alcune ironie sono per chi ha studiato, alcune preziosità sono per chi ha sfogliato libri, tuttavia la declinazione e la resa di Oliver Jeffers riescono a coinvolgere anche i piccoli lettori. Sono le trovate esilaranti (la cacca del gatto, la linguetta che assaggia il libro, il frullatore schizza libri, la medagliona gigante, l’evoluzione nauseante delle faccette, ma anche «6+2=3»…), la molteplicità e diversità delle diverse tavole (sfondi diversi, figure profilate, primi piani…), sono gli atteggiamenti e le pose di Enrico, un autentico bambino. La scelta del font, unita alla già conosciuta penna di Oliver, si fondono coerentemente e alla perfezione con le immagini e gli sfondi. Come al solito, forse in modo più fisicamente evidente, Oliver Jeffers riesce ad unire diverse tensioni, diversi mondi, diversi materiali e confeziona un’opera d’arte che ha un inizio, uno svolgimento ed una fine, parlando a grandi e piccoli, raccontando diverse cose, pur narrando la stessa storia.

Un libro da proporre non solo a bibliofili: a casa nostra non ha raggiunto le vette di divertimento e coinvolgimento di altre storie dello stesso autore, ma in fondo è piaciuto e che ci ha fatto ridere.

P.S. l’unica versione oggi disponibile è pop-up e devo vederla, perché temo come la peste le versioni pop-up rielaborate da originali pensati in un altro modo, a maggior ragione nel caso di Oliver Jeffers. Io sono a caccia dell’originale :)

L’incredibile bimbo mangialibri

Oliver Jeffers
40 pagine
Anno: 2009

Prezzo: 15,00 €
ISBN: 9788888254487

Zoolibri editore

[shareaholic app="share_buttons" id="15118398"]
Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *